LO STRANIERO

SENZA NOME

(High Plains Drifter)

USA 1973, col., 105’

 di Clint Eastwood

Con Clint Eastwood, Verna Bloom,

Marianna Hill, Mitchell Ryan

 

 

Un misterioso uomo a cavallo (Eastwood) giunge in un piccolo paesino e ne prende le difese a fronte delle scorribande di un gruppo di banditi. Nessuno sa chi sia il forestiero, né da dove provenga, ma di certo il suo arrivo ha qualcosa a che fare con la recente uccisione dello sceriffo locale.
Western dall’insolita ambientazione balneare e dalle originali suggestioni fantastiche, è un film che i fan di Eastwood di certo già conosceranno, ma che può soprendere quanti si siano accostati alla sua produzione solo di recente, apprezzandone la solidità espressiva ma, magari, lamentandone la sin troppo fedele aderenza ai canoni di un cinema classico.
Al suo terzo film (ma primo western), invece, Eastwood firma una pellicola davvero insolita e cupamente affascinante che, se a livello stilistico risulta ancora acerba e squilibrata, a causa anche di invadenti strascichi dello spaghetti-western (come la violenza gratuita), dal punto di vista iconografico e narrativo attinge al cinema horror-gotico ed al western metafisico di Monte Hellman.
E l’influenza di Hellman e del suo LA SPARATORIA (vedi scheda in questa stessa rubrica) si fa sentire in particolare nel bellissimo ed enigmatico finale, che lo spettatore in possesso della versione in dvd dovrà seguire tassativamente in lingua originale: il doppiaggio italiano, infatti, durante l’ultima scena mette in bocca ai personaggi battute non previste dalla sceneggiatura, che impongono all’ambiguo epilogo un’interpretazione univoca in contrasto con l’atmosfera vagamente sovrannaturale dell’intero film.