biennale musica

altra voce. altro spazio

Venezia 4>13 ottobre 2013

 

les cris de paris

coro a cappella

di Valeria ZANE

27/30

Vi è un filo rosso che lega queste tre composizioni corali di Marco Stroppa, Luca Francesconi e Mauro Lanza ed è l'essere umano che viene celebrato nel suo tentativo di denuncia, resistenza, auto-distruzione e di amore, in una società capitalistica globalizzata nel quale ormai 'si muore nel tentativo di restare vivi'.

'Non ci accorgiamo mai che c'è una pagina nel libro che non riusciamo a capire, la più bianca, la più inutile, e invece è quella per cui tutto è stato scritto.* Perché non riusciamo a vederla?' (2008/rev. 2010) da qui è tratto il titolo della composizione di M. Stroppa che apre l'ultimo concerto tenutosi alla Biennale Musica di quest'anno. Questa 'pagina bianca ed inutile' sono le frasi e i graffiti sui muri delle città (Roma e Torino) che il coro a cappella e la viola - obbligata ad libitum - eseguono, alternandosi per sei movimenti. Il risultato è un percorso attraverso varie identità e situazioni (gioia, felicità, protesta, dolore, resistenza) caratterizzate da una voce desolante, sola e timida (la viola) e il coro.

'è con le mani sporche di sangue' che ci ritroviamo alla fine dell'opera di L.Francesconi, il Requiem per Carlo Giuliani (Let me bleed, 2001). 42 voci e due idee che si uniscono in due diverse ed articolate fughe che convergono in un canto popolare contrito, solitario ed immaginario. Il coro è diviso in tre gruppi e lo spazio sonoro risulta sconfinato, imponente e grave, lasciando vibrare le parole di Attilio Bertolucci. 42 voci che ci ripetono 'lasciami sanguinare sulla strada [..] attendi paziente oltre la curva via  / l’alzarsi del vento nel mezzogiorno, fingi / soltanto allora d’avermi udito chiamare'.

Ludus de Morte Regis (2013): ad occhi chiusi si ha l'impressione di trovarsi in una stanza gremita di bambini, forse ad un compleanno, all'uscita di scuola, durante il carnevale, insomma, sembra di essere nel bel mezzo di una festa. L'anarchia di suoni percepita, in realtà sincronizzata alla perfezione con l'elettronica da un attentissimo direttore d'orchestra - Geoffroy Jourdain - sorprendono lo spettatore. Il coro è munito di aggeggi e sonagli carnevaleschi e sembra di assistere ad un'opera comica o ad uno sketch ben riuscito invece che ai funerali dei tre attentatori anarchici di Umberto I. Probabilmente la parodia carnevalesca di un più volte tentato regicidio di cui si perde il senso critico.      

 

*Achille piè veloce di Stefano Benni

ore 20.00 – Teatro alle Tese
LES CRIS DE PARIS coro a cappella
Marco Stroppa (1959) Perché non riusciamo a vederla? Cris, appels et clameurs per coro a cappella e viola obbligata ad libitum (2008 - rev. 2010, 25’) prima es. it.
Luca Francesconi (1956) Let me bleed (2001, 22’) prima es. it
Mauro Lanza (1975) Ludus de morte regis per coro ed elettronica (2013, 30’) prima es. it.
Luca Sanzò viola (Stroppa)
Geoffroy Jourdain direttore
Gilbert Nouno, Manuel Poletti (Ircam) computer music design (Lanza)
Clément Marie (Ircam) ingegnere del suono (Lanza)
Gilbert Nouno, Manuel Poletti Ircam – realizzazione informatica (Lanza)
Clément Marie Ircam - regia del suono (Lanza)
in collaborazione con Ircam – Centre Pompidou

SITO UFFICIALE

altra voce. altro spazio

Biennale musica 2013

Venezia 04 / 13 ottobre agosto 2013