IL BOSCO FUORI

di Gabriele Albanesi

 

Recensione Dvd ed Extra

di Gabriele FRANCIONI

Il cinema horror è tra i pochi a sfruttare al meglio le possibilità offerte dal Dvd, un supporto ancora inesplorato nella sua capacità di costituire un’alternativa valida, ancora per anni, all’universo infinito del download. La natura complessa del prodotto finale, spesso costruito sull’uso di effetti speciali di alto o altissimo livello, e l’esistenza di un culto verso il genere di riferimento, con annesse schiere di esperti o semplici fans, rende il Dvd un “luogo a parte” dove trovare tesori nascosti o dialogare con passione sul testo filmico.

Il” dvd per eccellenza, in questo senso, rimane a nostro parere quello di HOSTEL, con un grande numero di versioni commentate, tra le quali quella memorabile di Quentin Tarantino, interviste sparse e making of.

Anche IL BOSCO FUORI segue la strada indicata da HOSTEL, portando lo sguardo dietro il “backstage” e oltre il film stesso. Addirittura quaranta (40 !) minuti di making of sono presenti nella versione italiana, semplicemente eccezionale.

All’osservazione “neutra” del lavoro sul set (il backstage vero e proprio), che neutra ovviamente non è, si aggiunge il preziosissimo materiale basato sulle interviste ai Manetti Bros., qui nelle vesti di produttori, e a Sergio Stivaletti, uno dei geni della creatività italica applicata agli effetti speciali e tra gli ultimi testimoni del periodo trionfale del gore nostrano, che ha le sue radici nella seconda metà degli anni ’70 e giunge a piena maturazione nei gloriosi (per l’horror) anni ’80.

Uno dei pochi, veri Artigiani dell’Orrore ci conduce, insieme al discepolo (Albanesi, ovviamente), in un mondo che va difeso e preservato dagli attacchi della CGI. Guardate bene IL BOSCO FUORI, perché al di là della prima impressione di trovarsi di fronte a un’estetica splatter già conosciuta, il dettaglio degli effetti speciali di Stivaletti rivelerà una precisione e una cura maniacali che ormai sono territorio percorso solo da lui e da Giannetto De Rossi (si veda il bellissimo ALTA TENSIONE).

Notevolissima anche la galleria degli effetti visivi digitali, peraltro limitati al minimo necessario o, il ché è merito del regista e dei suoi collaboratori, “criptati” al punto da non sembrare tali (una palese dimostrazione dell’enorme attenzione posta nel gestirli la possiamo notare nell’incipit con l’incidente d’auto). Sempre in stile HOSTEL-Dvd sono le ricche e illuminanti versioni-audio alternative, con i commenti del regista, del produttore Gregory J. Rossi e del responsabile della cinematography, Raoul Torresi, che percorrono in lungo e in largo il territorio filmico disposto dentro IL BOSCO.

Una confezione di tale ricchezza non poteva che essere resa ancor più appetibile, per il mercato, da una vera rarità (si veda la recensione di Paolo Fazzini, N.d.R.), ovvero il corto "L'armadio" (2002), girato da un Gabriele Albanesi ancora ragazzino, ma già a suo agio tra codici, rimandi, regole e deviazioni interne all’horror.

 

REGIA

10++

MONTAGGIO

10

FOTOGRAFIA

10

PRODUCTION DESIGN (scenogr/costumi/effspec.)

10+

RECITAZIONE

9

SCENa MEMORABILe

Il lungo incipit; tutte le scene con Daniela Virgilio; l’andirivieni e i

saliscendi tra corridoi e stanze argentiane (leggasi: policrome) nella villa dell’orrore

FRASE MEMORABILE

L’amico, morente, a Cesare: ““A Cè, er prete m’o diceva che mi dovevo fare i cazzi mia!”.

QUALITà VISIVA

8

QUALITà AUDIO

8

QUALITà EXTRA

8

                                                        

 il bosco fuori
Regia: Gabriele Albanesi
Italia 2007, n.d.
DUI: 24 agosto 2007
Genere: Horror