HANNIBAL / filmauro
di Ridley Scott con Anthony Hopkins



[cosa è scritto sul dvd]: dieci anni sono passati da quando il dott. Hannibal Lecter sfuggì alla sorveglianza. Diieci anni da quando l'agente FBI Clarice Starling lo intervistò nel manicomio criminale di massima sicurezza. Il dottore è ora latitante in Italia e si gode in libertà i profumi e i sapori di un mondo senza sbarre. Tuttavia l'agente Starling non ha mai dimenticato il suo incontro con il dott. Lecter, la cui fredda voce echeggia ancora nei suoi pensieri. Dieci anni dopo, lui è ancora il suo incubo più terrificante. Dieci anni dopo, lei è ancora la sua fantasia preferita. Dieci anni dopo, la caccia ricomincia...

SPECIFICHE TECNICHE

formato video:
PAL 1.85:1 anamorfico, widescreen 16/9 audio: Dolby Digital (5.1): Italiano, Inglese sottotitoli: Italiano, Italiano per non udenti

VALORE ARTISTICO - 27/30

Niente a che vedere con IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, perché HANNIBAL non è uno di quei - peraltro rari - sequel all'altezza dell'episodio pilota, se non perfino migliori [pensiamo a ALIENS, IL PADRINO PARTE II, L'ESORCISTA 2: L'ERETICO e pochi altri]. Ma chiudiamo qui una questione che non ci sembra poi così centrale.
Ridley Scott non è più quel regista visionario e "mitico", dei suoi esordi: quello di I DUELLANTI, BLADE RUNNER o ALIEN, per intenderci. Ma non lo è da un po', perché anche buoni film come THELMA & LOUISE o BLACK RAIN non sono rimasti nella memoria, se non per valenze prevalentemente extrafilmiche. O lui ha perso quell'ispirazione, il che è tutt'altro che improbabile; oppure, eventualità ancora più verosimile, ha deciso di adattarsi ai nuovi standard hollywoodiani di "intrattenimento misto qualche contenuto", stando così al passo coi tempi senza perdere l'occasione di lavorare e magari ottenere un buon successo [vedi l'ultimo IL GLADIATORE, premiato agli Oscar e ai Golden Globes]. In quest'ottica vanno letti - al di là di ovvie ragioni di carattere economico - anche l'idea di De Laurentiis di affidargli la regia del seguito del film di Demme ed il suo consenso. Perché, comunque sia, Scott è un solido professionista cui, in linea di massima, affidarsi per ottenere un buon prodotto "medio", in grado di piacere ad una larga fascia di pubblico, quella che magari cerca il divertimento piuttosto che i picchi di stile. Ecco perché dicevamo che il confronto con il primo [in realtà è il secondo, dato che Hannibal the cannibal appariva già nello splendido MANHUNTER - FRAMMENTI DI UN OMICIDIO di Michael Mann] film della serie, oltre a non potersi nemmeno porre, non ha molto senso, perché praticamente escluso - una volta escluso il ritorno di Demme - già in fase produttiva dalle scelte di cui sopra. E la regia di HANNIBAL non ha né momenti memorabili ma neppure cadute degne di nota [tranne forse qualche velocissima concessione, totalmente fuori luogo, allo stile post-SEVEN o alla FIGHT CLUB, fatto di un montaggio sincopato].
Proviamo a calarci nei panni di quello spettatore che - caso che crediamo comunque raro - decide di vedere HANNIBAL senza conoscere IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI: crediamo che uscirebbe convinto di aver assistito a quello che si usa definire come "un buon film", di quelli "che si lasciano tranquillamente gustare". HANNIBAL è un thriller che si alza rispetto alla media dei [moltissimi] prodotti analoghi usciti negli ultimi tempi, che ha una sceneggiatura [opera di David Mamet, non uno qualunque] discreta e degli attori, compresa Julianne Moore, in forma discreta.
La struttura è più classica rispetto a quella de IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, perché fin dall'inizio Lecter è il criminale che deve essere catturato, non lo sgradevole quando necessario aiuto per le indagini della polizia. Ma la vicenda vede - nota di merito - almeno tre personaggi le cui esistenze vengono ad incrociarsi grazie ad un punto di contatto, rappresentato proprio dall'avere a vario titolo a che fare col vecchio Hannibal: prima c'è una delle prima vittime di Lecter, orribilmente sfigurato in volto, deciso a vendicarsi; l'ispettore italiano Pazzi [Giannini] che prova ad affrontare il nuovo mostro [era lui, nella finzione, ad occuparsi di Pacciani e dei compagni di merende] per puro interesse; e naturalmente Clarice Starling. Hannibal [come suggerisce infatti il titolo] è allora il centro di attrazione [non solo in senso figurato] per tutti e tre e, nonostante i rischi che ciò comportava, Scott è riuscito a non farne la caricatura di se stesso, spingendolo magari in giro per il mondo a mangiarsi chiunque. Se il confronto con l'ex-vittima è forse la parte più superficiale, il duello con il personaggio di Giancarlo Giannini è migliore rispetto alla sfida con la Moore. La parte centrale, quella fiorentina, è difatti senza dubbio il momento di maggior spessore, specie quando i due si incontrano per la prima volta dopo che Pazzi ha capito chi si trova di fronte: lì la tensione è decisamente alta. Così nel corso della chiacchierata al cellulare.


