II NOVARA CINEFESTIVAL
Festival Internazionale del Cortometraggio

05/09:04:2005

Novara

di Marco BRUNELLI

GIORNO TRE, 07:04:2005
 


CHORA
di Lorenzo Adorisio
Con Valeria Sabel, Dario Gioncardi
ROMA 2004, dur. 23’

SEZIONE SCENARI ORIZZONTALI
Giulio, un ragazzino di 13 anni, sconvolto dalla morte della nonna, avvenuta in un luogo lontano dal suo mondo metropolitano, si sente per la prima volta completamente solo, in una terra che gli appare ostile.
Col tempo troverà però in questa terra e nei nuovi amici che incontrerà una nuova energia che gli darà la forza di affrontare serenamente il proprio dolore.
VOTO 25/30

IL GIARDINO DELLE ESPERIDI
di Alessandro Capitani
Con Giorgio Celli, Matilde Bianchi, Noemi Bianchi
ORBETELLO (GR) 2004, dur. 10’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
In un giardino delle esperidi a misura del nostro tempo, in cui i frutti d’oro del mito sono sostituiti da oggetti rotti e maleodoranti, si aggira un mendicante dagli abiti stracciati e dal volto ansioso , che scava nei cumuli di rifiuti alla ricerca di qualcosa che forse nemmeno lui conosce.
Corto dall’atmosfera onirica e surreale, che per certi versi ricorda la serie “Cremaster” di Matthew Barney.
Uno strano esperimento, che comunque si può ben dire che sia più che riuscito.
VOTO 26/30

PER AGNESE
di Massimo Cappelli
Con Ricky Tognazzi, Ariella Reggio
TRIESTE 2004, dur. 15’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
La storia dell’incontro fra due sconosciuti provenienti da mondi diversi, che si scopriranno improvvisamente simili: soli ed uniti dal fantasma di una persona che purtroppo non c’è più. Il tema del ricordo è sempre presente, ed è vissuto come fine di una era e nuovo inizio in questo film che può addirittura vantare un attore del calibro di Ricky Tognazzi.
All’altezza comunque anche la co-protagonista Ariella Reggio, che insieme al proprio partner valorizza una storia di per sé già ben confezionata.
VOTO 25/30

NANà
di Giuseppe Varlotta
Con Felice Andreassi, Bebo Storti, Mario Monicelli
ASTI 2004, dur. 21’

SEZIONE SCENARI ORIZZONTALI
Nandu è un cercatore di tartufi, un uomo solitario e apparentemente burbero. La sua unica compagnia è data dalla cagnetta Nanà, il cui nome un tempo apparteneva ad una ballerina amore platonico di gioventù del protagonista.
Un giorno Nanà viene avvelenata, e tra il veterinario del posto e Nandu si instaura un rapporto d’amicizia profondo,  finchè alla morte della cagnetta e del padrone, Valerio (questo il nome del dottore) non erediterà il loro destino.
Un corto che tratta di leggende del Monferrato, ma che soprattutto parla di uomini.
Il cast d’autore si rivela ovviamente azzeccato, e fa si che anche questo film si candidi come uno dei più accreditati alla vittoria finale.
VOTO 27/30


L’ETà DEL FUOCO
di Mauro Calvone
Con Renato Carpentieri, Massimo Poggio, Daniela Fazzolari
PINO TORINESE (TO) 2004, dur. 15’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
In un futuro neanche troppo lontano la casa sarà completamente gestita da un sistema informatico centralizzato: tutto comandato da un computer.
Ma in un sistema profondamente interconnesso, quale conseguenza potrebbe provocare il guasto di uno solo di questi elementi? Il protagonista si troverà, suo malgrado, a dover rispondere a questa apparentemente insignificante domanda.
Riflessione un po’ troppo facilona sull’avanzamento della tecnologia e sui limiti che questa paradossalmente a volte sembra comportare. Realizzazione comunque piuttosto buona.
VOTO 21/30

