la scoperta
dell'alba
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L’appuntamento è fissato per le 20.30 al Caffè Letterario di via Ostiense a
Roma. L’ospite d’onore della serata è il sindaco della capitale Walter
Veltroni, invitato a presentare il suo primo romanzo “La scoperta
dell’alba”. Il locale dove è organizzato l’incontro, elegante ritrovo
culturale della città, è uno spazio unico, ampio, in cui convivono diversi
ambienti. La libreria, il bistrot, la sala da the, il palcoscenico con un
pianoforte a coda occupano la superficie tagliata al centro dal lungo
bancone del bar. Lo stile, tra moderno e modernariato, è impreziosito dalla
presenza alle pareti di alcune opere d’arte. Alle spalle dell’area allestita
per l’incontro campeggia il ritratto (Cambio pelle) di un uomo rivestito
nelle ripetizioni all’interno del quadro o di brillantini, o di un mosaico
di diamanti, o di paillettes, o di foglie. Il pubblico di grandi e piccini,
di distinte signore e di giovanotti in giacca di pelle, attende l’inizio
della serata, mentre i laboriosi operatori di Nessuno TV che riprende in
diretta l’evento si impegnano ad occupare gli ultimi metri quadrati rimasti
liberi nella sala con fili e telecamere. L’incontro ha inizio alla presenza
di numerosi esponenti della comunità ebraica, di Rav. Benedetto Crucci, di
Riccardo Pacifici, e dei due giovani membri dell’associazione culturale
Lesson Party, Diletta Perugia e Daniele Ascarelli questa sera in veste di
intervistatori. Parte la trasmissione. La prima domanda all’autore del
romanzo riguarda il titolo. Perché la scelta de “La scoperta dell’alba”?
Veltroni spiega che il romanzo racconta una ricerca di persone che si
cercano e che cercano il senso. L’alba vista come attesa racchiude il senso
della sorpresa, non ce n’è infatti una uguale all’altra. La scoperta,
continua Veltroni, riguarda la scoperta del vuoto nella vita del
protagonista. Il romanzo seguendo l’illustrazione dell’autore che risponde
alle domande dei suoi due giovani interlocutori narra la storia di Giovanni,
un uomo che fa uno strano mestiere che è naturalmente il frutto di una
trovata letteraria. All’Archivio di Stato si occupa di raccogliere e
catalogare i diari di persone comuni, le autobiografie pubblicate a spese
dello stesso autore, in cui insegnanti, operai, medici o commercianti
raccontano le proprie vite. La vita di Giovanni commenta Veltroni ha un
grosso buco nel suo passato, una voragine che si è aperta quando era
soltanto un bambino: l’improvvisa e misteriosa scomparsa del padre. Giovanni
che è adesso a sua volta padre di due figli, un ragazzino vivace e curioso,
appassionato di numeri e di Calvino, e una bambina down che nel racconto
viene anche ingenuamente definita una bambina “rotta”, ha la possibilità di
mettersi in contatto con il proprio passato. E’ un vecchio telefono di
bachelite nera ritrovato nella casa di campagna frequentata dalla sua
famiglia quando Giovanni era piccolo che permette in modo sensazionale
all’uomo di avere un filo diretto con sé stesso bambino, proprio nei giorni
prossimi alla scomparsa del padre. Giovanni ha adesso la possibilità di
colmare quel vuoto della sua esistenza, non importa con che cosa. Non è il
contenuto che gli interessa ma soltanto la possibilità di trovare una
qualsiasi risposta ai suoi interrogativi, anche se poi il lettore verrà
condotto verso una sorprendente rivelazione nel finale. |
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La scoperta
dell'alba Rizzoli Editore 2006 150 Pagg. 150 Prezzo € 16,00
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