10.mo maremetraggio Trieste, 26 Giugno - 04 Luglio 2009
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“The short must go on”, recitava quest’anno lo slogan di Maremetraggio, il festival cinematografico che sabato 4 luglio ha chiuso i battenti della sua decima edizione con un bilancio di ben quindicimila presenze. Dai cento cortometraggi in concorso ai quindici lungometraggi in gara per la sezione “Ippocampo”, riservata alle opere prime, attraverso il FOCUS sulla cinematografia greca, filo conduttore di quest’edizione con una rassegna organizzata insieme al Drama Film Festival, la più importante manifestazione ellenica dedicata ai corti e l’anteprima del film El Greco di Ianni Smaragdis sulla vita del grande pittore del Rinascimento spagnolo. Insieme ai film, sono arrivati a Trieste anche gli autori e gli interpreti delle pellicole, che hanno dato vita all’incontro “La cinematografia greca nell’ultimo decennio”. A sua volta Maremetraggio a settembre si trasferirà in Grecia, per l’edizione 2009 del Drama Film Festival, dove proporrà un’antologia dei più siginificativi cortometraggi italiani presentati nel corso del festival triestino. “Per il futuro” ha spiegato Chiara Valenti Omero, fondatrice e ‘anima’ della kermesse insieme alla presidente Maddalena Mayneri, “prevedo un’attenzione sempre maggiore verso il cinema italiano, verso le innovazioni tecnologiche, verso la creazione di momenti di confronto tra gli autori. Tutto questo ovviamente senza dimenticare lo sguardo verso un Paese europeo al quale dedicare una retrospettiva e le iniziative legate al sociale: quest’anno dentro il carcere con una sezione di documentari…il prossimo anno chissà!” Insomma, formula vincente non si cambia, e la conferma viene in primis dal pubblico, diviso quest’anno tra le proiezioni nelle sale del Cinema Ariston e del teatro Miela e la verde cornice del Giardino Pubblico. Dei cento corti in concorso, provenienti da tutto il mondo, ad aggiudicarsi l’ambito premio “Shop&Play Città Fiera” di diecimila euro è l’islandese Runar Runarsson con il suo SMAFUGLAR (TWO BIRDS) “per la capacità di mostrare attraverso una cinematografia mai banale, anzi, immediatamente emozionale e ricca di poesia, una storia universale. Questo corto si è distinto per essere un film che mescola con sguardo vitale la violenza e la dolcezza, lo smarrimento e la consapevolezza, il sentimento dell’amore e quello della compassione”. Più spiazzante risulta invece la vittoria tra i lungometraggi di QUELL’ESTATE di Guendalina Zampagni, un’opera prima mai uscita nelle sale italiane, mentre il Premio della critica va a PA-RA-DA di Marco Pontecorvo, “per l’originalità e la compattezza di un impianto narrativo che, nell’affrontare i complessi problemi sociali suscitati in anni recenti a Bucarest dalla caduta del regime e la transizione alla democrazia, valorizza l’avvincente percorso degli intensi personaggi adulti e infantili non rassegnati alla perdita dei valori civili e umani di solidarietà”. Miglior attore è GIUSEPPE CEDERNA di Aspettando il sole, “per la sua disponibilità a partecipare da sempre a film originali, rischiosi ed indipendenti”, e miglior attrice è PIA LANCIOTTI, nel ruolo di una prostituta nel drammatico “L’estate d’inverno” di Davide Sibaldi. Il film più votato dagli spettatori è stato LA SICILIANA RIBELLE di Marco Amenta, storia liberamente tratta dalla vicenda di Rita Atria, che vuole raccontare la realtà dura, crudele e spietata di una Sicilia piena di mafia. Novità di quest’anno, il Premio Provincia di Trieste assegnato da una giuria composta da un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Trieste, coordinati dal regista Giovanni Piperno, ha premiato L’ORA D’AMORE di Christian Carmosino, incentrato sulla vita all’interno del carcere romano di Rebibbia. Quindici quest’anno i cortometraggi della sezione CEI, riservata alle produzioni dei Paesi appartenenti all’Iniziativa Centro-Europea ha visto in gara pellicole molto diverse tra loro, per durata (si passa dai 4 minuti del corto albanese ai 18 di quello rumeno), temi (più leggeri rispetto all’anno scorso, quando la guerra era uno dei motivi dominanti), e tecniche (quest’anno molti erano corti d’animazione). Il premio di 2500 euro è andato a TOUR DI Simonyi Balazs “per la freschezza e la sensibilità di un discorso gioioso sulla condizione umana della “terza età”. Teatro di incontri e dibattiti, il “Village” allestito al centro di Piazza S.Antonio, ha visto ospiti tanti nomi del cinema internazionale, da Iannis Smaragdis ad ALBA ROHRWACHER, attrice fresca di David di Donatello per “Il papà di Giovanna”, e a cui il festival ha dedicato quest’anno una ‘prospettiva’ di alcuni film e cortometraggi che l’hanno avuta protagonista. Ben tre saranno invece le pellicole in uscita in cui la vedremo nei prossimi mesi, da COSA VOGLIO DI PIù di Silvio Soldini, che l’aveva già diretta nel suo GIORNI E NUVOLE, a L'UOMO CHE VERRà di Giorgio Diritti, sulla strage di Marzabotto, senza dimenticare IO SONO L'AMORE di Luca Guadagnino, in cui è l’erede di una ricca dinastia d’industriali milanesi. Tra gli appuntamenti dedicati alla grecia, resta visitabile fino al 20 luglio la mostra, organizzata con la Fondazione Ellenica di Cultura e la Comunità greco-orientale dedicata all’arte greca con l’esposizione di un centinaio di locandine di film ellenici realizzate da noti artisti, messe a disposizione dalla Cineteca Ellenica all’intenro della Sala Filoxenia in Riva III Novembre. |
10.mo maremetraggio Trieste, 26 Giugno - 04 Luglio 2009
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