Il Curioso caso di Benjamin Button

di David Fincher

con Brad Pitt, Cate Blanchett
Altri interpreti: Julia Ormond, Tilda Swinton

MIGLIOR SCENOGRAFIA
MIGLIOR TRUCCO
MIGLIOR EFFETTI SPECIALI

di Matilde CASTAGNA

 

27/30

 

Come sarebbe la vostra vita se il tempo scorresse, in un certo senso, all'indietro? Perlomeno il tempo biologico. è quello che succede a Benjamin Button che il destino bizzarro vede nascere alla fine della Grande Guerra con l'aspetto e la salute di un neonato novantenne. Non dovrebbe sopravvivere un giorno e invece, Benjamin Button più passa il tempo più ringiovanisce anziché invecchiare e per lui, solo per lui, le lancette dell'orologio girano al contrario. Beh, non propriamente al contrario, perché il mondo che lo circonda continua a fare il suo corso, più o meno indifferente a questa sua stranezza, così come l'uomo che in lui cresce e regredisce attraversando tutto un secolo, il Novecento, di cui ad onor del vero Benjamin-Brad (Pitt, NdR) pare non accorgersi molto.
Come un Forrest Gump, attraversa l'America con negli occhi l'unico e grande amore della sua vita; riusciranno ad incrociarsi e ad essere felici solo quando le età di entrambi saranno al giro di boa invertendo inesorabilmente il loro corso naturale. L'escamotage di cornice scelto da Fincher (regia) e Roth (sceneggiatura) ci fa incontrare Daisy (Cate Blanchett) nella classica rilettura di un diario in punto di morte scolorendo nella fotografia i ricordi di una vita passata tuttosommato fortunatamente bene.
'Uomini di buona sorte', titolava un episodio di The Sandman (Gaiman/Zulli) il cui protagonista subiva un destino per alcuni versi analogo a quello di Benjamin, costretto a vedere invecchiare e morire le persone amate una dopo l'altra. Ma non solo: con tutte quelle energie aveva fatto sì che Shakespeare regalasse sogni agli umani e preso parte alla Rivoluzione Francese, mentre il Forrest Gump di Zemeckis aveva guardato in faccia il Vietnam, la generazione di Woodstock, tre presidenti alla Casa Bianca e l'Aids degli inizi.
Sottoposto ad un lavaggio holliwoodiano che ben regge cinematograficamente parlando sotto molti punti di vista, la novella originale di F.S. Fitzgerald perde invece un po' i piani di complessità sullo schermo per ridursi a tratti (non fraintendetemi, amiamo tutti le storie romantiche) ad un amore al di là delle rughe con battute non sempre da libro.
Notevoli sono gli effetti speciali (e qui l'Oscar non cadrebbe immeritato) con un gigantesco lavoro d'invecchiamento e ringiovanimento digitale di Bratt Pitt in motion capture (vi ricordate di Smeagle?): in sostanza l'attore rimane l'amato Brad, i cui movimenti vengono mappati e ricreati da un computer che ne sistema in questo caso.. l'età anagrafica. Magari ne inventassero uno portatile.
Ci consola in questo una bravissima Cate Blanchett sempre fuori dall'ordinario e bellissima, è il caso di dirlo, a qualsiasi età.
Belli regia, scenografie, costumi, fotografia, con una menzione speciale all'omino del fulmine, così intramontabilmente Chaplin. Insomma, un bel film, ma che si ferma ad un livello quasi esclusivamente individuale, e se siamo in tema di toto-statuette e i concorrenti saranno Milk e The Millionaire, io non avrei dubbi.
 

12:02:2009

The Curious Case of Benjamin Button
Regia: David Fincher
Stati Uniti 2008, 163'
DUI: 13 febbraio 2009

Warner Bros
Fantastico