da 59m0 festival di cannes

BABEL

di Alejandro Gonzales Inarritu
Con Brad Pitt, Kate Blanchett

di Valentina DI MICHELE


Applausi in sala e consuete critiche discordi dopo la digestione artistica per il nuovo film di Alejandro González Iñarritu, una storia di destini incrociati, come nello stile del regista messicano, ancora più complessa e, in qualche modo, artificiosa.
Il cuore dell’operazione questa volta è un incidente che coinvolge una coppia americana in vacanza in Marocco (un improbabile Brad Pitt e una poco sfruttata Kate Blanchett) e si allarga a tela di ragno a tutte le persone legate, in qualche maniera, alla coppia, con una sequenza di disgrazie giudicata da alcuni (e a ben vedere non del tutto ingiustamente), degna di un Final Destination.
La morte attende uno dei bambini che, per incoscienza, hanno provocato l’incidente, e la loro famiglia; la nurse messicana dei due bambini della sfortunata coppia partecipa al matrimonio del figlio, in Messico, ma la giornata di gioia finisce nel peggiore dei modi e costa alla donna l’espulsione dagli Stati Uniti.
Staccata e lontana, ma unita da un (esilissimo) filo, la storia di una ragazza giapponese sordomuta e affamata d’amore.
Le trame incrociate delle molte storie di Babel, unite, dice Iñarritu in conferenza stampa, dal tema comune di una (assai apparente) incomunicabilità sono però schiacciate dal peso di una sceneggiatura sbilanciata, che commuove poco e coinvolge solo a tratti.
Il talento del regista di Amores perros sembra incastrato all’interno di meccaniche narrative e produttive sempre più hollywoodiane, dentro luoghi comuni più adatti al grande pubblico di ‘gringos’ che al suo spirito universalmente ‘peone’, scene di grande retorica familiare e una critica alla globalizzazione fragile e poco icastica.
Un’occasione mancata.

Voto: 20/30
24:05:2005
 

Tutte le recensioni di Cannes 2006

BABEL
Regia: Alejandro González Iñárritu
Anno: 2005
Nazione: Messico/USA
Durata: 135'
Data uscita in Italia: 27:10:2006
Genere: Drammatico