VEDO-NON VEDO
di Tommaso Capolicchio
Con Linda Binotti, Stefano Pirazzoli
ROMA 2004, dur. 23’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Andrea e Giulia in una discoteca ricevono delle carte da gioco da un misterioso personaggio. I due cominceranno a raggiungersi telepaticamente, fino a quasi innamorarsi a distanza. Più è forte l’esigenza di incontrarsi, e più però sembra difficile trovare il modo di farlo. I protagonisti infatti non si conoscono e non comunicano se non tramite strane e distorte visioni. Un giorno però Andrea sogna Giulia, e in questa dimensione onirica lei riesce a dargli un appuntamento. I due vanno sul luogo destinato all’incontro, ma anche qui l’incantesimo non si scioglierà.
Deliziosa allegoria sul tanto desiderato partner ideale che esiste, ma solo dentro di noi, e proprio per questo probabilmente non si incontrerà mai.
Il punto di vista dell’autore viene espresso in maniera sottile, e l’intertestualità della vicenda implica diversi piani di lettura.
VOTO 25/30

COSE CHE SI DICONO AL BUIO
di Marco Costa
Con A.Tiberi, C. Zanella, E. Galbiati, A. Mocchi, A. Mastronardi
ROMA 2004, dur.13’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Un giorno apparentemente come altri, un Sabato sera di un fine settembre.
Mentre i ragazzi sono pronti ad uscire per andare a divertirsi salta improvvisamente la corrente: quello però che a prima vista sembra un semplice calo di corrente si rivela invece essere il più grave black-out della storia italiana. Dopo un’iniziale smarrimento nell’immersione del buio, i ragazzi cominciano a cercare di approfittare della situazione. Cortometraggio semplice e divertente, che cerca di raccontare una serata “da giovani” con uno stile piuttosto dimesso ma d’atmosfera.
Peccato però che la presa in digitale a volte ricordi troppo quei pessimi servizi del “programma televisivo” di Italia 1 Lucignolo con la sua shaky-cam, e questo non è certo un punto a favore. Difetti tecnici a parte, risultato finale più che dignitoso.
VOTO 24/30.
 

 

GIORNO DUE, 06:04:2005


VLORA 1991
di Roberto De Feo
Con Maurizio Toran, Nicola Giustino
BARI 2004, dur.5’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Il 6 agosto 1991 arriva la porto di Bari la nave Vlora, con un carico di 20.000 albanesi stipati in modo disumano. Quello stesso giorno alle ore 12.30, il comandante della Capitaneria di Porto di Bari e il Tenente di Vascello sono ospiti d’onore ad un pranzo del congresso del prestigioso Rotary Club. Improvvisamente sono interrotti da una guardia marina, che li avverte della tragedia in corso a pochi km di distanza.
Corto breve e poco elaborato che però fa un discreto sfoggio di filmati di repertorio per riportare alla memoria una tragedia forse troppo presto dimenticata.
VOTO 23/30

COSTANZA
di Daniele Riccioni
Con Marcella Ermini , Paolo Pieri
LIVORNO 2004, dur. 19’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Costanza e Saverio dopo anni di matrimonio, vivono una vita quotidiana piena di routine e noia che sembra avere come unica base l’abitudine. L’incomunicabilità della coppia li porta a sopportarsi reciprocamente, e ad affrontarsi nelle sole consuetudini degli usi sociali. La messa della domenica viene vista dai due come unica valvola di sfogo e momento “clou” della settimana. Il momento di rottura arriverà grazie a una stella cadente, e al desiderio disperato che Costanza esprimerà in quella particolare occasione.
Splendida pellicola che si regge sulla recitazione ineccepibile dei due protagonisti, Marcella Ermini e Paolo Pieri.
La Ermini in particolare riesce a rendere bene l’idea della frustrazione e della solitudine che la protagonista deve ogni giorno affrontare.
Disseminato di simbolismi e dotato di una fotografia delicata e adatta allo scopo, il corto si candida come uno dei favoriti di questa manifestazione.
VOTO 27/30

VEDO
di Vins Blake
Con Thomas Kadman,Alba Cuomo
MONZA 2004, dur. 5’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Un ragazzo si reca da una veggente per farsi predire il futuro. Sarà però troppo tardi quando la sfera rivelerà il suo destino..
Corto brevissimo (praticamente sono più lunghi titoli di testa e coda della storia effettiva) e inerme, che non nutre certo grandi ambizioni.
La gag di fondo poi è abbastanza prevedibile.
VOTO 16/30

CAPOLINEA
di Mario Cosentino
Con Donatella Finocchiaro, Domenico Gennaro, Bruno Torrisi
MASCALI (CT) 2003, dur. 18’

