ANALISI ESTESA DEL FILM

LA FORTUNA DI ESSERE DONNA
di Alessandro Blasetti
Italia, 1955
Con Sophia Loren, Marcello Mastroianni

di Luca MINIUSSI

Ottima storia del 1955 che sembra ancora attuale, almeno per la descrizione del mondo di vallettopoli, mentre appare antico per la moralità ormai inesistente di certi personaggi.
Antonietta (Sophia Loren) viene fotografata in mezzo alla strada da Corrado (Marcello Mastroianni) mentre si sta sistemando le calze. La foto finisce sulla copertina dei giornali e rappresenta l’inizio di un gioco d’amore tra i due protagonisti. Lui è attratto da lei ma non vuole ammetterlo a sé stesso per orgoglio maschile e quindi le prospetta guadagni e successo nel mondo del cinema a patto di saper trattare con le persone giuste. Lei si innamora a prima vista di lui, ma non vuole mostrarsi debole nei confronti dell’apparente cinismo dell’uomo e finge di avere una relazione con un conte e con un produttore per farlo ingelosire. Ovviamente non si rischia di rovinare un finale prevedibile quanto necessario in un film di grande successo degli anni ’50, dicendo che l’happy-end arriverà quando la Loren inizierà a combattere apertamente per il proprio uomo che si abbandonerà ai propri sentimenti.
Una felice miscela di stili, dai dialoghi brillanti, rapidi e pungenti delle slapstick-comedy americane, alle sequenze di ambientazione nell’alta borghesia tipiche della commedia francese, ma naturalmente e soprattutto alla classica commedia all’italiana, di cui i due protagonisti sono stati i principi e qui, come in MATRIMONIO ALL’ITALIANA, mostrano un’intesa perfetta.

LA FORTUNA DI ESSERE DONNA
di Alessandro Blasetti