Le avventure acquatiche di Steve Zissou
di Wes Anderson
Con: Bill Murray, Owen Wilson,

Willem Defoe, Cate Blanchett,

Anjelica Huston, Jeff Goldblum

di Luca GIAMPIERI

 

Pochi secondi dopo il progressivo sfumare delle luci in sala e, come in ogni fantastica avventura che si rispetti, si apre il variopinto album di ricordi del clan Zissou. Pagina dopo pagina, il regista Wes Anderson (I TENENBAUM) sembra sedere accanto a noi come un padre di famiglia, o un anziano capostipite, per animare con il suo racconto ogni singola fotografia incontrata nel lento sfogliare. E così prende vita la strana storia di Steve Zissou, un esploratore marino dall’animo insondabile e dalla scorza dura, reso cinico e apparentemente aspro dalla vita negli oceani. Tutto ciò va a cozzare con la sua buffa fisicità, avvolta in una tutina azzurra personalizzata dal marchio di famiglia e sovrastata da un cappellino di lana rossa dai lapalissiani echi “cousteauiani”. Così ci si ritrova davanti a un personaggio (interpretato dallo straordinario Bill Murray) che sa essere tanto romantico e sarcastico quanto inizialmente difficile da comprendere, ma dal quale ci si allontanerà con una dolce vena di tristezza nel finale, sotto le note di una “Queen Bitch” scritta da David Bowie e interpretata con la semplicità che solo un brasiliano come Pelé dos Santos (Seu Jorge) sa trasmettere. Così prendono forma e colore tutti i componenti del team Zissou: dall’altezzosa e schietta Eleonor (Angelica Houston) all’irascibile e ingenuo Klaus (Willem Dafoe); dal giovane e ambizioso Ned Plimpton (Owen Wilson), spuntato fuori dal nulla dichiarandosi figlio di Steve, all’istrionico operatore video Bobby Ogata (Niels Koizumi), la cui smaccata somiglianza con Bin Laden porta per un attimo a pensare che il diabolico talebano l’abbia fatta in barba - mi perdonerete il gioco di parole – a CIA e servizi segreti internazionali, riciclandosi sapientemente all’interno dello show-business hoolywoodiano. Da segnalare anche il perenne accigliato Jeff Goldblum, nel ruolo del viscido e aristocratico Alistair Hennessey, rivale sul lavoro e in amore del buon vecchio Steve. E Cate Blanchett, giovane reporter in dolce attesa incaricata di seguire il “caso Zissou”.
Dopo la perdita del suo compagno di avventure e amico Esteban, Steve decide di intraprendere quella che potrebbe essere la sua ultima grande avventura marina sulla Belafonte (questo il nome della nave) per stanare il misterioso squalo giaguaro, responsabile della morte di Esteban. Un’impresa documentata in ogni singolo istante, come per le precedenti escursioni, dalle riprese di Bobby “Bin Laden” Ogata, alla ricerca – oltre che dello squalo giaguaro – di un riconoscimento cinematografico che renda giustizia e dignità al lungo lavoro di Steve, spesso sottovalutato. Un’impresa che metterà in luce il lato ruvido e poco politically correct del protagonista, ma anche il suo fervido attaccamento alla tradizione e al suo equipaggio anche nei momenti più imprevedibili.
Scritto e diretto da Wes Anderson - al suo quarto lavoro - in collaborazione con Noah Baumbach e interamente realizzato negli studi di Cinecittà, LE AVVENTURE ACQUATICHE DI STEVE ZISSOU è la storia di un uomo in cerca di un qualcosa che restituisca un senso compiuto alla propria vita, che si trova a fare i conti con gli anni che passano, l’amore, e un figlio che non ha mai visto crescere, ma che potrebbe portare avanti il suo sogno. Una storia che nonostante la sua essenza eccentrica e surreale trasuda verità nel raccontare le relazioni umane, viste dalla prospettiva di un uomo riflessivo, i cui silenzi a volte ne rendono incompresa e dura l’esistenza. Con i suoi limiti e i suoi pregi, ma capace di vivere la vita con estrema semplicità e naturalezza, trasmettendo a chi lo osserva la passione e l’emozione delle sue scoperte. E anche l’amarezza e la malinconia di chi si sente superato, dimenticato dal mondo proprio nel momento in cui vorrebbe sentirsi confortato da una mano sulla spalla, realizzato da uno sguardo ammirato e dalla stima delle persone che lo circondano.
Risulta dunque superfluo cercare evidenti analogie con la famiglia Tenenbaum nello stile creativo e nell’aspetto dei personaggi, nonché nella scelta del cast.
Perché è questa sottile poesia, con la quale Anderson riesce a impreziosire uno spaccato di esistenza mascherato da commedia, che rende il film un piccolo cult nel suo genere, divertendo con una demenzialità mai banale e facendo sentire anche noi, allorché le luci tornano a illuminare la sala, parte integrante dell’equipaggio della Belafonte. Membri del clan Zissou.
 

Voto: 28/30

07:09:2004

Le avventure acquatiche di Steve Zissou

T.O.: The Life Aquatic with Steve Zissou
Regia: Wes Anderson
Anno: 2004
Nazione: Stati Uniti d'America
Data uscita in Italia: 04:03:2005
Genere: Avventura, Commedia