
La scomparsa di un ragazzo ricco ed
eccentrico, che frequentava un college esclusivo, è al centro dell’indagine
di un detective, incaricato a due anni di distanza
dall’accaduto, di fare finalmente luce su quanto avvenne. Il giovane aveva
una relazione con Katie, una graziosa compagna di studi la cui ordinata
esistenza è ora tormentata dai ricordi; interrogata per prima in merito ai
fatti, la ragazza inizia presto a credersi perseguitata dall’ex fidanzato,
che sembra essere improvvisamente ritornato in circolazione. Inizialmente
restia a parlare dei recenti sviluppi, Katie comincerà successivamente a
fidarsi del detective fino al punto di innamorarsene; ma molto presto si
ritroverà a dovere fare i conti col proprio passato…
A causa di un trailer fuorviante, il film ha immancabilmente spiazzato, per
non dire deluso, i soliti spettatori dai gusti tutt’altro che raffinati,
accorsi nella convinzione di vedere uno dei soliti cloni di SCREAM; in
realtà i modelli ispiratori vanno stavolta ricercati ad un livello un po’
più alto, anche se è meglio non citarli per evitare di sciupare del tutto le
sorprese finali, in parte già guastate dall’inopportuno sottotitolo
italiano. La versione per il nostro mercato è inoltre ulteriormente
penalizzata da un doppiaggio a tratti molto goffo, che spinge
pericolosamente alcuni dialoghi verso il limite del ridicolo, ma che per
fortuna non è in grado di offuscare i numerosi pregi; i quali non si
limitano, una volta tanto, alla perizia con cui l’esordiente regista
gestisce i movimenti di macchina, la fotografia e gli effetti digitali, al
fine di evocare un’atmosfera il più possibile onirica e sinistra. La bravura
di Stephen Gaghan, anche sceneggiatore, si estende infatti alla cura nella
caratterizzazione dei personaggi, decisamente superiore a quella normalmente
riscontrabile in altri thriller di ambientazione giovanile, mentre
l’emergente Katie Holmes, che frequenta spesso e volentieri il cinema del
brivido quando è in libera uscita dal serial televisivo DAWSON’S CREEK,
offre una prova degna di nota nel ruolo della protagonista, che si conferma
artisticamente dotata oltre che bella.
L’unica significativa mancanza è
rappresentata dallo scarso spazio concesso al genio creativo di Clint
Mansell, autore che coi propri suggestivi brani musicali contribuì non poco
alla riuscita dello splendido REQUIEM FOR A DREAM, e che sarebbe stato
prezioso anche in questa occasione se fosse stato adeguatamente utilizzato.
Voto:24/30
23.01.2004
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