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formato video: PAL 2.35:1 anamorfico, widescreen 16/9 audio: Dolby Digital: Italiano, Spagnolo, Tedesco (mono), Inglese (2.0) sottotitoli: Italiano, Inglese, Spagnolo, Turco, Portoghese, Tedesco
Ogni volta che capita di rivedere IL CACCIATORE, oltre all'ovvio giudizio positivo, ad emergere è il rimpianto per quello che è stato un certo cinema americano degli anni '70 e che, per tante e giuste ragioni, non ha più modo di essere. Impossibile, però, non rimpiangere anche il talento di Michael Cimino che, ultimamente, non ha più saputo [o potuto?] dare prova delle proprie immense capacità. I film, datato 1978, rimane uno dei migliori titoli legati al periodo e ai temi del Vietnam e del ritorno da esso: in molti hanno scritto che questo non si limita ad essere un film di guerra, ma è un analisi della condizione americana nella sconfitta, sconfitta estesa non solo al fronte bellico ma a tutta una stagione politica e ad una certa way of life. E' vero, non ci sono dubbi: è altrettanto corretto ricordare però come molti momenti, prima fra tutti la lunghissima parentesi delle torture e della roulette russa, rimangano ancora oggi tra le sequenze più angoscianti e visivamente potenti di tutto il cinema mondiale. Ultimo rimpianto: l'immenso De Niro di allora, rivisto negli anni 90 e ora dato per disperso.
Giudizio pesantemente condizionato dall'annio della pellicola [1978] e della qualità della traccia audio italiana. Purtroppo il sonoro [quello italiano] è monofonico per cui, ancor prima di proseguire nell'analisi, ci sentiamo di consigliare caldamente la traccia originale [in 2.0] con gli opportuni sottotitoli. Purtroppo [e immaginiamo si debba alla qualità audio orginale] il sonoro spesso è troppo basso per essere colto alla perfezione e la tentazione di alzare il volume [cosa che, in gran parte, aiuta a risolvere il problema] è sempre in agguato. Molto più chiara [sempre ricordando l'anno di edizione...], invece, la banda originale. Desisamente su buoni livelli, sempre alla luce degli stessi motivi, il video: piuttosto chiaro e luminoso [con poche emergenze di compressione] nelle scene diurne, rimane, pur con qualche flessioni, anche con cominanza di buio. Comunque sia la versione in DVD resistuisce il giusto valore cromatico ad una pellicola che, anche fosse stata in condizioni peggiori, sarebbe comunque stata da conservare per sempre.
Non è possibile andare oltre, perché la pagina degli extra non presenta moltissimi contenuti, per quanto poi non ci sia nota l'effettiva disponibilità di ulteriori materiali. Il disco di apre con un menù animato che richiama nei suoi e nell'immagine l'oggetto simbolo del film, ovvero il caricatore in movimento di una pistola [accompagnato da un sonoro d'ambientazione bellica]. Oltre alla lingua è possibile accedere alla selezione delle scene [con identicò menù, con all'interno di ogni sede la sequenza in questione] e al trailer originale, non sottotitolato. |
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