L’AMORE RITROVATO
di Carlo Mazzacurati
Con: Stefano Accorsi, Maya Sansa

di Emilio RANZATO


1936. Giovanni (Accorsi), impiegato di banca sposato e con un figlio, durante un viaggio di lavoro rincontra Maria (Sansa), una ragazza di umili origini con cui aveva avuto una breve storia d’amore. La passione riaffiora e i due instaurano un’intensa anche se contrastata relazione clandestina. La guerra, le difficoltà economiche, le rigide convenzioni sociali alla fine avranno la meglio sul loro vulnerabile legame; si rivedranno molti anni dopo, quasi al termine del conflitto mondiale, ma tutto sarà ormai cambiato.
Mazzacurati adatta liberamente un romanzo di Carlo Cassola con la collaborazione di Doriana Leondeff e Claudio Piersanti senza concedersi, come suo solito, grandi rischi: pervasa da un suggestivo realismo pittorico (la calda fotografia è di Luca Bigazzi), la pellicola scorre narrativamente senza troppi attriti né impennate sin quasi alla fine, e i due personaggi protagonisti si muovono attraverso la storia, e la Storia, come fosse una bella galleria di vecchie cartoline. Ma alla lunga, tutto ciò che la superficie visiva non ci mostra ma che i gesti lasciano respirare (la famiglia, vera e propria istituzione che subdolamente, quanto ottusamente, governa i destini degli individui; un fascismo delle piccole cose, che si manifesta nei gesti meschini degli umili come negli opprimenti schemi della società borghese) finisce per donare una silenziosa consistenza ad una forma così accurata da tenersi distante. E sulle note di una non complessa malinconia, ci si assicura la commozione di una storia d’amore che profuma di libertà e giustizia.
Una storia delicata e (sin troppo) delicatamente trattata. Uno di quei film non indispensabili che nel loro piccolo impreziosiscono il panorama.
La Sansa a lungo andare risulta un po’ ripetitiva ma racchiude in sé tutta la dolcezza del film; per Accorsi l’occasione di mettere a punto una nuova gamma di semitoni.
 

Voto: 25/30

17.09.2004


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