l'amante inglese

di Catherine Corsini

con Kristin Scott-Thomas, Sergi López
Altri interpreti: Bernard Blancan, Yvan Attal

di MAYA

 

24/30

 

C’è qualcosa di poco convincente ne L’amante inglese (Partir), film francese senza dubbio interessante con una Kristin Scott Thomas in ottima forma.
Catherine Corsini si cimenta in una storia d’amore costruita intorno a un’eroina alla Anna Karenina, disperata nella sua poco stimolante vita agiata borghese, fatta di due figli a tratti apatici, di un insopportabile marito contrattatore, e di uno studio per riprendere la sua attività di kineterapia come contentino. Proprio lo studio in disuso si rivela galeotto per il suo amore con l’operaio Ivan - interpretato da Sergi Lopez - passionale manovale spagnolo con tanto di precedenti penali e una figlioletta che non vede mai, al di là del confine. Quella che nasce come una inaspettata avventura si rivela la goccia che fa traboccare il vaso dell’infelicità di Suzanne, che manda all’aria la sua vita e quella di chi la circonda, pur di stare accanto ad Ivan.
Forse è proprio l’improbabilità di questo amore improvviso a lasciare un punto interrogativo nella testa dello spettatore. Un amore fatto di passione riscoperta, di desiderio, di follia, fondamentalmente, che lascia poco spazio per altri dettagli che forse avrebbero reso un po’ più convincente, appunto, il rapporto tra il poco raccomandabile spagnolo e l’algida e composta signora inglese. Si sente un po’ la mancanza della scoperta reciproca tra i due personaggi, bilanciata comunque da una grande complicità resa in maniera encomiabile dalla coppia di protagonisti.
Un altro punto interrogativo è sollevato dalla totale noncuranza di Suzanne nell’abbandono del tetto coniugale, privo di significative riflessioni, né tantomeno rimorsi per l’abbandono dei figli. Tutto ciò cerca una giustificazione nella travolgente passione che Kristin Scott Thomas riesce credibilmente a rendere nella sua espressività molto elegante anche nei momenti di maggiore drammaticità. Una nota a favore della pellicola appunto è il piacevole contrasto tra i caratteri e le fisicità di Scott Thomas e Lopez, un’accoppiata poco convenzionale che funziona nel rendere la storia d’amore ammiccante e coinvolgente.
Sono gli occhi gonfi d’amore di Suzanne, che permettono di sospendere il giudizio per i comportamenti irrazionali e fuori dagli schemi della protagonista (oltre alla travolgente antipatia per il personaggio del marito interpretato da Yvan Attal), e godersi un interessante finale battezzato dalla seducente fotografia di Agnès Godard.
Infine, va fatta una menzione per la colonna sonora, che ripropone i temi di Finalmente domenica, La signora della porta accanto e La mia droga si chiama Julie, omaggio a Truffaut che ben si sposa con i momenti di maggiore intensità del film.
 

08:03:2009

partir

Regia Catherine Corsini

Francia 2010, 85'

DUI: 05 marzo 2010
Teodora Film
Sentimentale