BW2: IL LIBRO SEGRETO DELLE STREGHE
di Joe Berlinger
con Kim Director, Jeffrey Donovan



La genuina atmosfera claustrofobica del suo diretto antecedente non esiste quasi più se non per il fatto che i nuovi cercatori di streghe si ritrovano chiusi in una vecchia fabbrica abbandonata. Effetti tecnologici a fiumi ed una storia stile X-files in cui ci sono due possibili interpretazioni fino alla fine. Questa volta, gioite tutti, le streghe si vedono insieme a frotte di bambini morti, gufi, cani rabbiosi ed omicidi plurimi. Il buono di questo film risiede nel fatto che, a differenza del primo episodio, la sceneggiatura non è basata su di un pretesto bello e buono (un personaggio dalla normale psicologia, gettava in un torrente l'unica cartina che avevano per uscire da un bosco sconosciuto), ma sullo svelarci lentamente la differenza tra quello che i personaggi vedono e quello che accade loro veramente.
L'inizio fa il verso alla febbre delle streghe nata dopo la comparsa del primo episodio pubblicizzato come se fosse un documentario. Non si parla d'altro che di streghe e turisti che vogliono vedere i luoghi dove è stato girato il film. La cosa interessante da notare è che questi turisti sembrano non aver ancora capito che il film non era un documentario, bensì una fiction. E' così che l'autore ci trasporta in un universo in cui le persone non sempre guardano in quello che vedono. A tale proposito è importante sottolineare che i personaggi molto spesso non parlano delle loro allucinazioni. Come se vedere una cosa al posto di un'altra fosse del tutto normale. Il montaggio è da considerarsi fondamentale, in quanto mescola frammenti di passato, presente, futuro e allucinazioni a seconda del momento.
I personaggi risultano un tantino stereotipati (soprattutto la ragazza dark) ma in compenso, messi sotto pressione, comunicano quello che lo spettatore medio di questi sottoprodotti della cinematografia si aspetta di provare: terrore della morte. Suspense e paura non mancano nonostante la maggior parte delle immagini proposte siano debitrici di molto cinema horror precedente. Questa volta la produzione (diretta dagli ideatori del primo episodio) si è ricordata di scrivere un film, tanto in pubblicità avevano investito abbastanza l'anno precedente. Una saga basata sul capitale economico che probabilmente non finirà qui.

Voto: 26/30

Fabio SAJEVA
17 - 08 - 01


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