Evento speciale |
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Non so per quanto tempo il film di Parker, realizzato alla maniera della vecchia serie tv Thunderbirds - rimarrà al cinema - ammesso che esca. Ma se esce correte a vederlo perché è uno dei più dissacranti prodotti che troverete sulla schermo. Poi andatevi a leggere la recensione che ne fa Il Foglio e domandatevi se chi l'ha scritta ci fa o ci è. La questione è se l'America (nel senso degli USA) abbia o no il diritto di andarsene in giro a combattere una sua guerra personale, distruggendo tutto ciò che incontra davanti a sé, nel nome della Libertà (la sua, appunto): ma questo è solo l'aspetto più evidente della pellicola, perché lavorare con delle marionette permette la realizzazione di situazioni impensabili in qualunque altro film - prima fra tutti quella di sputtanare Alec Baldwin, Matt Demon o Michael Moore, per citarne alcuni, usando un nome e un cognome reali, appiccicati ad una marionetta assolutamente identica. O si pensi al Cattivo, che esplicitamente è Kim Jong II, il dittatore nordcoreano, che si rivela essere uno scarafaggio alieno. Il punto non è se il film sia anticomunista, antiamericano (e quindi comunista, come è di moda oggi definire chi non la pensa come i vari Bush), antiquesto o antiquello: l'uso del dissacrante - dal musical in cui si canta "Tutti hanno l'AIDS, il mio cane, mia nonna", alla prova di fedeltà al Team (ossia spompinarne il Boss) - serve a dimostrare l'Ipocrisia che, vuoi di qua, vuoi di là - ma più di qua che di là, e mi dispiace per Il Foglio - muove un Ideale, ossia che ovunque ci sia un sentore di Terrorismo, ci vuole un Team America - e chissenefrega se distruggono Parigi o le piramidi. Fuck, yeah.
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