open doors

Awakenings 2012

 

lezioni aperte

francesca harper

11 febbraio 2012

Teatro Piccolo Arsenale, Venezia

 

di Gabriele FRANCIONI

CAnale youtube/biennale

01: FRANCESCA HARPER

Harper è un’habitué graditissima della direzione-Ivo (terzo anno consecutivo come maestra del repertorio Forsythe, dopo l’esordio al festival, nel 2008, col suo seminale “The Fragile Stone Theory”), non a caso posta a introduzione del percorso laboratoriale, quasi a sottolineare la necessità del singolo ballerino di auto-responsabilizzarsi allo scopo di porsi come fonte creativa diretta nel processo di scambio col coreografo.  Harper è, in un certo senso, propedeutica al resto dei workshop: la natura improvvisativa del repertorio Forsythe, la necessità di uno sguardo multimediale aperto e la coerente natura multiversa del suo lavoro specifico indicano subito la strada da seguire ai giovani danzatori, impegnati a confrontarsi con oggetti (le sedie e il tavolo di un tango che fa molto “Cafè Muller”, nonostante tutto) o a interpretare al momento una partitura sconosciuta di marimba, tamburo e fiati. Il “corpo come orchestra”, concetto forsythiano sempre ripreso anche da Ivo nelle presentazioni dei vari appuntamenti, si costruisce attraverso riferimenti impliciti a una conoscenza eclettica, che raccoglie tanto l’improvisation del cool jazz di Miles Davis quanto gli stimoli provenienti dalle arti visive. Il tutto, una volta portato in scena, assomiglia a un’affascinante prova generale di uno spettacolo in fieri, dove assistiamo a molteplici sollevamenti di ogni tipo, un complesso lavoro a terra, composizioni formalmente ardite (ballerini distesi insieme ad altri che disegnano verticali) e strutture rilasciate –loose structures- destinati a comporre e ricomporre ogni volta l’articolatissimo vocabolario forsythiano. Fanno capolino il “9-points system” e la tecnica dello shadowing, in un alternarsi di duetti e a-soli assai complessi.

“You have to invest your life”, ribadiscono Forsythe e Harper, per essere srtisti completi: ecco allora la coreografa che, come in “Fragile Stone Theory”, si produce in un finale inatteso anche in veste di cantante.

SITO UFFICIALE

 

arsenale della danza 2012

open doors

30 gennaio > 17 giugno