IBERAMERICANA 2004

DEL COME NON SI ORGANIZZA UN FESTIVAL ITINERANTE

 

03/09:11:2004

BOLOGNA

di Matteo FERUGLIO

La II Edizione di IBERAMERICANA forse a Roma è stata organizzata impeccabilmente, a Bologna ha sicuramente perso colpi, a Genova non è mai partita, stando almeno al sito web ufficiale. Non so chi si debba ringraziare per la pessima organizzazione, per quanto riguarda la sua versione di Bologna, e non vale la pena fare nomi qui in questa sede tanto sul sito ufficiale li trovate: ma non è possibile organizzare una festa “d’inaugurazione” dove l’ufficio stampa se ne va a mangiare dopo un ora, lasciando in una sala praticamente vuota quella che sembra essere una segretaria a fare scena muta - segretaria che poi scopriamo essere la mamma (sic!) dell'organizzatore -  promettendo a breve l'arrivo dei registi, appena arrivati da Roma, alle sei persone presenti. Le due rimaste, ossia chi scrive e la sua collega, hanno lasciato il pub alle 23, senza che nessuno si presentasse, ovviamente.

Né a mio avviso è concepibile che prima della proiezione di un film “atipico” come SUITE HAVANA, sala da tutto esaurito, non si spendano nemmeno 2 parole di presentazione: insomma non basta portare pellicole come WHISKY o NICOTINA per poter dire di aver organizzato un Festival. Tantissimi sponsor eppure nessun supporto ulteriore, nessun ufficio stampa dove reperire materiale dei film che andasse un po' al di là delle scarne informazioni raccolte qui e lì su internet e sul sito ufficiale, nessun evento “collaterale” che possa fuori-uscire dalla semplice visione delle pellicole. Eppure, cito testuale dalla homepage, "le proiezioni sono accessibili per il pubblico a prezzi speciali e saranno seguite da dibattiti con i registi invitati alla Mostra; e poi ancora conferenze tematiche alla presenza dei maggiori critici e registi, esperti della cinematografia latinoamericana, e con i principali distributori italiani".

L'unica notizia vera, e che al momento è stata la salvezza del Festival, è che in effetti il pubblico ha aderito numeroso, non so se per i prezzi allettanti pubblicizzati, ma inviterei gli organizzatori per la prossima edizione, ammesso che ci sia, a limitarsi ad una edizione stabile a  Roma, volendo a Bologna. Magari a Genova.