Kinematrix riapre la rubrica dedicata ai Dvd,
a dire il vero mai una nostra priorità, con lo scopo di fornire
un'alternativa alle semplici schede presenti ormai in tutta la stampa
cartacea. Senza alcuna presunzione, pensiamo che non sia il caso, nell'epoca
della difficile sopravvivenza dei film in sala, di presentare questo tipo di
prodotto quasi fosse un gioco da play-station: due righe sia per IL SIGNORE
DEGLI ANELLI che per MILLION DOLLAR BABY, magari dedicate tutte all'analisi
della risoluzione-video del dischettino magico.
Così non va.
E poiché gli introiti derivanti dal botteghino costituiscono ormai solo un
quarto (scarso) del totale degli incassi ricavabili da un singolo titolo
(tutti sanno come Pay-Tv o via cavo, Dvd e passaggi nelle tv tradizionali
pre-finanzino l'ormai totalità del cinema globalizzato), non era opportuno cantare le lodi di uno dei "colpevoli" indiretti di tale situazione.
Ma, come sempre, occorre vedere il lato positivo della cosa e, similmente al
virus dei multiplex, ribaltare i termini della situazione.
In diverse città, ad esempio, è in atto un patto di non belligeranza: tu
prendi i titoli d'essai e io, multisala, mi tengo i blockbuster.
La cosa funziona, tanto che assistiamo frequentemente a eque divisioni tra
la sala del centro storico delle città di media gandezza e i centri
commerciali misti a quello che sembra essere ancora un cinema.
Perché non fare altrettanto col supporto digitale?
In due modi: a) distribuire dei dvd superaccessoriati, magari con giochino
derivato da quella pellicola o che la precedava (RESIDENT EVIL, TOMB RAIDER),
zeppi di segreti sulla fase di relizzazione degli efetti speciali etc; b)
metterne in circolazione altri, comunque con ottime possibilità di vendita
(tutto Kim Ki-Duk, Kitano, i documentari di nuova generazione, i film
musicali, le rivelazioni dei maggiori festival etc), che puntino invece
sugli EXTRA e l'approfondimento dei contenuti.
Fatta salva, sia chiaro, l'ottima, imprescindibile qualità audiovisiva.
è certo che il vero cinefilo
andrà in sala e poi si "studierà" il film dopo un paio di mesi, a casa, con
un buon impianto di home cinema; altrettanto faranno i ragazzini, ma non
solo, che vanno periodicamente in crisi d'astinenza per HARRY POTTER, IL
SIGNORE DEGLI ANELLI et similia.
Spartizione delle risorse, convivenza assicurata.
E attenzione, perché abbiamo il sospetto che, delle due categorie, corra
qualche rischio in più quella "commerciale": KING KONG ha fallito perché
tentava di avvicinarsi a
un videogioco, pur rimanendo un buon film, ma non è inserito in una saga
collettiva con la quale il pubblico giovane possa interagire (si vedano i
commenti ad alta voce durante le proiezioni di POTTER), perché non ne
pre-conosce tematiche, intrecci etc.
Paradossalmente, bambini e adolescenti, stanno cominciando a preferire, per
la sala, lavori in stile NARNJA - 1: maggiore realismo visivo, pur in un
contesto fiabesco/ immaginifico/ fantasy, per riposare gli occhi dopo ore
davanti al computer.
Il tanto vituperato dischetto digitale, poi, assolve ad un compito di enorme
importanza: recuperare tutto il cinema d'autore sinora rimasto negli
scaffali o introvabile nelle ormai intristite videocassette svendute a 1
euro (sic!) nei supermercati. Perché potrebbero non farsi più attendere,
come si stanno facendo attendere da anni, i dvd di
Cupo tramonto di Leo McCarey,
L'amour Fou di Rivette,
Capricci di Carmelo Bene,
Satantango
di Bela Tarr e un milione di altri.
Insomma, le prospettive sono rosee e, in assenza di certi titoli dai
cataloghi internettiani "illegali" (andiamo, non c'è tutto lo scibile umano
sul web!), ecco che moltissimi film attesi con ansia dal cinefilo doc
esistono/esisteranno ormai SOLO in dvd!
Siano benedette le retrospettive
parrocchiali o quelle festivaliere, ma, per non patire crisi d'astinenza,
tuffiamoci in questa nuova eccitante realtà fatta di centinaia di titoli
irraggiungibili sino a ieri.
Chi scrive ha visto, ovviamente in un'unica serata estiva, ultra-cult e
senza sottotitoli, LA CHINOISE godardiana in pellicola.
Chi scrive acquisterà il dvd della Dolmen Video (www.emik.it) de LA CINESE,
ben sottotitolato, ricco di materiali extra e quindi imperdibile.
Kinematrix ha scelto, in linea
con ciò che si è detto, di presentare i dvd inseriti in gruppi tematici
coerenti, anche se elastici e aperti al cambiamento, sfruttando
l'occasione per rimettere in contatto i capolavori del passato e il nuovo
cinema fatto dai trentenni del Duemila: è come uno scavo archeologico
condotto da studenti impegnati su un sito - perdonate il doppio senso -
pieno di tesori nascosti spesso invisibili agli altri e li analizzano con
l'occhio del ricercatore allenato ANCHE all'arte contemporanea. Siamo certi
che si ri-troveranno molte linee da seguire e da intrecciare coi percorsi
del nuovo cinema.
Da Bergman e Godard a Kéchiche e Wong Kar-Wai, passando per Jarman e Frears.
Buona ri-visione.
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