future film festival

14.ma edizione

Bologna, 27 marzo / 01 aprile 2012

 

dal festival

di Giovanna ORI

Festival internazionale di cinema, animazione e nuove tecnologie

La Fine del mondo come risorsa-risorgenza di altri mondi

 

A seguito delle belle opere proposte dal FFF, un pensiero sorge spontaneo: benché la XIV edizione del festival sia tematizzata come “La fine del mondo”, il senso che nasce dalla visione dei film, assume un carattere di vitalità e creazione. Viene meno la distinzione tra mondo reale e mondo possibile, cioè tra mondo reale, sensibile e autentico da un lato, e mondo narrativo dei film come finto e illusorio dall’altro.
In Festival contribuisce a nutrire l’idea di un parallelismo tra mondi, di una compresenza non gerarchica tra realtà e mondo possibile.
Nel caso in cui il mondo di riferimento, “reale”, bastasse da solo, non ci sarebbe necessità dell’agire creativo, artistico. Dunque ci sentiamo in un flou di mondi.
Fatta questa considerazione, ecco due suggestive proposte in concorso.

Children Who Chase Lost Voices (Giappone 2011).

Il film di Makoto Shinkai presenta una meravigliosa fluorescenza di mondi che tra loro si innescano e vicendevolmente si ricercano: mondo dei vivi e mondo Agartha dei morti. I Miti si rinnovano e riprendono a pulsare tra Eden ed Inferi. Risorgenze e metamorfosi si susseguono senza sosta. La giovane protagonista Asuna, mentre ascolta la vecchia radio lasciatale dal padre, sente una canzone misteriosa che non riuscirà a dimenticare, perché si tratterà di un’anima che intona da qualche parte al di là delle tenebre. Prima Shun, e poi il fratello Shin appaiono nell’anello di congiunzione fra i mondi. Infine, il maestro di scuola, invaso dalla missione di ritrovare la defunta moglie nel mondo Agartha. Tutti i protagonisti stringono un lutto interiore - padre, fratello, moglie - e tutti elaborano in comune un percorso spirituale fortissimo e altrettanto reale di riscatto dal dolore per la perdita.

A Monster in Paris 3D

di Bibo Bergeron (Francia 2011).

Spassoso e rocambolesco film di animazione, stringe l’occhio a figure note: dal Fantasma del Palcoscenico, al cinema fantastico di Melies, è anche una sferzante metafora del potere arrogante che infesta le città. Come non pensare alla costruzione della strategia della paura quale mezzo subdolo di promozione elettorale che giustifichi il ruolo salvifico del prossimo neo sindaco?

Fuori concorso

Pirati! Briganti da strapazzo 3D

di Peter Lord, Gran Bretagna 2012.
All’anteprima in contemporanea mondiale in GB, il regista Peter presiede con la creatura- Capitan Pirata in braccio, ad esporre due corpi e un’anima sola.
Ci racconta della forte alleanza fra la tecnica tradizionale, del fatto a mano, cioè del Stop-Motion, e le diavolerie della computer grafica. Grande tenacia e perseveranza, dato che il film ha richiesto cinque anni di lavorazione, con un avanzamento di rotta di 5 secondi a settimana. La ciurma approda al porto e il film diverte tanto il pubblico in sala, che infine esulta e applaude al Capitan Pirata-Piter.

Le proiezioni in corso continuano a sfornare delizie di animazione. Dunque, inoltriamoci nei mondi.

SITO UFFICIALE

 

14. future film festival

Bologna, 27 marzo / 01 aprile 2012