LE SOUFFLE
di Damien Odoul
con Pierre-Louis Bonnetblanc, Dominique Chevvallier, Maxime Dalbrut, Jean-Claude Lacante e Jean Milord

Ancora una storia di adolescenti e ancora una storia di violenza. Sembra che a Venezia si sia voluta puntare l’attenzione sul disagi di una generazione che non fa differenze di razza o di Paese nell’affrontare le proprie tensioni: da BULLY di Larry Clark (U.S.A.) al messicano Y TU MAMA TAMBIEN (Alfonso Cuaron), passando per il film di Kim Kiduk ADDRESS UNKNOWN (Corea) fino al primo bellissimo lungometraggio di Damien Odoul LE SOUFFLE al centro ci sono le storie forti e violente di minorenni devastati dalla mancanza di amore. La storia di David, il protagonista di LE SOUFFLE si svolge tutta in un pomeriggio d’estate quando sotto gli effetti della sua prima sbornia il ragazzo quindicenne perde il controllo, compiendo un gesto folle che condizionerà la sua vita. La pellicola del giovane regista è intensa e terribilmente drammatica. La cinepresa si sofferma spesso sul volto di David, quasi a voler toccare la sua sofferenza. Una sofferenza legata ad un vuoto incolmabile (David non sa nemmeno chi sia suo padre) e che si materializza in gesti folli, estremi, nella disperata ricerca di aiuto e di amore. L’atmosfera del film è drammatica fin dall’inizio, quando lo zio di David sgozza l’agnello che verrà cucinato a pranzo: come se quel gesto potesse essere un presagio di quello che succederà più tardi. La scelta del bianco e nero rende più intense e più sincere le immagini di una realtà che spinge qualcuno a compiere gesti disperati, senza lasciare nessuna possibilità di salvezza.

Francesca MANFRONI
30 - 08 - 01


::: altre recensioni :::