di Riccardo FASSONE

incontro con Hong Sang-soo



Assistere alla proiezione di WOMAN IS THE FUTURE OF MAN, nuovo lavoro del cineasta coreano Hong Sang-soo, equivale a diventare testimoni del cortocircuito tra forma e messaggio, assistere al punto di non ritorno di quella dinamica del collasso che percorre tutta l’opera del regista, a partire dall’esordio THE DAY THE PIG FELL INTO A WELL, fino a VIRGIN STRIPPED BARE BY HER BACHELORS, vertice ideale della ricerca sul sesso e sulla negazione del sesso che sembra ribollire in ogni pellicola di Hong Sang-soo. Tanto è piana la forma, tanto è chiara la sintassi cinematografica, fatta di montaggio sobrio, di respiri profondi, di sguardi allargati, tanto è rapido ed inarrestabile l’imputridirsi delle esistenze dei personaggi. Storia di due amici che si riscoprono, a distanza d’anni, innamorati della stessa donna, WOMAN IS THE FUTURE OF MAN è il disegno di una parabola fatalmente discendente tratteggiato con lo stile blando di un regista che deve all’amore per la nouvelle vague una capacità di gestire i tempi straordinaria e al cinema coreano quel respiro meditativo sul quotidiano che infonde vividità al quadro generale e sublime drammaticità al particolare.
Abbiamo assistito all’Infinity Festival, che a Hong Sang-soo ha dedicato quest'anno una retrospettiva completa, ad un incontro con l’autore coreano, che ha raccontato il proprio cinema e svelato un approccio alla direzione dei personaggi del tutto particolare.

Sul cortocircuito tra passato e presente...
Uso i flashback per necessità, non c’è un vero perché. Mi servono per spiegare alcuni aspetti della storia e la costruzione della vicenda doveva necessariamente passare attraverso i flashback. In realtà i personaggi di questo nuovo film non sono pronti a rivivere il proprio passato, ma ne sono attratti. Quando uso il sogno come strumento narrativo, lo faccio con naturalezza; l’incubo di THE DAY THE PIG FELL IN TO A WELL mi è venuto in mente sul set e l’abbiamo girato il giorno stesso.

Il rapporto con la memoria...
Credo che gli uomini siano fatti di memoria. Io ho grossi problemi con la memoria, tendo a dimenticare certe cose, mentre ne ricordo bene altre che generalmente sfuggono alla gente. In VIRGIN STRIPPED BARE BY HER BACHELORS, i due amanti hanno ricordi discordanti sulla loro relazione passata e questo fa narrare ai due storie completamente diverse. In questo senso credo siamo fatti di memoria.

Il rapporto col cinema coreano...
In Korea ci sono molti ottimi registi, molti film interessanti, ma se devo scegliere un regista al quale mi sento particolarmente affine credo di dovermi spostare all’estero. Mi sento molto vicino a Murnau, Bresson, Bunuel...

I rapporti interpersonali e le relazioni uomo/donna...
Non voglio generalizzare quando descrivo i trentenni coreani. Mi soffermo su situazioni che possono apparire banali, ma credo che sia da questo tipo di rapporti che si può imparare molto sulle persone. La storia di WOMAN IS THE FUTURE OF MAN è molto semplice: due uomini vogliono tornare al proprio passato. In questa loro volontà c’è un senso di colpa verso il proprio passato ed una mancanza di maturità che mi colpisce e che mi piace raccontare. La storia rivela l’inadeguatezza dei personaggi.

Il distacco dai propri personaggi...
Più che ciò che racconto, è importante il modo in cui lavoro per raccontare le mie storie. E’ importante la preparazione della storia, la creazione, la scrittura. Quello è il momento in cui definisco il mio rapporto con i personaggi. Quando scrissi THE DAY THE PIG FELL INTO A WELL, conoscevo l’effetto che i dialoghi avrebbero avuto sul pubblico, mentre in seguito ho cercato di disinteressarmene, prendendo le distanze dai dialoghi, ignorandone le potenzialità comunicative.
La convivialità nei suoi film...
Non so perché nei miei film si mangi e si beva così tanto. Mi piace rappresentare scene di vita quotidiana, legate al lavoro, alle relazioni interpersonali. Nella vita di tutti i giorni non sono ancora riuscito a trovare delle persone che siano capaci di stare bene insieme e a produrre esperienze positive dal loro stare insieme. Se un giorno troverò qualcuno che è in grado di stare bene in una riunione tra vecchi amici, allora la racconterò con uno spirito positivo.