Una caotica e colorata Hanoi a fare da sfondo ai primi giorni
insieme dei giovanissimi neosposi Duyen e Hai. Un matrimonio d’amore, per
niente forzato da costrizioni sociali e culturali, ma intrappolato nei
meccanismi di un affetto molto forte, che non basta a portare i due ad
adempiere agli “obblighi” matrimoniali. Questa tacita e consensuale
rassegnazione ad un rapporto platonico, sembra non turbare nessuno dei due,
mentre al contrario è Cam, amica scrittrice di Duyen, a sentirsi
maggiormente minacciata da questo matrimonio: Cam, pur intuendo la mancanza
di fisicità tra i due, è afflitta dal fatto di averla in parte persa, sempre
indaffarata com’è nel suo ruolo di neo-moglie devota. Quello che più la fa
soffrire, tuttavia, pare essere l’invidia per l’ufficialità del loro
rapporto, laddove invece lei è costretta a tenere per sè i sentimenti per la
bella Duyen.
Hanoi, che con la sua vitalità e frenesia pretende di essere una capitale
moderna, non è però culturalmente e tradizionalmente pronta ad accogliere
l’amore saffico della irrequieta scrittrice. Così, per dissimulare
l’innamoramento verso l’amica, Cam finge di essere sentimentalmente
coinvolta col passionale Tho e, addirittura, spinge la stessa Duyen ad una
relazione con l’uomo, il quale la introdurrà al mondo della sensualità, fino
a quel momento a lei sconosciuto. Il salto da moglie affezionata a
fedifraga, si tiene comunque su toni delicati, ovattato dalla pacatezza
della sequenza delle scene e delle personalità stesse dei personaggi,
togliendo così ogni possibile accusa di immoralità all’accaduto. La graduale
introspezione delle figure di Duyen e Hai, ci portano a considerare gli
avvenimenti come pure e naturali conseguenze delle loro esistenze. Non c’è
nulla da rimproverare ad Hai per essere un marito per niente passionale e
poco attento, anzi fa scaturire una certa tenerezza vederlo così ligio nella
sua attività di tassista nel traffico caotico della città e invece
totalmente apatico nella vita privata: trova un valido alter ego solo in
Mien, la ragazzina loro vicina di casa, con la quale può liberare la totale
innocenza insita in lui ed ammettere che “non vuole dormire da solo” (quasi
a evocare un Tsai Ming Liang di qualche anno fa). Liberi dai consueti
pantani mentali degli adulti, volano al di sopra del malessere di Cam, del
tradimento di Duyen, dei vizi del padre di Mien e al caos dell’intera Hanoi.
è attraverso questi processi
di conoscenza interiore, che Hai e Duyen iniziano a conoscere meglio anche
il proprio rapporto e ricominciare, carichi di nuove consapevolezze,
bloccati nello stesso traffico in cui li avevamo visti iniziare la loro vita
matrimoniale.
12:09:2009
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