
Peter Del Monte ancora una volta non si smentisce e resta fedele al suo
stile. Questo film è la conferma che esistono autori che sono stati sempre
lontani dal cinema rumoroso degli orpelli visivi e che continuano a credere
in questa filosofia. Un cinema, quello di Del Monte, fatto di umanità,
di verità eterne e di semplicità quotidiane che nonostante non ci trasportino
in un mondo di sogno, ci aiutano a comprendere noi stessi e gli altri
un po' meglio. E' un cinema fatto per chi sa ascoltare ed è pronto a rimboccarsi
le maniche per rimediare a degli errori che si commettono troppo spesso.
L'atmosfera che utilizza l'autore è cupa ed ostile. I personaggi si muovono
quasi impacciati nella realtà costruita dal regista. Nonostante siano
psicologicamente diversi sono uniti da questa pioggia che non è altro
che il concretizzarsi di quella invisibile patina che li separa gli uni
dagli altri.
Ancora una volta Del Monte fa parlare i silenzi ed i gesti dei suoi personaggi
che mai ci svelano (come d'altronde nella vita di tutti i giorni) quello
che pensano veramente. E' solamente quando i dialoghi cominciano a salire
di livello che lo spettatore ha un sussulto. Il maestro, tenta di giocare
con la poesia, di fare filosofia ma non ne ha bisogno. I momenti in cui
i personaggi svelano sé stessi sono momenti che incrinano lo stile del
film e lo rivoltano contro di sé. E' come se il regista volesse intraprendere
una strada diversa, forse più aulica. Ma niente è più in alto dei magici
silenzi che tanto ci raccontano di questi personaggi. La compostezza registica
e la fotografia impeccabile fanno sì che il film non ci stanchi e ci conduca
lentamente all'epilogo che come presentivamo, è un epilogo triste. Nina
muore lasciando dietro di sé sentimenti contrastanti ma proprio per questo
meravigliosamente umani.
Peter Del Monte scava sempre di più nella mente delle persone fino a tirarne
fuori le verità più profonde e lo fa con uno stile tanto semplice quanto
realistico. CONTROVENTO forse non verrà programmato in venti sale contemporaneamente
come MISSION: IMPOSSIBLE 2, è fuori discussione, però, che lo straordinario
bagaglio di emozioni umane comunicateci dal film di Peter Del Monte ci
accompagneranno sempre, mentre le labili scosse di adrenalina svaniranno
lasciando in noi un senso di vuoto ed impotenza.
Anche noi, come Del Monte, amiamo andare sempre CONTROVENTO.
Voto: 27/30
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