Giovedì 5 giugno
Forza cani
di Marina Spada
Italia 2002, dur: 90’
Presentato nella sezione
Anteprima di Bellaria Film Festival 21’ed.ne
Le vite di alcuni ragazzi si intrecciano ai margini della città di
Milano. Uno sguardo sul disagio e la solitudine giovanile, sulla possibilità
di vivere al di fuori del “sistema”. Forza cani è il primo lungometraggio di
Marina Spada il cui titolo riecheggia una poesia di Nanni Balestrini.Un film
interessante, con un’ottima struttura e capacità di sperimentazione grazie
anche alla produzione indipendente e all’utilizzo di un linguaggio digitale.
Peccato solo la sceneggiatura a volte eccessivamente moralista.
Voto: 20/30
Ambiguità e disincanto. Il cinema di Emidio Greco
di Federico Greco
Italia, dur: 35’
Presentato fuori concorso
Un documentario per far conoscere al pubblico Emidio Greco, regista e
documentarista italiano (L’invenzione
di Morel, Una storia semplice,
Il consiglio d’Egitto, …) che
ha lavorato con quasi tutti i più grandi attori italiani fra cui Carlo
Brogi, Giancarlo Giannini, Gian Maria Volontè, Carlo Cecchi, Silvio Orlandi.
Federico Greco (nessuna parentela con il regista a dispetto di ciò che è
stato detto in giro) ripercorre la cinematografia di Emidio Greco e
intervistando il regista e i protagonisti dei film sottolinea il potere
evocativo del cinema e la sua potenzialità di impatto politico-culturale. Il
documentario verrà trasmesso da RaiSatCinema.
Voto: 25/30
VENERDì 6 giugno
La notte
della taranta e dintorni di
Piero Cannizzaro Italia, dur: 52’
Fuori concorso.
Un documentario in viaggio alla ricerca del significato della musica
grika-salentina:la taranta attraverso i suoi interpreti giovani e meno
giovani. Una musica che è riscoperta e amore di una cultura etnica che non
vuole essere cristallizzata ma viene ricontestualizzata al presente e
attraverso cui ci si riappropria della sua funzione di sfogo. Musiche di
Piero Milesi, Officina Zoè, Mascarimimi, Enza Pagliara, Anna dimitri, Opa
Cupa, Canzoniere Grecanico Salentino, Orchestra Sinfonica di Lecce, Uccio
Aloisi, Ominostranco, Ghetonia, Maurizio Nocera.
Voto: 25/30
Un’estate da Rem di
Donatello Alunni Pierucci
Italia, dur: 19'
Fuori concorso
Un documentario su una piccola videoteca di Roma e i suoi clienti.
Spassoso soprattutto per chi vi riconosce una fetta della propria realtà e
dell’amore per il cinema. Fra i clienti il noto critico musicale Zaccagnini
e il regista-attore Francesco Apolloni. La simpatia dei personaggi fa
passare in secondo piano i limitati mezzi tecnici.
Voto: 23/30
Angels di Alessandro
Pierotti
Italia, dur: 14'
Fuori concorso
Un video contro la guerra. Una danza e un’immersione che durano 14
minuti per liberarsi della cultura dell’immagine violenta. Nonostante le
intenzioni il significato non è accessibile ma resta un’opera molto
piacevole e ben girata.
Voto: 22/30
Rosario, un pianto rituale
di Manuela Taiana e Adriana Borriello
Italia, dur: 12'
Fuori concorso
Il video, ambientato ad Avellino in un centro commerciale costruito con
i finanziamenti per il terremoto in Irpinia e poi abbandonato, nasce come
rielaborazione di materiali dello spettacolo teatrale Tammorra di Adriana
Borriello. La rappresentazione cinematografica è nel complesso pesante come
un pianto rituale.
Voto: 10/30
Lavori in corso di Irene
Rubini Italia 2002, dur: 44’
In Concorso Anteprima
Bellissimo documentario-intervista su Carla Corso, presidente del
Comitato per i diritti civili delle prostitute in Italia. Una testimonianza
sincera e importante della vita di una donna che vive la condizione di
prostituta quasi come una prova di militanza femminista unita anche
dall’amicizia con la sua collega Pia Covre. Il video, ben realizzato, mostra
anche la cosiddetta sfilata degli ombrelli rossi ovvero il congresso delle
lavoratrici internazionali del sesso alla Biennale di Venezia.
Voto: 26/30
J.41959 di Antonio Lucifero
Italia 2002, dur: 19' 30''
In Concorso Anteprima
Un’idea semplice e intelligente per un cortometraggio bellissimo. Ottima
fotografia bianco e nero e grande recitazione della protagonista Lidia
Biondi. Nel complesso una buona idea ben girata.
