plural esemble

18/30

Con un calendario di concerti invidiabile, programmato da oggi al 17 Maggio 2014, il Plural Ensemble diretto da Fabián Panisello è il protagonista di questa ultima mattina della 57° edizione del Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale. Dopo essermi accomodato nella Sala delle Colonne, prendo visione del programma di sala per l’ennesima volta. Confuso, leggo: “Unico lavoro cameristico di Verdi, il Quartetto (1873) è un pezzo enigmatico «Ho scritto proprio nei momenti d’ozio un quartetto. L’ho fatto eseguire una sera in casa mia senza dargli la minima importanza. Se il quartetto sia bello o brutto non so… so però che è un quartetto»”. Non ho bisogno di aggiungere altro.
Oltre a questo l’Ensemble propone …Al crepitio del sole…l’inatteso vocio di silenzi… di Adriano Guarnieri dove la delicatissima e vibrante voce di Laia Falcon è completamente sovrastata da un rumorosissimo quartetto d’archi arricchito da due tromboni, e L’officina della resurrezione dello stesso Panisello un interminabile monodramma per baritono e quartetto d’archi che ha costretto qualche personaggio del pubblico a lasciare la sala con qualche minuto d’anticipo o ad avvertire un’impellente necessità di caffè.
Mi torna in mente un breve dialogo tra due compositori: “Possono dire quello che vogliono, ma io la tua partitura l’ho vista, ed è un lavoro limpido e soprattutto profondamente musicale”.
La persona a cui erano rivolte queste parole era Adriano Guarnieri che questa mattina è stato purtroppo tradito da una terribile esecuzione.

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