Nel 1971 Clifford Irving consegno alla McGraw-Hill il manoscritto del
secolo, la biografia autorizzata di Howard Hughes che ormai dal 1958 viveva
come un esiliato nel suo hotel di Las Vegas. Peccato solamente che fosse un
falso clamoroso. Hallström suggerisce che più che ai soldi, Irving sia
interessato a dimostrare le sue doti di scrittore a chi, fino a poco prima,
aveva respinto i suoi manoscritti: sicuramente Irving è un genio - pare con
turbe mentali, o almeno ad un certo punto diventa paranoico come lo Hughes
che va imitando - e la vicenda è degna di essere raccontata. Richard Gere e
Alfred Molina sono ottimi (il film merita di essere visto in lingua
originale, in quanto ci permette di apprezzare come Gere parli proprio come
Hughes) ma mentre un film simile (ALIEN AUTOPSY sulla falsa autopsia
dell'alieno che inondò i media qualche anno fa) riesce a mantenere
l'attenzione e il divertimento per tutta la sua durata, THE HOAX perde
qualche colpo nell'ultimo quarto, quando non si tratta più di (di)mostrare
come si creò la falsa biografia, ma si va a parlare degli strascichi legali
e di ciò che avvenne sostanzialmente dopo la scoperta del falso.
La
fascetta del dvd recita "non lasciare che la verità rovini una bella
storia": è proprio ciò che accade paradossalmente anche nella pellicola. La
parte più reale del film è la più noiosa, la verità - ancora una volta - non
supera la fantasia della narrazione filmica: fino a dove la vicenda è stata
romanzata il film funziona, quando poi non è più necessario tale registro,
THE HOAX perde qualche colpo. Rimane il dubbio - per la scelta registica? -
che Irving stesso sia stato a suo modo truffato da Hughes, che l'avrebbe
usato per i suoi scopi politici.
L'IMBROGLIO rimane comunque un film godibilissimo, con due ottimi attori (Alfred
Molina forse ogni tanto ha una marcia in più) che però avrebbe meritato un
approfondimento ulteriore da parte di chi ha curato gli "extra" del dvd.
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