QUALITA' AUDIO / VIDEO - 30/30

Uno dei migliori DVD di sempre, specie tra quelli editi in Italia. Merito quindi alla Filmauro che lo ha prodotto e realizzato.
Il video presenta una limpidezza e un'incisività fuori dal comune, anche quando [e non sono poche] ci si trova di fronte a scene notturne o comunque poco illuminate. Sono poco sensibili, e soprattutto rare - al solito nei particolari in secondo piano - le apparizioni della compressione.
L'audio è senz'altro al livello del video, per quando HANNIBAL sia senza dubbio un film non ricchissimo di effetti coinvolgenti e determinanti per la visione. Comunque sia tutto appare preciso: dai dialoghi sul centrale, agli effetti ambiente e action [si veda l'iniziale scena al mercato del pesce] alla colonna sonora [specie nella scena dell'opera, dove si esalta al massimo la musica originale del sempre staordinario Hans Zimmer].

GLI EXTRA - 30 e lode

Dicevamo: uno dei migliori DVD italiani di sempre. Innanzitutto l'aspetto: cofanetto a libro contenente 2 dischi DVD 9 a doppio strato, quindi il massimo dell'estetica e della tecnologia insieme. Il disco 1 contiene, oltre al film, la classica selezione delle scene e la possibilità di rendere attivo il commento audio del regista. Il secondo DVD contiene invece moltissimi contenuti speciali ed entrambi presentano un bellissimo menù animato, completo anche di ottimi effetti sonori.
Oltre all'ormai consueto trailer, per quanto qui proposto in tutte le versioni possibili [compresa quella italiana], possiamo iniziare dal lunghissimo e dettagliatissimo making of, diviso anch'esso in capitoli e ricco di interviste al regista, agli attori e all'autore delle musiche.
Passando poi per le filmografie di regista e attori si giunge al succoso capitolo delle scene eliminate [disponibili anche con il commento del regista e con i sottotitoli in italiano]: sono moltissime e divise anch'esse, come il film, in capitoli. Tra tutte, ovviemente, spicca il finale alternativo, forse più scontato di quello poi scelto da Scott, ma ugualmente affascinante.
Infine la sezione delle scene in multiangolo: la sequenza della sparatoria al mercato del pesce viene riproposta attraverso le inquadrature integrali di tutte e quattro le macchine da presa impiegate, in modo che lo spettatore possa farsi un'idea più precisa del lavoro che c'è alle spalle di una simile scena. Chiude il menù anche la possibilità di uno speciale sull'arte dello storyboard in multiangolo, ovvero viene data la possibilità di ascoltare le opinioni di Scott su questa vera e propria arte assistendo ad una vera e propria intervista con lo storyboard sullo sfondo, oppure scegliendo di vedere immagine per immagine e a confronto con quelle poi impresse sulle pellicola. Un DVD che non deve assolutamente mancare in nessuna collezione.