Voto: 28/30
Non
ho tempo di Ansano
Giannarelli Italia 1973, dur: 105’
Evento festa di compleanno
Questa edizione del festival di Bellaria festeggia i 30 anni dalla
proiezione di Non ho tempo,
lungometraggio di Ansano Giannarelli co-sceneggiatore insieme ad Edoardo
Sanguineti. Un film sul matematico Evariste Galois morto giovanissimo nel
1832 dopo un misterioso duello. Grazie alla consulenza scientifica di Lucio
Lombardo Radice è stata garantita la massima fedeltà ai documenti esistenti.
Nel 1973 utilizzare un matematico come protagonista-eroico è stata una
scelta anomala che pone la questione del rapporto tra scienza e cinema. A
questo tema è stata dedicata la tavola rotonda, coordinata da Antonio Costa,
a cui hanno partecipato fra gli altri Ansano Giannarelli, il matematico
Michele Emmer e l’attore protagonista Mario Garriba. Come ricorda Emmer “il
periodo in cui venne realizzato il film è lo stesso de le due culture: la
matematica e la poesia erano considerati due mondi incomunicabili”.
Incontro con Dino Audino
Mestieri del cinema: incontro con l’editore
C’è un parallelismo fra il ruolo dell’editore e quello del produttore
cinematografico. È importante che ambedue queste figure non dimentichino il
triangolo produttivo: soldi-talento-pubblico. Da quando circa 10 anni fa
Dino Audino ha rilevato la rivista Script, il suo progetto è stato quello di
restituire al mondo del cinema il riconoscimento del ruolo della scrittura.
Contro la visione del regista egemone, non per una battaglia corporativista
(sceneggiatori contro registi) ma far fede al cinema come opera collettiva
in cui tutti i ruoli hanno una funzione indispensabile.
Fare un buon lavoro sulla sceneggiatura significa anche risparmiare soldi
nel momento in cui si va a girare, ma richiede molto tempo. Da 7 anni Dino
Audino gestisce anche i corsi di sceneggiatura della Rai. Bisogna eliminare
un malinteso: un corso di scrittura creativa non può insegnare a scrivere ma
è indispensabile per riscrivere. L’esigenza di raccontare nasce da qualcosa
di soggettivo e il talento non è trasmissibile attraverso insegnamenti, ma
esistono delle tecniche di scrittura e delle regole nella struttura di un
film (proprio come nella morfologia delle fiabe russe analizzate da Propp)
che forniscono un armamentario indispensabile per ri-scrivere una
sceneggiatura e renderla un potenziale buon film.
Uno dei difetti del cinema italiano? Secondo Audino le storie nostrane
procedono troppo spesso per accumulo (al protagonista succede prima una
cosa, poi un’altra in aggiunta alla prima), mentre dovrebbero recuperare la
drammaturgia del contrasto.
SABATO 7 giugno
Nella sezione fuori
concorso-senza cattedra sono stati presentati fra gli altri tre
cortometraggi “istituzionali”
La
regola del contemporaneamente
di Massimo Coppola
Italia 2002, dur: 27’
Concorso Anteprima
Un documentario sui bambini dell’Isola di San Pietro (a 20 minuti di
traghetto da Cagliari). Opera prima di Massimo Coppola, faccia nota per i
programmi che ha condotto su Mtv e RaiDue. L’autore riesce a farci respirare
la freschezza dell’aria di Carloforte, il paese dell’isola, e ci diverte
grazie alla spontaneità dei bambini. Il documentario è stato realizzato
dalla Indigo Film.
Voto: 20/30
Un giorno come un altro
di Chiara Giovagnoni
Italia 2002, dur: 10’
Concorso Anteprima
Un giorno come un altro un ragazzo e una ragazza possono incontrarsi e
instaurare una complicità. O così può sembrare, ma mai credere troppo in
fretta di aver fatto l’incontro giusto…
È il primo cortometraggio di Chiara Giovagnoni, già co-autrice del
documentario I fantasmi dell’opera.
Voto: 16/30
Chi non
muore si ripete
di Igor Mendolia e Guido Norzi
Italia 2002, dur: 23’
Concorso Anteprima
Una ragazza fa l’autostop su una strada di campagna. Tony, un tipo poco
raffinato, la fa salire sulla sua auto e la accompagna a casa, ma… Una
storia che sembra concludersi anche in maniera un po’ deludente ed è invece
solo la premessa di un cortometraggio molto divertente.
