NAPOLI FILM FESTIVAL 2002
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INTERVISTE

 

RECENSIONI CONCORSO MAKING OF

IL BACKSTAGE DE L'ULTIMO BACIO

 

RECENSIONE FILM STEFANO INCERTI

Il NAPOLI FILMFESTIVAL PREMIA STEFANO INCERTI

 

COMUNICATI SUI FILM

 

 

 

 

 

RECENSIONE FILM STEFANO INCERTI


Il NapoliFilmFestival premia Stefano Incerti

Il regista napoletano Stefano Incerti riceverà il Vesuvio Award a margine della proiezione, in anteprima nazionale, del suo ultimo film "La vita come viene", che avverrà giovedì 19 settembre, ore 21 circa, presso gli spalti del Maschio Angioino di Napoli. Nel cast della pellicola, prodotta Mario e Vittorio Cecchi Gori e distribuita da Medusa, Valeria Bruni Tedeschi, Alberto Gimignani, Alessandro Haber, Lorenza Indovina, Daniele Liotti, Maddalena Maggi, Tony Musante, Stefania Rocca, Stefania Sandrelli e Claudio Santamaria. "Non c'è un minimo di amore in quello che stiamo facendo e allora il lavoro non è lavoro, gli amici non sono amici…", sono queste le parole amareggiate di Paola (Valeria Bruni Tedeschi) di ritorno da una noiosa cena con i colleghi del marito, ma è chiaro che quella constatazione, come un campanello d'allarme, riguardi la loro vita. A casa scoprono che i figli lasciati soli con la baby-sitter sono scomparsi. Sarà nel breve intervallo di una notte che Paola, travolta dal dramma, andra' fino in fondo al rapporto con suo marito, scoprendo verità impensabili. C'è chi si sente per tutta la vita sprecato, come può esserlo un bravo musicista jazz (Alessandro Haber) che da sempre suona lontano da casa nei ristoranti alla moda dove anche Paola ha cenato. L'uomo non è più giovane. Nei ritagli di tempo compone convinto di meritare un giusto riconoscimento. Poi il concerto di un giovane talento e un cellulare dimenticato spento arrivano a sciogliere il nodo che l'uomo si porta dentro e che rimanda a qualcosa che esiste oltre il successo, la carriera, i soldi. Vite che si sfiorano e si compongono senza una logica apparente. Eppure ancora qualcuno ci prova per cercare un senso a quello che accade intorno. E' una sfida difficile anche per un professore di filosofia americano (Tony Musante) soprattutto se si ha a che fare con il dolore di una grave perdita, dolore diventato col tempo quasi nutrimento dell'anima stessa. Separato dalla moglie, è ormai rassegnato a vivere in solitudine finché qualcosa di inaspettato lo costringe a uscire dal guscio: l'incontro con una donna (Stefania Sandrelli) che porta dentro di sé una carica inconsapevole di tenerezza e che potrebbe diventare l'occasione per riprendere contatto con la realtà… Virtuale sembra essere, invece, il mondo di Max (Daniele Liotti), per il quale il lavoro, il sesso, il tempo libero, perfino la morte devono assumere i connotati del gioco, della competizione, a volte rabbiosa perché con il passare del tempo, diventa difficile "reggere" il vuoto interiore senza più contorni che si è costruito dentro e contro il quale la moglie (Stefania Rocca) disperatamente lotta per riportare il marito, lei assistente di volo, con i piedi per terra… Chi ha creduto di essere sempre stata una persona concreta è Marco (Claudio Santamaria), fino a quando non sarà licenziato. Un licenziamento improvviso che riuscirà a superare grazie al sostegno di chi prima "aveva perso di vista" permettendogli così di pensare ancora la futuro. NOTE DEL REGISTA "Una ricca periferia del Nord, un week-end come tanti altri, una borghese insoddisfatta, una romantica bibliotecaria, un professore bisognoso di affetto, un musicista deluso, un geometra appena licenziato e una hostess in cerca di maternità, ognuno con una propria vicenda ma tutti parte di un'unica storia. "La vita come viene" è il ritratto di un'umanità spesso sola ma mai rassegnata, un mosaico di anime alla ricerca del senso della vita. Amori, passioni, drammi tutti ravvivati dalla luce della speranza".

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RECENSIONI CONCORSO MAKING OF


Il backstage di L'ultimo Bacio

L’ultimo bacio è un film che la maggior parte del pubblico italiano cono sce bene, gran successo di pubblico di sicuro lo ha avuto, e forse, anche grazie a questo corto. L’ultimo Bacio (dal set) è infatti un altro filma to, visto, in parte minima, sulle televisioni italiane attraverso vari speciali. La durata di questo corto è però indicativa del gran numero di scene non passate in tv, che secondo me invece meritavano. Il signor G. Muccino fa arte di se, spiegando indirettamente il suo modo di fare, le sue visioni di scena, il suo rapporto con gli attori e con il copione, senza aprire quasi mai bocca, un po’ pretenziosa questa manovra ma quasi riuscita. La storia del film è abbastanza analizzata, anche se non ce n’ era bisogno.

Achille CANFORA

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