URO

di Stefan Faldbakken
Norvegia,2006,104'

un Certain Regard

di Valentina DI MICHELE

Siamo uomini o caporali: URO di Stefan Faldbakken

 

Festeggia il numero 55 della Croisette, sede, ormai da qualche anno, della Scandinavian Terrace, cuore pulsante dell’industry e degli istituti cinematografici nazionali di Danimarca, Norvegia e Svezia. È l’anno della Norvegia, con quattro film nella selezione ufficiale e un’industria cinematografica in crescita, una nuova legge per il cinema in arrivo e la visita, per la prima volta in tutte le 59 edizioni del festival francese, del Ministro per la Cultura.
Qualcosa si muove: è la vitalità del cinema scandinavo, capace, se non di creare capolavori, di offrire un panorama giovane e ben nutrito.

Uro, opera prima di Stefan Faldbakken, certo un capolavoro non è. La storia di HP, poliziotto sporco dal passato non impeccabile, segue le impronte di polizieschi americani di diversa nascita e diverso esito, per raccontare una Oslo che somiglia, almeno nelle intenzioni, ad una brutale Los Angeles.
Non basta lo stile di riprese, senza dubbio curato, ma televisivo come la sceneggiatura, a salvare un film che lascia il pubblico freddino e un po’ annoiato.
Quello che resta, con le sue buone intenzioni, è comunque la capacità del mercato norvegese di rinnovarsi continuamente.
In tempi di vacche magre, un modello di buone pratiche con cui confrontarsi.


Voto: 16/30

24:05:2005