|
|||
|
|||
![]() |
|||
Un film di genere che rimane impigliato nella facile indulgenza verso i suoi protagonisti, nello stanco dipanarsi delle relazioni tra i personaggi e dalle loro motivazioni, e non decolla mai. Nemmeno quando, a corto di idee migliori, la butta sul patetico e fa fare all'ex galeotto una delirante fuga dalla polizia che lo bracca da ogni parte. Una fuga interminabile e pomposa che si riduce in sostanza a una discutibile passerella narcisistica: il personaggio in questione infatti è il regista stesso, Lucas Belvaux, attore peraltro non trascurabile (ex enfant prodige del cinema transalpino, ha lavorato, tra i molti, con Rivette, Chabrol, Akerman). Nel complesso, tutti gli interpreti assolvono il proprio compito degnamente; manca però uno sguardo che raccolga il tutto in una forma un minimo definita. O anche solo che non trascuri gli spunti che un soggetto del genere, pur piuttosto "smunto", contiene: poteva essere, se non altro, un passabile ritratto di un certo ambiente poco illuminato dalle luci della ribalta, e invece niente, resta un filmetto medio troppo impegnato a scusarsi in anticipo della (presunta) temerarietà del proprio assunto narrativo per convincere davvero.
26:05:2005 |