
Wim Wenders realizza, tre anni dopo il documentario musicale che valse
la riscoperta del gruppo cubano dei BUENA VISTA SOCIAL CLUB, e dopo l'esperimento
di confondere musica ed ispirazione in un progetto visionario ed emozionante
come THE MILLION DOLLAR HOTEL, una sorta di Rock movie con contaminazioni
on the road, un 'folk film' nato dall'incontro casuale in un museo tra
il regista acclamato e pluripremiato ed il leader di un gruppo musicale
tedesco di gran successo. Narra il mito che Wenders e Wolfgang Niedecken
discutessero inizialmente solo di una collaborazione per il video clip
del nuovo singolo dei BAP ma che, in seguito, Wenders si lasciasse talmente
catturare dalle suggestioni dell'intero album da proporre una rivoluzione
sostanziale del progetto per trasformarlo in una vera opera cinematografica.
Cio' che ne risulta viola tutte le convenzioni e stenta ad essere ricondotto
univocamente in un genere narrativo ben definito. Non si tratta, infatti,
di un semplice documentario, non di un vero film, non di un video clip
nè di un musical.. quel che rimane è pura emozione, sana
divagazione dello spirito che non chiede come e perché, un divertimento
impagabile che aborrisce le definizioni. Il difetto principale del film
è, forse, la durata eccessiva ma l'intenzione, che non è
quella di celebrare un'icona (al riguardo è saporitissima l'idea
della band di comporre un altarino con tutti i gadgets ed i ricordi dei
loro concerti per esorcizzare la tentazione di sentirsi degli dei) bensì
quella di ripercorrere il cammino sui generis di un gruppo che, pur cantando
in vernacolo, ha ottenuto un incredibile successo ultaventennale in tutta
la Germania, è certamente mirabile. La narrazione, sostenuta da
un serratissimo collage di esibizioni dal vivo, materiale di archivio
ed interviste, prende avvio da un concerto della band in Essen, nel meraviglioso
Lichtburg Theatre, e si arricchisce del filo di continuità dato
dai commenti di Wolfgang Niedecken alle svolte significative nell'ascesa
del gruppo e si snoda attorno al tentativo del leader del gruppo di rendere
la propria musica credibile trasposizione del lirismo nel Rock. Impreziosiscono
il brillante ritratto dei BAP le apparizioni, in godibili camei, di Wolf
Biermann, Marie Bäumer, Joachim Krol e della Rock Band Anger 77 ma
quella che rimane la vera forza della pellicola è l'evocazione
senza tempo né misura della potenza della musica, strumento d'espressione
capace di ammaliare al di là di spiegazioni, senso e ragione. La
grandezza del talento di Wenders, qui obiettivamente sacrificato in una
dimensione di puro servizio, sta proprio nel non soffocare l'oggetto stesso
della sua opera, nel coordinare potenza visionaria dell'immagine ed ardore
entusiasmante della musica, per creare, con la magnificenza del proprio
personale spunto intellettuale, una commistione di generi capace di irretire
ed avvincere la ragione.
Voto: 25/30
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