la biennale di venezia 42.festival internazionale del teatro Venezia 1>11 agosto 2013
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El viento en un violíN |
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24/30 |
Generacion desaparecida
Di/messa in scena Un quarantenne affronta il lettino dello psicanalista con l’indolenza e la protervia di una vita intera,evitando ogni forma di autocritica e addirittura autoproponendosi come stagista retribuito.Uscito dal laboratorio affettivo di una madre dominante,verso la quale non ha nemmeno sviluppato derive edipiche,Darìo/Tolcachir,attore brillante,a tratti travolgente nella gestione dei tempi comici (scrittura e recitazione),ha deciso di non scegliere e pare in attesa passiva di un evento superiore o di un deus ex-machina che ne orientino la vita.Mai immaginerebbe di trovarsi sotto il fuoco incrociato di due donne omosessuali decise a procurarsi,costi quel che costi,un figlio,derivandolo da lui,al momento single e blandamente aperto a nuove relazioni,che però non cerca. Raccontato così,EL VIENTO EN UN VIOLIN sembrerebbe testo improponibile,vago,abborracciato.In realtà Tolcachir inizia bene,suddividendo lo spazio in tre ambienti che si scambiano in successione le scene e garantiscono una continua dissolvenza utile a definire il buon ritmo complessivo.Da destra,al centro,a sinistra osserviamo le ragazze che affabulano,la madre di Darìo con colf al traino e il protagonista impegnato nella seduta iniziale:poi il semicerchio girerà in senso contrario e così sino alla fine,attraversando con diminuita vivacità espressiva il regredire delle vicende verso il grottesco nucleo centrale e la triste chiosa.La regia –stabilita questa semplicissima premessa- si affida completamente agli attori.A questo proposito,vale la pena sottolineare come gli incontri con la stampa dell’argentino e di Donnellan abbiano avuto alcuni sorprendenti punti in comune,segnatamente nel rigettare ogni quaestio sulla drammaturgia e nel ribadire l’assoluta centralità dei performer.Se il britannico,però,ha messo il basso continuo sul continuo contrappunto della recitazione nei confronti dello spazio,Tolcachir si è limitato a difendere la qualità improvvisativa delle prove con gli attori,da cui forse comprendiamo meglio la natura intrinseca de EL VIENTO EN UN VIOLIN. Il primato del pubblico e della recitazione non bastano a sostenere uno spettacolo che avrebbe la pretesa di raccontarci l’universo dei (non più) giovani argentini in transizione dalla crisi del 2001 al suo raddoppio dell’ultimo lustro.EL VIENTO è assai gradevole in fase di fruizione iniziale,parte alto e arriva basso e ci lascia la sensazione di una progressiva slabbratura testuale spacciata per apertura interpretativa ad uso del pubblico (tragedia?commedia?fate voi),dove l’arco spalancato a 360° è sintomo di indolenza,la stessa della conferenza stampa,quando l’appassionato regista 38enne ha sostenuto come oggi “conti sopravvivere,essere vivi e non morti,evitando di soccombere al destino”.Purtroppo questa fatale melanconia segna un lavoro che,se rivisto,potrebbe stratificare nuovi livelli di senso,evitando di porsi come fallimento propositivo per gli Anni Dieci.Il quadro finale di cui si diceva all’inizio,col nucleo familiare dei 3 + 1 + 1,malfunzionante perché nato,testualmente,su minacce e ricatti incrociati,è semplicemente imbarazzante e si pone come antitetico e passivo rispetto alla convessa creatività almodovariana. |
ore 21.00 - Teatro Goldoni
CLAUDIO TOLCACHIR / TIMBRE 4 El viento en un violín (90’) testo e regia Claudio Tolcachir con Inda Lavalle, Tamara Kiper, Miriam Odorico, Araceli Dvoskin, Claudio Tolcachir, Gonzalo Ruiz assistente alla regia Melissa Hermida, Gonzalo Córdoba Estevez scene Gonzalo Córdoba Estevez, Claudio Tolcachir luci Omar Possemato produzione compagnia Timbre 4 / Jonathan Zak e Maxime Seugé coproduzione teatro Timbre 4, Festival International Santiago a mil, Tempo_Festival das Artes, Festival d’Automne à Paris, Maison des Arts et de la Culture de Créteil con il supporto di fondo Iberescena per la creazione congiunta con Teatro Solís (ROU), Producciones Teatrales Contemporáneas (E). |
42.festival internazionale del teatro Venezia 01 / 11 agosto 2013
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