CONFIDENZE TROPPO INTIME
di Patrice Leconte
Con: Fabrice Luchini, Sandrine Bonnaire

di Emilio RANZATO


Anna (Bonnaire), una donna sulla quarantina frustrata da un matrimonio in crisi, si convince ad andare da uno psicanalista. Il giorno del primo appuntamento, però, entra per errore nello studio di un consulente finanziario (Luchini), a cui finisce per raccontare tutti i suoi problemi. L’uomo, a sua volta abbandonato dalla moglie ed intrigato dalla situazione, decide di non svelare subito l’equivoco e di portare avanti la “terapia”. Un gioco pericoloso dal quale sarà difficile tirarsi indietro.
Dopo il successo de L’UOMO DEL TRENO, un’altra storia di solitudini per Leconte, un’altra coppia di personaggi che per fuggire dalla propria condizione esistenziale si rifugia in un’identità altrui. Un meccanismo collaudato che nella prima metà del film fila davvero liscio, grazie ad racconto in efficace equilibrio fra dramma e commedia e due interpreti che sanno creare una bella alchimia fra caratteri tanto diversi. Ma alla lunga la sceneggiatura di Jerome Tonnerre fatica a decollare e a toccare tasti veramente profondi, e così la storia si frantuma in una serie situazioni, ora ilari, ora delicate, un po’ ripetitive e mai indispensabili, anche perché i personaggi di contorno – il vero psichiatra, i coniugi dei protagonisti – non trovano una collocazione che non sia meramente decorativa. E così la leggerezza di Leconte stavolta rischia di coincidere con la superficialità.
Chi preferisce i sussurri alle grida, comunque, gradirà.
 

Voto: 24/30

03:12:2004


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