RECENSIONE DVD ED EXTRA

ALMOST BLUE
di Alex Infascelli
Italia 2000
Con Lorenza Indovina, Claudio Santamaria

di Gabriele FRANCIONI

Prodotto che ha anticipato una certa corsa alla multimedialità semantica, ALMOST BLUE richiedeva una grande attenzione nella gestione equilibrata delle bande che collaborano al farsi del corpo filmico, mentre un certo squilibrio si nota in questo riversamento ormai abbastanza datato, che tende a spingere il pedale sia del sonoro che della ricchezza cromatica, sicuramente già presenti nel film, ma che nell' anamorfico sposato al 5.1. dell'obbligato Dolby della lingua italiana, ne fanno un prodotto appena un po' costipato, troppo concentrato in quanto a stimolazioni veicolate dal mix di Infascelli.
Lo spettatore-auditore rischia di esserne sopraffatto e ha voglia di smanettare con l'equalizzatore (che non c'è, o non necessariamente...) e desaturare ogni tanto i colori, o allontanarsi ogni tanto dallo schermo. Innegabile, peraltro, ribadire come in questo stesso squilibrio progettato stia anche la capacità - allora - innovativa, di ALMOST BLUE, che tanto ha influenzato certo cinema italiano del terzo millennio di videoclippara matrice.
Vengono in mente le ONDE di Fei (ma con meno talento di Infascelli) e i Manetti Bros., seppur su un piano volutamente più basso. Abbastanza stabili gli sfondi, ma un po' troppi i fenomeni digitali. Paradossale notare come le scene più equilibrate siano quelle in cui - pur teorizzando la deriva elettroacustica di Santamaria ("Diventerai sordo!", lo apostrofa la madre) - l'interno della sua stanza, illuminata semplicemente e pervasa dal suono soft della "Almost Blue" di Elvis Costello, convoca infine valori espressivi semplici, puliti, basici.
Extra discreti, con un movimentato "Making of": oggi sarebbero stati di ben altro livello.
 

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