Voto: 22/30
Kappaò
di Michele Rovini
Italia 2002, dur: 19’
Concorso Anteprima
Quasi un film. Come ci dice il regista Michele Rovini, il corto ha avuto
una lunghissima gestazione ed è legato comunque al progetto di un
lungometraggio. La storia, parzialmente autobiografica, rappresenta
l’incomunicabilità fra un padre e un figlio. Un padre “arrabbiato” che
desidera che il figlio faccia il pugile.
Bello: si vede che c’è la mano di un professionista.
Voto: 25/30
Buzz
di Andrea Rovetta
Italia 2003, dur: 8’
Concorso Anteprima
Risvegliarsi dopo una sbornia, il giorno dell’esame all’università.
Avete mai fatto caso ai rumori che ci circondano in città?
Voto: 18/30
Chiara
di Marcel Cordeiro
Italia 2003, dur: 25'
Concorso Anteprima
Un documentario-intervista su Chiara Antola, vittima del terrorismo da
bambina nel 1974 a Milano. Il legame che ha mentalmente instaurato con
l’uomo che le ha sparato un proiettile che è ancora nel suo corpo.
Voto: 18/30
I
fratelli semaforo
di Simone Salvemini
Italia 2002, dur: 9’
Concorso Anteprima
Un documentario-intervista su due fratelli albanesi che vivono a
Brindisi dal ’91 facendo gli uomini-semaforo. I personaggi sono stati
ripresi da diverse televisioni europee e hanno anche ricevuto
riconoscimenti: “abbiamo avuto una medaglia, ma niente stipendio”. Il
regista Simone Salvemini, al suo primo documentario, è riuscito per la prima
volta a intervistare uno dei due fratelli vincendo l’iniziale riserbo
dell’uomo. Un lavoro che ha avuto una lunga gestazione, di quasi tre anni,
ma di breve durata perché, come dice il regista, “anche se avevo molto
materiale, mi sono preoccupato di non annoiare chi lo doveva vedere e ho
cercato di chiudere quando l’attenzione era alta”. Un’operazione riuscita,
di un giovanissimo regista che ha in mente altri progetti sempre sulla
realtà locale in cui è cresciuto.
Voto: 22/30
Giovedì
di Stefano Scandaletti
Italia 2003, dur: 23’
Concorso Anteprima
L’opera prima di un regista che è vedremo presto nei panni di Renzo nel
Renzo e Lucia di Francesca Archibugi di prossima uscita. Giovedì racconta la
giornata di una giovane ragazza padana. Un lavoro precario, come è stato
definito dallo stesso regista, che non ha un ritmo unico e pone lo
spettatore come voyeur. Tre personaggi: la protagonista (bravissima), la
sorella e un ragazzo handicappato. Figure che intravediamo perché non tutto
può essere spiegato.
Voto: 23/30
L’uomo
più buono del mondo
di Edo Tagliavini
Italia 2002, dur: 10’
Concorso Anteprima
L’uomo più buono del mondo ha 8 minuti per disinnescare la bomba che gli
è stata messa al polso. 8 minuti per attraversare Roma. Un regista capace di
utilizzare un linguaggio nuovo.
Voto: 24/30
Crossing
di Riccardo Costa
Italia 2002, dur: 9’
Concorso Anteprima
Un giovane ragazzo nero cammina per le strade di New York e fa una serie
di incontri che lo sorprendono, come se gli passasse davanti la sua vita…Una
grande produzione alle spalle per un’idea forse non troppo originale.
Voto: 20/30
Di
giorno, di notte
di Mariano Lamberti
Italia 2002, dur: 24’
Concorso Anteprima
Walter soffre di allucinazione ipnagogiche: in situazioni di stress
emotivo sostituisce il sogno alla realtà; ha un rapporto malato con la
madre, ma un giorno incontra Monica e s’innamora… Lo spettatore saprà
distinguere il sogno dalla realtà? Ottima recitazione del protagonista Mauro
Battistoni.
Voto: 26/30
DOMENICA 8 giugno
L’eroe
di Alessandro Spada
Italia 2003, dur:15’
Concorso anteprima
Due ragazzi in un bosco, un uomo con un’ascia che si aggira nello stesso
bosco… Un’idea non troppo originale, ma girata in pellicola con una buona
qualità.
Voto 15/30
Rocca
Petrosa
di Cosimo Terlizzi,
italia 2002, dur: 15’
Concorso anteprima
Uno sguardo panoramico sui tetti di un paese vecchio, Bitonto (Bari) e
la corsa emozionante di tre ragazzi. Un’opera che l’autore stesso ha
definito ingenua. Cosimo Terlizzi ha realizzato già diversi cortometraggi.
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