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Lo sceneggiatore James Gunn (già al lavoro
nella produzione Troma TERROR FIRMER e nei due SCOOBY-DOO, il che è tutto
dire) ed il regista Zack Snyder (uno sconosciuto dallo stile anonimo, l’
ideale per un lavoro del genere) aggiornano ZOMBI di Romero alla moda dei
morti viventi velocissimi e scatenati di 28 GIORNI DOPO, del resto
tutt’altro che nuova, visto che già vent’anni fa, in film italiani come
INCUBO SULLA CITTA’ CONTAMINATA e DEMONI 1 & 2 si era visto qualcosa di
molto simile; il risultato, almeno in quanto a fedeltà nei confronti del
capolavoro a cui questo film si ispira, è quanto di più deleterio si possa
immaginare. Accantonato a priori qualsiasi tentativo di approfondire la
psicologia dei personaggi, di creare un minimo di suspense, di imbastire una
struttura narrativa dettagliata e credibile, in netto contrasto con ciò che
accadeva nell’ inarrivabile predecessore, il nuovo DAWN OF THE DEAD punta
tutto sull’incessante azione e su discreti effetti speciali, chiamando in
causa alcuni attori che comparivano nell’originale per mettere assieme una
serie di tributi più stucchevoli che genuinamente nostalgici: un negozio di
abbigliamento si chiama Gaylen Ross (che fantasia!), Scott Reiniger, che
appare brevemente, è un’impresa notarlo, un gonfio e quasi irriconoscibile
Ken Foree, nuovamente alla prese con la mitica profezia “Quando non ci sarà
più posto all’ inferno i morti cammineranno sulla Terra”, mette addirittura
tristezza, mentre un Tom Savini ancora in ottima forma è l’unico a regalare
un cameo consistente e divertente; d’altro canto, ogni tentativo di
introdurre qualche (debole) novità imbocca purtroppo strade che portano a
film molto meno nobili: lasciata per strada l’idea degli animali-zombi
ventilata in un primo tempo, poi fortunatamente bocciata in produzione, a
ricordare il brutto ZOMBI 3 di Lucio Fulci è comunque rimasta la trovata,
che qui ha un esito decisamente grottesco, della donna incinta morsicata da
uno zombie. Voto: N.C. 29.03.2004 |
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