::: KINEINTERVISTA :::

di Marco BRUNELLI

FRANCIS FORD COPPOLA AL BAFF2005

 

La terza edizione del Busto Arsizio Film Festival, tenutasi nella settimana dal 2 al 9 aprile, ha avuto come sorprendente ospite d’onore nientemeno che il leggendario regista americano Francis Ford Coppola.
L’occasione, almeno ufficialmente, è stata l’anteprima europea della nuova versione restaurata e rimontata di One From The Heart (in Italia distribuito nelle sale con il titolo Un sogno lungo un giorno), pellicola stroncata universalmente dalla critica nella la sua prima uscita del 1982.
In realtà il regista non ha presenziato sabato in sala alla proiezione del proprio film, come era invece previsto, causando comprensibilmente non poco dissenso fra il pubblico accorso in massa al Cinema Oscar. Per fortuna comunque Coppola non è mancato alla conferenza stampa prevista per le 11.00 dello stesso giorno alla fondazione Bandera; senza concedersi però più di tanto ai tantissimi giornalisti presenti in sala e arrivando con un ritardo che ha superato l’ora e mezza.
A sorpresa presente all’incontro coi giornalisti anche Zucchero Fornaciari, che ha spiegato di essere sempre stato un grande fan del regista, conosciuto qualche sera prima durante il soggiorno a Villa Parabiago.
La prima domanda riguarda proprio il rapporto fra il cantante e l’autore americano.

KINEMATRIX Come spiegate la presenza in sala di questa strana coppia ?

F.F.COPPOLA A dire il vero sono sorpreso della cosa almeno quanto voi. Semplicemente ci siamo appena conosciuti, ma ci siamo comunque trovati subito in sintonia.

ZUCCHERO Sono sempre stato un fan di Francis e dei suoi film. Qualche tempo fa sono anche stato dalle sue parti a Napa Valley, nella sua magnifica vigna. Ci siamo conosciuti ieri ma siamo diventati subito amici. Se poi questa amicizia possa portare a dei progetti comuni non lo so ancora. Comunque tra noi c’è qualcosa nell’aria, dobbiamo solo trovare il tempo di parlarne..

KINEMATRIX Ci può dire qualcosa riguardo all’albergo che vuole aprire in Basilicata?
 


F.F.COPPOLA Quello che ho intenzione di costruire a Bernalda sarà un piccolo Hotel di sole dodici stanze per un turismo invisibile che non modifichi il territorio. In Italia c’è già tanto turismo industriale con negozi di souvenir e affini, mentre quello che ho intenzione di fare io è diverso. Non voglio cambiare niente del paese di mio nonno.

KINEMATRIX E’ un posto in cui le piacerebbe girare un film?


F.F.COPPOLA La Basilicata è una regione poco nota all’interno della stessa Italia perché al contrario delle altre regioni del Sud (sic) non ha avuto fenomeni come la Mafia. E’ un posto dove si mangia e si beve bene, dove le persone sono belle e gentili, ma che i giovani devono lasciare per cercare lavoro, ed è una cosa bruttissima perché loro sono il futuro. Perciò dobbiamo incoraggiare la vita culturale della Basilicata, creare le condizioni perché i giovani rimangano qui. Voglio comunque precisare che questo mio progetto in Basilicata non ha niente a che vedere col cinema. Al momento non ho intenzione di girare nulla, né ho progetti cinematografici che vorrei realizzare.

KINEMATRIX Mr. Coppola, come mai ha deciso di venire a Busto Arsizio, e cosa ne pensa di questo Festival?
 

F.F.COPPOLA Non chiedetemi perché sono qui, non lo so neppure io. Mi avevano detto che avrei passato un paio di giorni con mia moglie in un bel posto dove si mangia bene. Io ne ho approfittato pensando di poter passare uno splendido fine settimana in Italia. Del Festival posso dire poco perché non ho avuto occasione di conoscerlo bene. Se posso dare un consiglio per la prossima edizione è di organizzare meglio le cose in modo che il programma della manifestazione sia un po’ più chiaro.

KINEMATRIX Ci può dire qualcosa su Marlon Brando?

 

F.F.COPPOLA Marlon era, e si comportava, praticamente come un bambino. Lavorare con lui significava quasi faticare il doppio, ma è innegabile che poi il risultato sullo schermo alla fine si vedeva sempre.

 

 

KINEMATRIX Che cosa ci può dire della nuova versione di Un sogno lungo un giorno che verrà proiettata stasera? Come mai ha deciso di rimontare una nuova versione e quali sono i cambiamenti principali rispetto alla vecchia versione?
 

