Bologna 07/07/2003
 

Un po' alla volta mi sono chiarito i film che vorrei trovare in questa rubrica, inaugurata con ILARIA ALPI, IL PIù CRUDELE DEI GIORNI. Vorrei trovarci gli invisibili, quei film che per motivi politici, distributivi, organizzativi, o chissà cos'altro, sono passati sullo schermo cinematografico come fotogrammi subliminali, per poi sparire per sempre. Sono film che meriterebbero di essere recuperati dal limbo in cui si trovano, e rivisti. Film di perfetti sconosciuti come di autori noti. Pellicole che in pochi hanno visto e che molti hanno dimenticato. Lavori passati ad un festival, e magari mai più distribuiti. Questi sono gli invisibili. Chiunque ne avrà uno da segnalare, troverà posto in questa rubrica.
Nel frattempo, in una sorta di montaggio di pensieri sparsi, voglio ricordare, a chi ci legge, che noi di KINEMATRIX i film li vediamo - non come alcuni critici che hanno candidamente ammesso, su una rivista di cinema uscita questo mese, di aver scritto senza aver visto. Noi, rispetto quei critici, siamo poco conosciuti - anche noi invisibili in un certo senso. Ma almeno siamo onesti con Voi.
 

Gli Invisibili a cura di Matteo Feruglio