
Questo film non è altro che l'ennesima conferma che gli americani conoscono
bene l'industria cinematografica, lo show business e sono capaci di cavalcare
l'onda modaiola del terrore millenarista. Un film, quello di Richard Caesar,
che non ci regala neanche un fotogramma di novità, nel genere che tratta.
Effetti speciali che tentano penosamente di sostituirsi ai fin troppi
errori della sceneggiatura, tanto scontata da stancare sin dall'inizio.
Un vero polpettone del terrore messo in piedi in fretta e furia, per seguire
la scia della riedizione dell'esorcista. L'analogia con il soggetto di
ROSEMARY'S BABY è tanto palese, quanto triste. In un B-movie si potrebbero
evidenziare alcune trovate artigianali degne di nota, o delle esagerazioni
risibili che creano un estraniamento dello spettatore, ma in questo film
ci si trova di fronte al nulla. Ecco che comprendiamo da dove vengono
i successi di case produttrici come la Troma: dall'evidente svilimento
di un genere, dalla mancanza di ironia (Raimi non vi ha insegnato nulla?),
dalla triste reiterazione di modelli senza aggiunta di alcuna novità.
Se Caesar fosse stato in grado di creare un nuovo ROSEMARY'S BABY saremmo
stati felici di accoglierlo nell'olimpo degli autori, ma dal momento che
non ha saputo catturarci e neanche meravigliarci, dobbiamo rimandarlo
al prossimo esame. E' mai possibile che oggi sia questo il cinema americano
di genere? E cosa dire di questo giovane regista che ha girato spot pubblicitari
e documentari industriali? Non sarebbe stato meglio scegliere una sceneggiatura
più ricca per esordire? Evidentemente lo sciopero degli sceneggiatori
è veramente in atto. Siccome si è già accennato ad uno sciopero degli
attori non protagonisti dobbiamo aspettarci film peggiori nei prossimi
mesi. Volete un consiglio spassionato? Andate a vedere i film europei,
in maniera tale che questi signori al servizio dei botteghini siano costretti
a riflettere una volta per tutte, su cosa significa creare uno spettacolo
artistico cinematografico.
Voto: 18/30
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