28 settimane dopo

di Juan Carlos Fresnadillo

Con Robert Carlyle, Rose Byrne

di Daniela MASE

Il regista di Intacto Juan Carlos Fresnadillo torna sugli schermi con 28 settimane dopo il sequel di 28 giorni dopo di Danny Boyle che parte, idealmente, da dove il regista inglese aveva interrotto il suo lavoro.
Dopo sei mesi dall’esplosione del virus di rabbia che aveva devastato Londra e dintorni, l’esercito americano comincia la ricostruzione del paese. Il protagonista, un Robert Carlyle che non ti aspetti, codardo e satanico, dopo aver lasciato la moglie, un’intensa Catherine McCormack, in pasto agli infetti, finalmente si ricongiunge con i due figli Tammy e Andy, gli esordienti Imogen Poots e Mackintosh Muggleton. Quando il piccolo Andy scopre che la mamma è ancora viva, il vaso di Pandora sigillato dalle menzogne del padre, si riapre: il virus, in realtà non è ancora debellato ed è pronto a scatenarsi, ancora più violento e pericoloso di prima.
Nonostante Boyle partecipi alla produzione esecutiva del film quello che si legge nel sequel di Fresnadillo è il desiderio di voler superare a tutti i costi la pellicola del 2003.
Nonostante l’incipit tolga il fiato per dieci minuti, mostrando le innegabili capacità di Chris Grill al montaggio, il film si concede troppo spesso e troppo a lungo a scene splatter di sbranamenti e massacri rischiando, a volte, di far cadere la tensione nel ridicolo.
Il film di Fresnadillo racconta della fine di ogni possibilità di salvezza. Dove Boyle lasciava spazio alla speranza, 28 giorni dopo si chiude claustrofobicamente su se stesso in ogni direzione. Londra si presenta più apocalittica e più devastata, l’unica strategia per debellare il morbo sembra essere solo quella di uccidere tutti indistintamente e i due fratelli, pur sopravvivendo all’infezione, fanno i conti con una famiglia distrutta dal tradimento la paura e la vendetta.
Nelle scene finali un’elicottero porta via da Londra i due fratelli, la macchina da presa indugia sulle bianche scogliere di Dover quasi a voler sancire una rinnovata purezza ma le immagini di una Parigi invasa dalla follia ammiccano, come era prevedibile, al numero tre del film che, c’è da giurarci, ritroveremo nelle sale tra un paio d’anni.
 

Voto: 23/30

27:09:2007

28 weeks later
Regia:  Juan Carlos Fresnadillo
Gran Bretagna 2007, 91'
DUI: 28 settembre 2007
Genere: Horror