da 61ma mostra del cinema di venezia

TUTTO IL BENE DEL MONDO

di Alejandro Agresti
Con: Ulises Dumont, Julieta Cardinali, Monica Galan, Carlos Roffe

di Elisa FRASINETTI

 

La scoperta che il marito, creduto morto da oltre vent'anni, è ancora vivo.
Un viaggio verso un piccolo paese nel sud dell'argentina, una corsa intrapresa assieme alla figlia che non ha mai conosciuto suo padre.
L'arrivo in paese è strano, a tratti claustrofobico: il centro è piccolo, e in quel periodo dell'anno praticamente desolato. I pochi abitanti si conoscono tutti, tanto più se si è l'unico panettiere della zona.
Subito quelle donne viste da dentro i negozi, attraverso le vetrine, attirano gli occhi indiscreti dei paesani. Di queste straniere, presto si sa già tutto.
E' passato molto tempo. Il primo incontro tra Isabel e Cholo è squassante, ma troppo intenso per avere un seguito. Entrambi sono cambiati: Isabel è uscita a difficoltà da un cancro, Cholo, in questi lunghi anni, non ha fatto altro che cercare di dimenticare, di scappare, alla disperata ricerca di un mondo migliore, e l'ha fatto con la facilità di chi sa che non potrà durare.
La lettera della figlia, una dolce richiesta di far tornare il passato per offrirgli una famiglia ha però la sua efficacia. Cholo non ha dimenticato, e se ne rende conto solo ora.
Lo sguardo finale di Isabel che vede suo marito dietro la vetrina del bar in cui stanno mangiando lei e sua figlia vale più di mille parole. La macchina da presa si avvicina lentamente fino a incorniciare i suoi occhi marroni da cui sgorga una lacrima, una sola lacrima.
In questo film si parla degli argentini, di come continuino a resistere senza smettere di amare “in mezzo a una realtà” come sottolinea lo stesso Agresti “che prova a distruggere l'essenza dei nostri sentimenti.”. In questo film c'è la forza di Isabel, il suo amore e la sua tenacia. C'è la forza di Cholo nel tentare di dimenticare e quella nel capire di aver sbagliato tutto per anni. C'è la forza di una figlia nel comprendere le ragioni del padre.
La pellicola prende il titolo da una frase del film:
ci affanniamo tutta la vita alla ricerca di un mondo migliore, e se ci accontentassimo di un mondo meno peggiore?

Voto: 23/30

05:09:2004


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