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cloverfield di Matt Reeves con Michael Stahl-Davi, Jessica Lucas |
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30/30
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Ritengo che si possa considerare CLOVERFIELD uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi dieci anni, se non addirittura il miglior film di fantascienza dell'ultimo decennio. E mi lascia alquanto perplesso il fatto che nessuno, anche qui sulle pagine di KMX, ne abbia sin'ora parlato. E credo anche che JJ Abrams, creatore di "Lost" - che meriterebbe tutto un discorso a sé - sia uno dei più geniali produttori cinematografici dei nostri tempi. E, per dirla tutta, probabilmente senza JJA, CLOVERFIELD non sarebbe stato possibile. Geniale e innovativo non solo per come la vicenda viene narrata tout court (tra parentesi, la Darpa, che ritrova la videocamera in quello che era il Central Park, sarà la stessa che troviamo in "Lost"?) ma anche per come viene presentata prima di finire al cinema, CLOVERFIELD dovrebbe essere eletto capostipite di un nuovo genere horror, che ha probabilmente le sue radici in BLAIR WITCH PROJECT, passando per REC e DIARY OF THE DEAD. Ma a differenza di queste pellicole, JJA mette in moto un meccanismo produttivo e pubblicitario che può esistere solo grazie ad internet, creando un universo-cloverfield (si pensi solamente ai falsi tg, perfetti, che hanno cominciato ad apparire in rete qualche mese prima dell'uscita del film) che alimenta le aspettative, che grazie al dico/smentisco mostro/non mostro (nel senso proprio di "mostrare") fa sì che il film esista prima ancora di esistere sullo schermo. Non a caso il nuovo progetto si chiamava 18.01.08 e solamente dopo ha assunto il titolo che ha. Titolo a sua volta enigmatico, "Documento# USGX-8810-B647, oggetto: SDcard digitale, avvistamento multiplo del caso denominato Cloverfield", si legge sui titoli di testa - che di fatto non esistono - "ritrovata presso il sito US-447, area precedentemente conosciuta come Central Park". Titolo enigmatico che però nasconde un ulteriore colpo di genio, mostrandoci come il film non solo esisteva prima di essere film, ma esiste anche dopo: Central Park non esiste più, ora si chiama sito US-447, e lì la vicenda ha forse la sua fine, lì è stata trovata la SDcard che vedremo e che è legata al caso "Cloverfield". Perchè questo nome? si è trattato forse di una sorta di esperimento finito fuori controllo? Non ci è dato saperlo, come non sanno i protagonisti della pellicola. La capacità di raccontare di CLOVERFIELD è in effetti tutta qui: in quello che ha fa vedere prima - i falsi tg su internet - in quello che fa intuire, e quindi non mostra, di dopo (sito US-447, ex central park) e in ciò che non fa vedere del durante. L'unico momento in cui si vede il mostro completamente è quando letteralmente mangia Hud, l'amico che fino a quel momento aveva testimoniato gli avvenimenti filmando tutto, e quindi ora giustamente anche la propria morte. Tutto il resto del film sono domande senza risposta (cosa succede a chi viene morso che i militari lo allontanano così in fretta e sembra quasi esploda dal dentro, che cosa sta attaccando Manhattan, da dove arriva, che cosa è): è quest'ansia che alimenta il film e lo mantiene vivo. Vorrei correggere l'affermazione iniziale: le radici di CLOVERFIELD sono in BLAIR WITCH PROJECT, ma non passano per REC e DIARY OF THE DEAD, che sono i figli diretti del finto documentario di Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez. CLOVERFIELD è un mostrum (nel senso latino del temine) a sé, è il diverso, è il capostipite di un nuovo modo di raccontare, che ha nella visione cinematografica uno dei suoi mezzi, non l'unico, nemmeno l'ultimo. è tutto quello che il racconto cinematografico dovrebbe di nuovo essere, la capacità di emozionare andando al di là del puro mostrare: non voglio più vedere Godzilla, non mi interessa la sua genesi, voglio essere spaventato da ciò che non conosco. Se mi trovo con la testa della Statua della Libertà fuori dalla porta di casa, non sto certamente tranquillo. Sapere che ci è arrivata a causa di una tartaruga gigante piuttosto che per uno scimmione incazzato non ha importanza, perché non mi fermerei ad indagare. Questo è stato il principale colpo di genio di Reeves, e di JJA che l'ha prodotto: riportare la visione ai suoi primordi, spettacolarizzando la paura dell'ignoto. O del diverso.
20:04:2008 |
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cloverfield |
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