SEZIONE SCENARI ORIZZONTALI
In un luogo e un tempo non meglio definiti, un autobus percorre una lunga strada deserta. Durante il tragitto si troverà a dover raccogliere quattro passeggeri, o meglio quattro anime perdute. Il nome della compagnia: Trasporti Caronte, lascia infatti ben poco spazio all’immaginazione.
Anche in questo caso, un’idea più che inflazionata sta alla base di una vicenda godibile, ma poco più.
La tecnica è discreta, ma come già detto, lo scenario alla “Twilight Zone” è uno di quelli visti e rivisti.
VOTO 19/30
 

NELLA PIANURA
di Federico Baracchi
Con Abe Ehlers, Giuseppe Lodi, Elisa Lolli
CARPI (MO) 2004, dur. 24’

SEZIONE SCENARI ORIZZONTALI
La storia-fiction di un giovane artista vissuto in un borgo sperduto nella pianura, raccontata dalle persone a lui più care. Vita e opere di Eugenio Rosso, e il racconto di una grande storia d’amore prima della misteriosa scomparsa tra la fitta nebbia.
Brillante mockumentary, in cui elementi di finzione romantica si mescolano efficacemente con uno stile quasi documentaristico per raccontare la storia di un artista inesistente.
In sala, alla fine della proiezione diverse persone si sono trovate a chiedersi chi fosse questo fantomatico Rosso, e forse questo è ciò che attesta più di ogni altra cosa la validità del film.
VOTO 26/30

GRAZIE AL CIELO
di Andrea Jublin
Con Lisa Galantini, Andrea Jublin, Django Serra
TORINO 2004, dur. 10’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
La breve parabola di un uomo che imparerà in modo piuttosto ortodosso una delle lezioni più dure che la vita possa impartire: che non c’è senso o conforto nell’esistenza.
E la risposta in questo caso arriva direttamente dal cielo… O quasi!
Simpatico cortometraggio che fa del cinismo la sua arma principale.
Anche questo per certi versi abbastanza prevedibile, pare comunque aver riscosso parecchio successo, almeno a giudicare dalle risate chiassose del pubblico in sala.
VOTO 22/30

MR IV PIANO
di Stefano Giulidori
Con Stefania Monaco, Davide Stecconi, Paolo Pierbon
MILANO 2004, dur.25’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Stefania decide di stare in città per l’estate per preparare un difficile esame.
Nell’imponente edificio in cui vive, i vicini con le loro rumorose attività domestiche, le impediscono di concentrarsi. In particolare un anonimo e tozzo inquilino che continuamente riesce a portare bellissime donne in un appartamento del quarto piano, per consumare i più fragorosi rapporti sessuali.
Proprio quando la protagonista cercherà di scoprire qualcosa in più di questo carismatico personaggio, qualcos’altro viene preparato da un inquilino dello stesso piano.
Film piuttosto lento nel suo sviluppo, ma che riesce bene a raccontare la vita della protagonista femminile attraverso la noia della quotidianità.
Il finale alla Altman dona poi ulteriore prestigio a un’opera già di per sé, più che meritevole.
VOTO 25/30

IL POSTO VUOTO
di Alessandro Quadretti
Con Marco Montalbano, Sophie Copes, Savino Paparella, Rita Del Piano
FORLì 2004, dur. 20’

SEZIONE SCENARI ORIZZONTALI
Una bambina vive con totale coinvolgimento il rapporto con il classico amico immaginario, fino a non riconoscere più il confine tra realtà e fantasia. Un giorno il padre della bimba, stufo della presenza di questo strano ospite, decide di cacciarlo fuori di casa.
Sarà il fratello a ritrovare l’amico immaginario perduto, grazie alla collaborazione di un paese, unito nella ricerca della fantasia.
Nonostante la recitazione sembri un po’ troppo forzata, lo spunto di partenza è gradevole seppure semplice, e il corto si lascia godere per quello che è.
VOTO 22/30
 

 

GIORNO UNO, 05:04:2005
 


EUROPA
di Carlo Avventi
Con Dominique Pinon, Nathalie Levy-Lang
GERMANIA 2004, dur. 14’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Una macchia nera sulla parete di casa porta lo sceneggiatore idealista Schmidt (Dominique Pinon, attore “feticcio” di Jeunet da Delicatessen in poi) a scoprire che il vicino della porta accanto non è altro che il suo “remake” americano.
Ovviamente quest’ultimo, al contrario del nostro, vive una vita da sogno, che include belle donne, auto sportive e soprattutto fama e denaro. Riuscirà Schimdt a mantenere la propria integrità o cederà alle lusinghe di Hollywood e quindi per uno scontato Happy Ending? Divertente satira sull’eterno contrasto fra cinema europeo e yankee, il corto si avvale della presenza d’eccezione di Pinon, che dimostra di divertirsi nel doppio ruolo dello sceneggiatore Schmidt. Realizzazione tecnica non ineccepibile, ma per il resto un film più che godibile.

