GLI ARTIGIANI DELL'ORRORE

GIOVANNI PIANIGIANI

 

di Paolo FAZZINI

INTERVISTA A GIOVANNI PIANIGIANI


Giovanni Pianigiani, 43 anni, triestino, ha un lungo passato di filmaker: negli anni ‘80 ha comprato una cinepresa super8 e ha cominciato a fare film con amici sia a Bologna, dove si è diplomato al Dams, sia a Trieste.
Ha diretto il lungometraggio “Nella notte” e ora è uscito negli Stati Uniti, in home video, Pilgrimage il suo episodio di “Red Midnight”.

 


Come sei arrivato a realizzate il lungometraggio Nella notte?
Per arrivare a NELLA NOTTE sono passato attraverso varie esperienze lavorative e per la verità anche di disoccupazione! Dunque... sono un appassionato di cinema di vecchia data, praticamente da quando andavo al cinema dal prete a Trieste. Avevo 10 anni e mi deliziavo a vedere su grande schermo tutti i film di Godzilla, svariati spaghetti western, peplum, fantascienze varie. E iniziavo un tipo di vita piuttosto diverso da quello di tanti ragazzi italiani, cosa che si è riversata anche nella mia attività cinematografica di tanti anni dopo. Trieste è una città particolare, molto laica e aperta. Per dirla in breve, il prete non ci ha mai rotto i coglioni con discorsi bigotti verso il sesso e le ragazze.
Comunque... sono arrivato a Roma agli inizi degli anni novanta per cercare di fare cinema dopo una lunga esperienza come filmaker e dopo essermi laureato al Dams sulla trilogia dei morti viventi di Romero. Nel 96 o 97, non ricordo, ho vinto l'European Script Fund con un soggetto poi divenuto sceneggiatura intitolato "Trda Glava - Testa dura" assieme a Daniele Scarabotti. Ovviamente all'improvviso tutti hanno iniziato a leccarci il culo, la sceneggiatura è passata alla Rai e lì ho capito che fare cinema veramente libero in Italia sono cazzi amari: bisogna vincere qualche cavolo di premio istituzionale con storie giocoforza edulcorate, si deve vendere a una grossa televisione i diritti antenna (ed ecco perciò il funzionario Rai che ci fa togliere le parolacce e un monologo che la prostituta protagonista fa riguardo all'uso del preservativo), ho capito altresì che il genere non esisteva più e senza genere non si fanno i soldi da reinvestire in altri film compresi quelli "culturali", e senza il genere si fanno pochi film e perciò è impossibile imparare il mestiere. Per farla breve poi il film non l'abbiamo fatto perché è uscito un altro film sullo stesso argomento e con due scene uguali!

E poi cosa è successo?
I nostri produttori si sono dileguati dopo mesi di corteggiamenti e non hanno mai telefonato per giustificarsi. Per cui mi sono trovato disoccupato, ho preso il telefono, ho chiamato il regista Alex Perry e mi sono dato al porno. è un mondo pieno di persone squallide, certo, ma anche di entusiasmo per il lavoro. Scrivevo il film che due mesi dopo era pronto, mentre giravamo un film arrivavano altri produttori e si preparavano le prossime "imprese". Di questa mia esperienza ho scritto un lungo soggettone pieno di sincero amore verso le attrici e gli attori, gli oscuri mestieranti che sono stati gli ultimi in Italia a fare cinema di genere che si produce da solo e continua a lavorare sulle proprie gambe. Dopo Alex Perry ho incontrato Lawrence Webber, al secolo Lorenzo Onorati, un esperto di soft e hard, un signore del cinema, uno che respira cinema e sa cos'è il cinema. Dopo aver fatto alcuni film da record (uno di questi, Spy Connection, l'ho scritto in una notte e l'abbiamo girato in un giorno!) mi ha telefonato e mi ha chiesto di fare un horror bello pesante, per provare a fare un altro tipo di genere. C'è da dire che io ho imparato a scrivere i film proprio tramite il porno: infatti mi si chiedeva la narrazione classica con protagonista, antagonista, sviluppo, crisi centrale e risoluzione. Uno di questi film , The consenting Husband - Col consenso del marito di Alex Perry, è veramente articolato e regge benissimo anche in versione soft.

Quando avete avuto l’idea quindi di mettere in produzione questo horror?
Onorati e io abbiamo deciso di iniziare con un corto dal titolo Nella notte. Ho scritto con cura la sceneggiatura, abbiamo chiamato quelli della Fanta X per gli effetti e Lorenzo ha girato il corto con me all'aiuto regia. Molti sapevano di questo nostro tentativo e ci commiseravano reputandolo il classico esempio di "nozze con i fichi secchi". Invece il corto è venuto tosto e appassionante e così ho scritto altri due episodi che continuavano le vicende del primo corto. Queste due nuove parti le ho girate io, mentre Lorenzo organizzava magnificamente un tour de force con una ventina di location e più di venti attori, con la basilare organizzazione di Marc Colly, altro regista di hardcore molto efficace. Insomma eravamo un miscuglio di gente proveniente dall'horror, dal porno, dal teatro drammatico, dal cinema "normale". E ne è uscito Nella notte, un film di 76 minuti composto dai tre episodi, quello girato da Lorenzo e i due miei. La Minerva ha messo dei soldi e ha pure comprato l'esclusiva del film... A tutt'ora lo ha venduto solo in Indonesia e non l'ha fatto uscire neppure in Italia. L'altra settimana ho mostrato il film in una scuola professionale di Trieste gestita da preti: i ragazzi urlavano dal giubilo completamente presi dalla trama, dal gore e dallo splatter del film. Secondo loro questo sarebbe un film che potrebbe vendere molto bene tra i giovani...

Il tuo ultimo lavoro è Pilgrimage, che però fa parte di un progetto più ampio…
è un film horror di 40 minuti, ed è l'episodio finale di una trilogia intitolata "Red Midnight". Gli altri due reisti sono gli americani Ray Shwetz e Brian Michael Finn, ed è prodotto dalla Cinema Image di Joe Zaso. Insomma è un prodotto scritto e recitato in inglese per il mercato americano. Joe l'ho conosciuto a Roma quando facevo l'aiuto regista in Demonium del regista tedesco Andreas Schnaas. La lavorazione era un disastro, non per colpa del regista, e preferisco sorvolare... In quel casino c'era questo autentico gentleman, attore efficace e presenza pacificante sul set. Siamo diventati amici e anni dopo Joe ha voluto vedere Nella notte di cui è rimasto entusiasta, sia per la trama che per il gusto splatter e bizzarro. Ha cercato di comprarlo, ma gli hanno chiesto 25000 dollari, manco avessimo Tom Cruise nel cast. E allora è partito il progetto "Red Midnight". Il mio episodio si intitola Pilgrimage, è ambientato a Roma ed è un mix di politica, sadismo, blasfemia... Io amo il cinema estremo, particolare... che sia Pasolini, Tarkovsky o Andrea Bianchi e Joe D'Amato. Per cinema particolare non intendo belle riprese storte e manierate, ma creazioni di proprie visioni del mondo, necessarie e sentite...
E il film è già in vendita tramite internet, senza tante esitazioni e perdite di tempo... è un piccolo film costato 10000 dollari (Nella notte era costato 85000 euro), ma esiste e ha una sua vita...
 

 

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