RECENSIONE DVD ED EXTRA

VENGO
DEMONE DEL FLAMENCO
di Tony Gatlif
Francia/Spagna 2001
Con A. Canales e Orestes Rodriguez

di Marco Grosoli


Consacrato da un premio importante a Cannes nel 2004 (giuria presieduta da Tarantino), Tony Gatlif è ormai un nome forte del cinema europeo. Il cantore per eccellenza del mondo gitano (di cui lui è originario, del resto), folle, vitale e disordinato. Ma niente sbruffonate eccessive alla Kusturica: il suo cinema è innanzitutto un'immersione fiduciosa nei “suoi” paesaggi, volti, danze e bizzarrie, tutti captati dal grande “fiuto” di Gatlif per ciò che riesce a farsi “accendere” dalla macchina da presa. Il suo approccio quasi documentario, insomma, è comunque molto sensibile alle potenzialità visuali e sensuali di quello che gli sta di fronte.
Vengo è uno dei suoi ultimi film (è del 2000), e racconta di Caco, uomo potente ma ancora segnato dalla morte della figlia, che tenta un compromesso con una famiglia rivale che vuole vendicarsi violentemente di alcuni suoi parenti. Il flamenco è come una trama parallela; il protagonista è interpretato da Antonio Canales (uno dei più celebri ballerini di flamenco), e ci sono anche La Caita E La Paquera (due cantanti pietre miliari del flamenco): “El duende del viento”, lo spirito del flamenco, è forse il vero protagonista di questa dichiarazione d'amore all'Andalusia (tanti, tanti esterni) e a un'etnia in cui sopravvivono valori spinosi (la vendetta, l'orgoglio, la gelosia...) ma umanissimi.
Un film trascinante (al di là del freddo interesse “etnico”), cantato e ballato a volontà, che il dvd grazia con una provvidenziale rimasterizzazione (basta fare il confronto con il trailer per vedere quanto ci abbia guadagnato in definizione visiva).

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