F.F.COPPOLA Innanzitutto devo dire che non sapevo che il Festival avesse deciso di proiettare il mio film One from the Heart, o come si chiama in Italia Un sogno lungo un giorno (n.d.a. pronunciato dal regista in un italiano stentato che è stato un po’ il motivo ricorrente di questa conferenza stampa). La cosa mi ha sorpreso perché non pensavo ci fossero ancora copie della pellicola in giro per il mondo, ed in effetti ho scoperto che quella in mano agli organizzatori del Festival era una copia non autorizzata e in pessime condizioni. Così ho provveduto a far arrivare oggi stesso le pizze della nuova versione restaurata lo scorso anno con la supervisione del direttore della fotografia Vittorio Storaro. Vi accorgerete che la nuova versione ha dei nuovi colori e un sonoro rimasterizzato da lasciare a bocca aperta. Per quanto riguarda le scene aggiuntive, OFTH non ha mai avuto un vero montaggio definitivo. Ogni paese aveva una sua versione diversa. Esisteva una versione francese, una versione italiana etc. etc. Ad ogni modo il film è sempre stato una sorta di work in progress vista la sua natura sperimentale, e visto che il montaggio dell’epoca è stato un disastro ho pensato di fare alcune modifiche, che vedrete stasera per la prima volta in Italia.

 

KINEMATRIX Cosa pensa delle possibilità del DVD come strumento che permette al regista di tornare sui propri passi e cambiare la struttura di un film?
 

F.F.COPPOLA Il DVD è senza dubbio uno strumento importante nell’era del digitale che permette di mostrare al pubblico i retroscena e le tante difficoltà sempre presenti nella realizzazione di una pellicola. La possibilità di rivisitare il montaggio di un film anni dopo la sua uscita non è da sottovalutare. Apre nuovi risvolti e da la possibilità di seguire vie sempre differenti.


ZUCCHERO E non dimentichiamo che a volte da la possibilità al regista di ripristinare un montaggio che gli era stato negato..

KINEMATRIX Sempre a proposito del formato digitale.. Usciranno mai delle edizioni speciali dei suoi primi film come YOU’RE A BIG BOY NOW e THE RAIN PEOPLE? Magari una edizione nuova di APOCALYPSE NOW?
 

F.F.COPPOLA: Non sono in programma lavorazioni sui due film da lei citati, almeno per il futuro immediato. Per una nuova edizione di Apocalypse Now vedremo.. Chi lo sa? Comunque stiamo preparando un nuova versione estesa di THE OUTSIDERS (n.d.a. I RAGAZZI DELLA 56ESIMA STRADA in Italia) con almeno trenta minuti di scene inedite. Uscirà negli Stati Uniti verso la fine dell’anno.

KINEMATRIX: Come procede lo sviluppo di MEGALOPOLIS?
 

F.F.COPPOLA MEGALOPOLIS era un progetto molto ambizioso, forse troppo, e in questo momento sento che è fallito, così ho deciso di dargli uno stop e di fermarmi a riflettere. Il problema è che quando un artista inizia a lavorare da giovane, e diventa noto per i film fatti intorno ai 40 anni, quando va avanti ha solo due possibilità: ripetersi o tornare agli inizi, cioè diventare uno studente e aprirsi una strada per una seconda vita. Io ho deciso di non fare film stupidi per alimentare l’industria e di non ripetermi: pochi artisti hanno la capacità di sorprendere sempre, tranne qualche rara eccezione come Shakespeare, che ha scritto l’'Otello' quando era già avanti con l’età. Ad ogni modo in questo momento non ho intenzione di mettermi a sedere e continuare a scrivere la sceneggiatura. Si potrebbe dire che il film è a questo punto un’opus interruptus. Per ora non ho alcuna voglia di imbarcarmi in progetti cinematografici, ma se dovessi tornare a dirigere una pellicola questa sarebbe incentrata sul futuro della razza umana, proprio come prevedeva MEGALOPOLIS. Per ora grazie all’attività vinicola mi sono concesso il lusso di tornare semplicemente studente e osservatore di cinema, e di imparare qualcosa di nuovo, qualcosa che forse mi darà lo stimolo per fare nuovi film, ma sinceramente non so se accadrà.


 

KINEMATRIX Cosa può consigliare a un giovane che sta cercando di scrivere la sua prima sceneggiatura?
 

F.F.COPPOLA Quando mi chiedono il segreto per avere successo, dico sempre che è trovarsi una ragazza e sposarsi. Oggi i giovani pensano prima a fare carriera, per poi dopo farsi una famiglia. Invece io vi dico, sistematevi prima di tutto, perché una volta che avrete una moglie e magari dei figli allora sì che dovrete per forza trovare un lavoro dignitoso per mantenere la famiglia.