VOTO 25/30

TUTTO è G QUI
di Massimiliano Mauceri
Con Natasha Pikhun, Beppe Adduci
FIRENZE, ITALIA 2004, dur. 7’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Tratto da una storia vera.. accaduta nel 2075.
Con questo proclama si presenta un corto che poco o nulla ha da offrire al pubblico, se non le grazie della splendida Natasha Pikhun.
Una modella si presenta da un noto pittore, il quale dopo averla fatta spogliare e averla scrutata per qualche attimo, senza aver nemmeno aver dato mano al pennello, la ringrazia della collaborazione e la manda a casa. Mentre la modella si avvia palesemente scocciata alla porta, appare “magicamente” il ritratto della donna senza veli. Corto senza capo ne coda che oltretutto è retto da una colonna sonora da far accapponare la pelle. La telecamera perennemente ballerina amplifica poi il concetto di nausea che la pellicola ispira.
VOTO 12/30

SUMMER CLOUDS
di Axel Danielson
Con Josef Cahoon, Anna Ahlander, Olof Bergstrom
SVEZIA 2004, dur. 15’

SEZIONE SCENARI ORIZZONTALI
In un caldo pomeriggio estivo, una bambina, un cacciatore armato di fucile, e un ragazzino che gioca con gli amici, si ritroveranno in mezzo alla natura a confrontarsi con sé stessi e i propri sogni, le proprie paure.
Corto interessante che forse, dato il tema alla Bergman (non solo per la nazionalità), meritava qualcosa in più dei pochi minuti dedicatigli dal regista. Bella fotografia e musiche d’atmosfera aiutano comunque a compensare la mancanza di profondità.
VOTO 24/30

VIOLA FONDENTE
di FABIO SIMONELLI
Con Ilaria Giorgino, Carla Cassola, Sergio Romano
ROMA, ITALIA 2004, dur. 13’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Viola, giovane commessa alla dipendenza del marito, carina ma cicciotella, sopperisce all’insofferenza di una vita monotona con dolci di ogni tipo e dimensione. La golosità estrema porterà però all’esasperazione il marito, che un giorno cambia la serratura di casa e abbandona la moglie troppo in carne. Sarà però questa un’occasione di rivalsa per Viola, che con la decisione di aprire una bottega di cioccolato scoprirà che nella vita è importante seguire il proprio cuore, o nel suo caso, il proprio palato.
Pellicola deliziosa e dalla raffinata realizzazione, che evita di dare giudizi morali, puntando su una leggerezza di fondo che funziona egregiamente.
Ottimo la prova del Cast.
VOTO 26/30

E:D:E:N:
di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro
Con Fabrizio Vigano, Camilla Frontini, Angelo D’Agostino
S. DONATO MILANESE, ITALIA 2004, dur. 14’

SEZIONE ALTRI TERRITORI
Dopo diversi anni di esplorazione nello spazio siderale, un equipaggio trova un nuovo pianeta predisposto all’insediamento della razza umana, colpevole di aver già esaurito le risorse naturali del proprio pianeta.
Il posto è però già occupato, e l’unica possibilità sembra sterminare completamente la razza del pianeta in nome della propria sopravvivenza e della legge del più forte.
In due parole: una cialtroneria di corto.
Anche se la struttura di fondo può vantare una certa profondità, i due autori sembrano dimenticarsi che quando il budget a disposizione non è dei più alti è meglio puntare in basso e mettere da parte progetti troppo ambiziosi.
I registi invece abbondano con una CGI che sfigurerebbe perfino su una Playstation di prima generazione, dialoghi talmente pretenziosi (e fin troppo seriosi) da sfiorare la farsa, e soprattutto un doppiaggio all’americana fuori sincrono che ricorda tanto i vecchi film di kung-fu importati negli anni ’70.
Neanche l’accompagnamento sonoro è all’altezza, ma la cosa più sconcertante è che l’intero corto sembra prendersi fin troppo sul serio, mentre una velata auto ironia avrebbe potuto mascherare i tanti evidenti difetti.
VOTO 13/30