ANALISI ESTESA DEL FILM
IL RITORNO
DI SUPERFLY |
![]() |
Nella New York nera dei neri la malavita è un affare in mano soltanto agli
uomini più potenti e alla polizia corrotta. Il mercato della droga è quello
che frutta di più, e chi vuole entrarci dentro rischia cara la pelle.
Superfly dopo aver vissuto per più di vent’anni in Europa, a Parigi, decide
di fare ritorno in patria e di rientrare nel giro del traffico di droga, che
adesso però è sotto il controllo di due poliziotti corrotti. Il compito per
Superfly non è facile perché la cerchia delle sue amicizie si assottiglia
ogni giorno di più sotto i colpi di pistola di chi adesso in città ha in
mano le redini del crimine. La determinazione, il coraggio e la sete di
vendetta permetteranno a Superfly di ingaggiare una lotta senza scrupoli
contro chiunque voglia intralciare il suo cammino. Il
sequel del più fortunato Superfly
non esalta né per la trama, povera e mal costruita, né per i dialoghi,
spenti e poco originali, sviliti peraltro da un doppiaggio poco adeguato.
Pur essendo un film d’azione sono rarissime le scene in grado di incollare
lo spettatore allo schermo per una sparatoria o per un inseguimento. La
fattura del DVD che grazie alla DNC recupera uno dei tanti film inseriti nel
filone della "Blaxpoitation" (genere cinematografico di secondo ordine,
ambientato negli anni settanta con attori di colore alle prese con il
traffico di droga, lo sfruttamento della prostituzione e il crimine di
professione) possiede una buona qualità video. Il Dolby Digital 2.0 risulta,
ad essere sinceri, più che sufficiente per supportare la poco esaltante
colonna audio del film, anche se le musiche composte da Curtis Myfield sono
la parte più godibile del prodotto insieme alle canzoni frutto del lavoro
dello stesso Mayfield insieme al rapper Ice-T e prodotte da Lanny Kravitz.
|
IL RITORNO
DI SUPERFLY |