
KINEMATRIX: Ciao Valerio, tu sei un giovane
attore esordiente, dicci come ti sei avvicinato al mondo del cinema e
come sei stato scelto per interpretare il ruolo da protagonista nel film
di Garrone.
VALERIO F. MANZILLO: Lavoro da anni nel mondo dello spettacolo
e della moda ed ho, in qualche modo, sempre respirato l'arte. Dopo due
anni a Milano come modello, però, mi sentivo pronto per il salto
di qualità visto che le passerelle e le foto non permettono di
esprimere in pieno le potenzialità espressive ed interpretative
di una persona e quel che conta di più è l'apparenza. Mi
sono presentato al casting condotto direttamente dal regista Matteo Garrone.
Ero l'ultimo della selezione e, a quanto pare, gli sono subito piaciuto.
Col suo intuito e la professionalità che lo contraddistingue Garrone
ha operato una scelta puramente emotiva, basata su 20 minuti di colloquio
con una persona che non aveva precedenti esperienze recitative, 20 minuti
che sono bastati per capire che proprio quella aveva le qualità
che lui cercava per il suo personaggio. Non avevo con me né video
né promo ma Matteo ha saputo cogliere quello che andava al di là
del mero apparire.
KMX: Come ti sei sentito al termine delle riprese?
VFM: Estremamente soddisfatto del risultato ottenuto.. la gratificazione
personale di essere riuscito a condurre a termine un impegno così
importante, la sicurezza di essere in grado di farlo d'ora in avanti..
KMX: Il tuo esordio nel mondo del cinema è stato impegnativo
non solo perchè hai cominciato da protagonista ma anche perchè
hai scelto un film molto duro e dai contenuti forti mentre molti tuoi
colleghi scelgono strade meno irte dandosi, per esempio, alla fiction
o alla soap. Come ti sei preparato e come hai vissuto quest'esperienza?
VFM: Era un'occasione imperdibile per me: ammiro moltissimo Matteo
Garrone e lavorare con lui è stato un grande onore ed un vero privilegio.
Io amo il cinema ed il mio sogno è fare l'attore per il grande
schermo. Non mi interessa la TV perchè trovo che omologhi troppo
ed alla fine manipoli l'attore fino ad annullarlo ed immedesimarlo nel
personaggio che interpreta. Ho cercato di dare anima al personaggio del
film pescando nel mio vissuto.. ho lavorato sulla mia emotività
fino a scoprire emozioni che non sapevo di poter sfruttare, sepolte come
erano nell'inconscio. Ho cercato di trascinare qualcosa di me nel personaggio
che, però, rimane comunque profondamente diverso da me.. L'ansia
e la paura sono state le sensazioni che mi hanno accompagnato dall'inizio
alla fine del lavoro ma, ad un certo punto, è scattata quella molla
che ti fa superare tutto e ti mette in grado di rendere sana emotività
quella che potrebbe essere una forza capace di paralizzarti se non controllata.
KMX: Come sono stati i rapporti con il cast di professionisti
con cui ti sei confrontato?
VFM: I rapporti sono stati e sono tutt'oggi molto amichevoli. Con
alcuni ancora ci teniamo in contatto e rusciamo a vederci compatibilmente
con gli impegni di lavoro. Quello che abbiamo fatto insieme è qualcosa
di immortale che rimarrà per sempre impresso nella mia memoria
comunque vada.
KMX: Quali sono i tuoi programmi ora?
VFM: Io sono un ragazzo con i piedi per terra e la testa salda..
Sto studiando e frequentando dei seminari per prepararmi ad una carriera
nel mondo della recitazione. Al momento seguo un corso tenuto da due Professori
Americani che stimo moltissimo e cui ho dato completa fiducia. Nel frattempo
faccio provini e mi concentro sulle attività che la mia agenzia,
la NO NAME, gestita dalla madre di Matteo Garrone, mi propone.
KMX: Dove ti possono incontrare le tue fan?
VFM: Io vivo a Napoli e da qui faccio tappa per spostarmi in giro
per l'Italia per assecondare gli impegni di lavoro.
KMX: Sei venuto a Cannes accompagnato dalla tua fidanzata che
è una bellissima ragazza..
VFM: Lei mi ha sempre sostenuto e sono felice che condivida con
me tutto questo..
KMX: Allora, cosa vuole fare da grande Valerio?
VFM: Senz'altro l'attore.. è il mio sogno e lotterò
perchè si avveri..
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