A questo punto un ragazzo del pubblico cerca di convincere il regista ad accettare come regalo uno script scritto di suo pugno. Ovviamente Coppola rifiuta gentilmente,anche tenendo conto delle note eventuali conseguenze legali che questo potrebbe comportare.(Negli Stati Uniti registi e produttori rifiutano sempre categoricamente,anche solo di dare un’occhiata, alle tante sceneggiature amatoriali che puntualmente si vedono recapitare, in modo da evitare che gli autori di queste ultime possano poi rivendicare diritti legali nel caso in cui un autore inserisca fortuitamente alcuni elementi presenti anche nelle storie inviategli).
 

KINEMATRIX Che cosa l’ha spinta a girare nel lontano 1982 il film ONE FROM THE HEART?
 

F.F.COPPOLA Dopo la lavorazione estenuante, durata quasi 16 mesi, nella giungla di APOCALYPSE NOW ho pensato di girare qualcosa completamente negli Studios come nell’epoca d’oro di Hollywood. In un certo senso ONE FROM THE HEART doveva essere una sorta di antidoto ad APOCALYPSE NOW. Dopo le tante sofferenze dovute all’aver girato ‘on location’ volevo provare qualcosa di diverso simile soprattutto agli sceneggiati per la Tv diretti di John Frankenheimer negli anni ‘50/60’. Inoltre all’epoca ero convinto che l’elettronica sarebbe stato il futuro, e che prima o poi tutti i film sarebbero stati girati direttamente in digitale. E’ stato un esperimento interessante, anche se poi è fallito.

KINEMATRIX Diverse fonti indicano che ha partecipato alla realizzazione del film SUPERNOVA, alcune addirittura la accreditano come regista. Ci può dire qual è stato il suo effettivo ruolo in questa produzione?

 

F.F.COPPOLA Non ho avuto alcun ruolo nella realizzazione di SUPERNOVA. Semplicemente c’erano dei problemi con il ‘Director’s Guild’ (una sorta di sindacato che comprende fra le sue file circa 10.000 registi e che ha una grande influenza negli Stati Uniti, n.d.a.) che ne impedivano l’uscita e mi è stato chiesto un aiuto per sbloccarlo dai problemi burocratici in cui era coinvolto. Ma per il resto non ho avuto un vero ruolo in questa pellicola.

L’incontro si chiude così, dopo poco meno di 45 minuti, e anche meno se si considera il tempo sprecato con una traduzione simultanea mai all’altezza che ha irritato i tanti colleghi e lo stesso regista (che più di una volta ha sottolineato con un leggero disappunto i tanti problemi di incomunicabilità). Tanti comunque gli spunti interessanti emersi nel corso di questo incontro. Su tutti il definitivo abbandono dell’ambizioso progetto MEGALOPOLIS.

 

 

Per chi, come il sottoscritto, è sempre stato un appassionato del cinema e della vita di questo faraonico autore, la notizia (anche se era nell’aria da diverso tempo) è un po’ una mazzata morale: la pellicola avrebbe dovuto rappresentare il ritorno sulle scene di uno dei più grandi registi americani (e non) di tutti i tempi. Un ritorno in grandissimo stile, apparentemente irrealizzabile, e proprio per questo motivo 100 % Francis Ford Coppola Style.

Il sogno però si è infranto sul nascere,e quello che poteva essere l’APOCALYPSE NOW del nuovo millennio si rivela invece piuttosto qualcosa di più simile all’ennesimo utopico adattamento de “Le Affinità Elettive” di Ghoete (Coppola nei decenni passati ha spesso affermato di avere in cantiere un colossale e delirante adattamento dell’opera del poeta tedesco, da girarsi in 3D e con una durata complessiva superiore alle 4 ore).
Conseguentemente il regista ha affermato di non avere ulteriori progetti in cantiere, e di non essere sicuro di voler continuare a fare cinema, confermando così il tanto vociferato ritiro dalle scene: ma annunciando l’arrivo di una nuova edizione in DVD di THE OUTSIDERS, con i suoi 30 e più minuti di scene inedite, dimostra ancora una volta come Coppola (dopo APOCALYPSE NOW REDUX e il nuovo montaggio di ONE FROM THE HEART) non perda occasione per montare e rimontare i propri film.
Chi sognava una nuova sfavillante edizione di APOCALYPSE NOW, magari accompagnato dalla splendido documentario HEARTS OF DARKNESS: A FILMMAKER’S APOCALYPSE, può tranquillamente tornare ai propri sogni, magari confortato dal vaghissimo “Vedremo” pronunciato da Coppola.
 

17/03/2005