RITORNO A COLD MOUNTAIN
di Anthony Minghella
Con:
Jude Law, Nicole Kidman, Renèe Zellweger

di Loris SERAFINO


Nell’america di fine Ottocento insanguinata dalla guerra di Secessione, il giovane soldato Inman (Law), dopo che un proiettile lo ha quasi ucciso, decide di fuggire dal fronte per tornare a Cold Mountain, una tranquilla cittadina sulle montagne del North Carolina dove ad attenderlo c’è la giovane Ada (Kidman), la donna che ha conosciuto e di cui si è innamorato poco prima di arruolarsi. La strada verso casa sarà costellata da pericolosi incontri e bizzarri personaggi mentre a Cold Mountain Ada deve vedersela con la difficoltà di gestire da sola la fattoria paterna e guardarsi da un manipolo di avidi membri della Guardia Nazionale. L’arrivo alla fattoria di una ragazza scapestrata ma dal carattere forte (Zelwegger), e del padre di lei, cambierà il destino di entrambi. L’amore (a distanza) ai tempi della guerra di Secessione. Minghella scrive la sceneggiatura tratta dal romanzo omonimo di Charles Frazier e si compiace di girare un romanzone rosa che narra di amori più forti del destino sullo sfondo di sconquassi storici epocali un po’ come nel pluripremiato IL PAZIENTE INGLESE. Il regista, tra alti e bassi, si riconferma comunque un buon mestierante. Rivisita il genere western con una vena nostalgica e sottilmente malinconica più vicina stilisticamente a un Eastwood che ai classici, sfida a viso aperto il senso del ridicolo nei dialoghi tra i due protagonisti innamorati, evita di prendere posizioni critiche compromettenti di questi tempi - la guerra è brutta ma la violenza nella società è inevitabile e a volte necessaria - ma resta lontano dai modelli alti di cinema a cui si rifà. Comparsate di parecchi volti noti (Philip Seymour Hoffman, Giovanni Ribisi, Brendan Gleeson, Donald Sutherland), tante prevedibili candidature agli Oscar ma poche speranze di vittoria secondo i pronostici nell’anno segnato dal colosso di Jackson.

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Voto: 25/30

28.02.2004

 


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