ANALISI ESTESA DEL FILM
NO ORDINARY LOVE USA 1994 Con Smith Forté, Ericka Klein |
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Se Witkins voleva dirigere una sorta di commedia alla PICCOLI OMICIDI TRA AMICI (SHALLOW GRAVE di Danny Boyle, sempre del 1994) di ambientazione omosessuale, non è ben chiaro. Il fatto è che la pellicola inizia come un dramma (un uomo ubriaco si ammazza accidentalmente cadendo dalle scale), prosegue come una commedia (la ricerca dell'inquilino per la stanza rimasta libera), diventa uno pseudogiallo (da dove arrivano i soldi che maneggia in cantina Ben), si contorce in un thriller (chi ha davvero ucciso l'ubriaco Tom gettandolo dalle scale), ritorna al dramma (l'omicidio di Wendy) per concludersi col classico "happy end" (perfino la mamma del protagonista si è trovata l'uomo). Ora, ben venga la scelta della "Collana Queer" della Dolmen dove proporre titoli a tematiche omosessuali, ma questo NO ORDINARY LOVE è un prodotto che - tolto qualche bacio omo e una scena di sodomia che farebbe ridere chi ha visto un qualunque film di Tinto Brass - usa il tema dell'omosessualità cadendo in una serie di luoghi comuni che non ci si aspetterebbe da un tale film: c'è la etero che vuole il figlio dal bisex, il bisex ex-gay che però ridiventa gay, il macho latino che scopre la sua omosessualità grazie al vicino filippino, la madre che sa che il figlio è gay (il bisex che ridiventa gay di prima) però le basta avere un nipote - dalla donna dell'altro bisex, quello che cade dalle scale.. Insomma considerando poi quale sia il succo della vicenda, viene naturale domandarsi perchè creare "abbastanza storie per riempire una stagione di Melrose Place” (come recita la costolina del dvd), cadendo peraltro in sequenze di involontaria comicità (o forse no, forse il film in quel momento voleva essere comico). Penso per esempio a quando il macho latino Ramon sta picchiando assieme alla sua gang il filippino Vince, a terra sanguinante e vestito da donna: quel "Basta, è mio cugino!" che Ramon urla non appena riconosce Vince sembra uscire direttamente dalla geniale "Mio Cuggino Mio Cuggino" degli Elio e le Storie Tese (Mi ha detto mio cuggino che ieri sera mentre era vestito da donna io l'ho picchiato assieme ad alcuni amici prima di riconoscerlo - miocuggino miocuggino).
La trama, si diceva, sarebbe pure interessante se Witkins non giocasse a fare il regista con continui flash back esplicativi. In pratica Tom, Vince, Wendy, Ricky e Kevin convivono nella stessa casa. Tom ha un figlio con Wendy ma si scopa pure Kevin. Tom una sera muore cadendo dalle scale che danno sul giardino (semplifichiamo al massimo). A quel punto Kevin deve cercare un nuovo inquilino e arriva Ben - cassiere di banca, gay pure lui, anzi, pardon, più checca che gay (e che Witkins fa sempre accompagnare da una fastidiosa musichetta da "oggi le comiche" veramente inutile). Mentre Kevin decide di amare Wendy, in quanto vede nel figlio che lei aspetta il defunto Tom, e Vince cerca di fare innamorare di sè il vicino Ramon, scopriamo che Ben - che conosce Ricky - nasconde parecchie migliaia di dollari in cantina. Per farla breve, Ben Tom e Ricky avevano messo a segno una rapina, Ricky ha ucciso Tom per avere la sua parte del denaro, Ben si presenta a casa di Kevin per fregare appena possibile i soldi di Ricky. Wendy scopre i soldi nascosti da Ben in cantina e se li tiene. Nel frattempo Ricky ha un amante (donna), rischia di essere ucciso dal di lei marito quando li scopre per mano di Ben ma per fortuna arriva Kevin e poi.. insomma basta, è troppo. Diciamo che alla fine Wendy viene uccisa da Ricky (davanti alla stazione di polizia di Los Angeles, ben due colpi, e non si vede un poliziotto manco se fossero i vigili di Bologna), il bambino che nasce rimarrà orfano però Vince sarà amato da Ramon e per fortuna non si lascia aperto il finale ad un seguito.
Sorvoliamo pure sul fatto che uno degli attori si chiama Robert Pecora (evitando così facili battute nel malizioso lettore), e soffermiamoci sulla copertina del DVD: il titolo (UN AMORE NON ORDINARIO) e i tre ragazzi sullo sfondo rosso lasciavano profilare una vicenda a base di sesso gay (niente di porno, ovvio, vista la collana) con risvolti drammatici - insomma una sorta di SESSO BUGIE E VIDEOTAPE (SEX, LIES AND VIDEOTAPE, di Soderbergh,1989) di ambientazione omosessuale. E invece mano a mano che la vicenda scorre scopriamo che l'immagine in copertina non centra nulla col film, che Witkins gira un dramma anzi no una commedia, anzi no un giallo anzi no un dramma. Allora viste le "notevoli" capacità registiche ci viene facile domandarci se il master originale sia volutamente sgranato, ossia se la qualità video di questo dvd lasci poco a desiderare per scelta o per un riversamento riuscito male e temiamo che la risposta corretta sia la prima. Ma rimane la questione di fondo: era necessario scomodare i gay per fare un film come questo? Perdoniamo comunque alla Dolmen di aver inserito il dvd nella "Collana Queer", e ringraziamo il fatto che l'audio in originale non è stato doppiato visto che si rischiava di cadere ancora di più nel macchiettistico.
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NO ORDINARY LOVE |