YOU AM I

di Kristjonas Vildziunas
Lituania, 2006, 90'

Un Certain Regard

di Marco GROSOLI

 

Un architetto frustrato se ne va in giro per l'entroterra lituano con una biciclettina col sellino quasi ad altezza terra. Costruisce una casa su un albero, conosce dei giovani che fanno la loro villeggiatura nei paraggi, si innamora di una di loro, e torna sul suo albero.
Cos'è 'sta roba? Uno dei film più liberi visti al Festival. (Non necessariamente uno dei più riusciti). Un film che vive della stessa velleità del suo protagonista, l'autarchia totale di bivaccare di inquadratura in inquadratura su acutezze grafico-architettoniche. Il film, piuttosto curiosamente, è una serie di bei momenti spaziali avvicendati senza troppo preoccuparsi della trama.
L'importante, comunque, è che il film riesca a percepire l'angustia dei propri intenti e la metta essa stessa in gioco. L'amore del protagonista per la giovane è il ponte che lancia al di là del proprio piccolo edonismo, è la percezione di un'orizzonte al di là, al di fuori e al di sopra del proprio orticello, che il film ascolta e ripaga con un segmento iniziale e uno conclusivo totalmente spurii, in cui vediamo gli stessi personaggi in un paesaggio marino-mediterraneo (e non più silvestre-nordico) riavvicinarsi utopicamente, contrariamente al destino di separazione in cui, nella storia “vera”, si autotrincerano.

Voto: 26/30

28:05:2005