  
       
      (VERSIONE RIVEDUTA SULLA BASE DELLA CASSETTA CON TIME CODE) 
      LEONARDO 
        Vattene! Via! Via! Via!  
        Non voglio che stai nella mia mente! Via! Vattene! Vattene! Vattene via, 
        ho detto! Lasciami stare, non voglio che stai qui, vattene. Vattene! Ti 
        ho detto di andartene! Vattene via! 
      LEONARDO PP 
        Vattene, ti ho detto di andartene, non voglio che stai qui... Vattene 
        via vattene. Non devi stare qui! 
         
        IRENE 
        Con chi stai parlando? 
         
        LEONARDO 
        Con Dio, gli dicevo di lasciarmi in pace. Se è dappertutto non 
        sono più libero, neanche un secondo.  
      IRENE 
        Libero cosa? 
      LEONARDO 
        Sì, libero. Libero di stare per conto mio, di pensare da solo, 
        lui deve saperlo.  
       
        SCENA 2 - STUDIO- CASA DI ERNESTO INT.SERA 
       
        SQUILLO FAX 
        2)1  
        CAMPANELLO PORTA 
       DON PUGNI 
        E' permesso? 
       ERNESTO 
        Sì?  
       DON PUGNI 
        È lei Ernesto Picciafuoco? 
       
        ERNESTO 
        Sì. 
       DON PUGNI 
        Io sono il segretario del cardinal Piumini. Il cardinale presiede la Congregazione 
        Pontificia per le cause di canonizzazione. 
       ERNESTO 
        Mi scusi, ho le mani sporche. 
       DON PUGNI 
        Lasci, lasci. Dunque, Sua Eminenza vorrebbe interrogarla. 
       ERNESTO 
        Credo ci sia un errore, forse un caso di omonimia.  
       DON PUGNI 
        No, no, è proprio lei la persona che cercavo. È per la causa 
        di canonizzazione di sua madre, che è arrivata al secondo esame. 
        Ma perché si meraviglia? 
         
        ERNESTO 
        Mi meraviglio. Non dovrei meravigliarmi, scusi? La mia meraviglia è 
        totale, e giustificata credo, no? Mia madre santa…  
        Confesso di non averlo neanche mai pensato. 
      DON PUGNI 
        Eppure la causa è stata istituita da più di tre anni, promossa 
        da suo fratello, monsignore Eugenio Picciafuoco. 
      ERNESTO 
        Scusi, mio fratello non è in Togo? 
         
          
       
      DON PUGNI 
        Sì, dal Togo coordina e dirige. Poi qui a Roma c'è un comitato 
        molto attivo. 
      ERNESTO 
        Non ne so nulla. 
      DON PUGNI 
        La causa è arrivata in Vaticano, ed ora appunto la Congregazione… 
      ERNESTO 
        Tre anni… 
      DON PUGNI 
        …la Congregazione ha incominciato il secondo esame sul martirio di sua 
        madre, ancora presunto, e sull'eroicità delle sue virtù. 
      ERNESTO 
        Vogliono fare santa mia madre? Beh, questo è un fatto, che se è 
        vero, se non... non è uno scherzo? 
      DON PUGNI 
        No, no, le assicuro, nessuno scherzo.  
        Si sente bene? 
      ERNESTO 
        Lei mi ha dato una notizia incredibile, del tutto estranea alla mia vita. 
      DON PUGNI 
        Sua Eminenza l'aspetta domani alle 9,30 in Vaticano. Verrà una 
        macchina a prenderla. 
      ERNESTO 
        Che devo fare? 
      DON PUGNI 
        Sua Eminenza, credo, vorrà farle qualche domanda, è un processo 
        ed è giusto sentire tutti, anche chi la pensa diversamente. 
      Ah, mi scusi, lei, per caso, conosce Filippo Argenti? 
      ERNESTO 
        Filippo Argenti è un personaggio dell'Inferno di Dante. 
      DON PUGNI 
        No, no, è un personaggio, ma vive ai nostri giorni, fa l'impiegato 
        al consorzio provinciale di Aquino. 
      ERNESTO 
        Ah, sì, sì, sì, lo conoscevo, Filippo Argenti è 
        il suo nome d'arte, però. Cosa gli è successo? 
        DON PUGNI 
        E' sparito. Doveva arrivare col treno delle 14:52, ma in albergo non c'è, 
        non possiede un cellulare… 
      ERNESTO 
        Cosa c'entra, scusi, Filippo Argenti con la beatificazione di mia madre? 
      DON PUGNI 
        Non posso dirle di più. A domani. Buonasera. 
       
        SCENA 3 - CASA IRENE INT. NOTTE 
         
          
       
      IRENE 
        Ciao. 
       ERNESTO 
        Ciao. 
       IRENE  
        Sei pallido 
       ZIA LETIZIA 
        INCOMPRENSIBILE 
       VOCE TG FC 
        "Il papa chiude il giubileo dei politici. Ai governanti del mondo 
        dice: "Ci vuole moralità e competenza". 
      "Stato d'allerta al nord per il maltempo in arrivo. Valanga in Valtellina. 
        Un morto in Friuli per un fiume in piena." 
      "Domenica a piedi in 150 città, ancora un successo, replica 
        nel 2001. Amato: "Non devono restare iniziative isolate". 
      "Nella giornata anti cancro, Ciampi chiede, ridurre i tempi di attesa 
        dei malati. Veronesi: "E' possibile". 
        "Casa Bianca. A 2 giorni dal voto ancora molti gli indecisi. Per 
        convincerli Gore e Bush ricorrono anche ad Internet". 
      LEONARDO 
        Papà, papà. 
      ERNESTO 
        Zie… 
      VOCE TG1 FC 
        "L'Udinese sola in testa alla classifica. Battigol trascina la Roma 
        al secondo posto. Pareggio tra Milan e Atalanta. Lo spettacolo della maratona 
        di New York. In 35.000 partono dal ponte Da Verazzano. Franca Fiacconis 
        seconda nella gara di femminile." 
      ERNESTO 
        Zia Mariuccia! Come mai qui? 
       MARIUCCIA 
        Siamo venute perché ci ha invitato tua moglie. 
       TG1 FC 
        "Buonasera, buonasera dal TG!. Due giorni di incontri di Giovanni 
        Paolo II con parlamentari e governanti arrivati da ogni parte del mondo". 
       ERNESTO 
        Quel quadro l'avete portato voi? 
       MARIUCCIA 
        Sì, l'abbiamo portato noi per desiderio di tua moglie. 
       ERNESTO 
        Prima maniera? 
      MARIUCCIA 
        Si vede, certo, certo. 
      ERNESTO 
        Si vede, sì. È pronto. Mangiate con noi? 
      MARIUCCIA 
        No, grazie, abbiamo già cenato. 
       ERNESTO 
        Va bene, allora ci vediamo dopo cena. 
       
        MARIUCCIA 
        Ci vediamo, ci vediamo. 
       ERNESTO 
        Buonasera, Mariam. 
       MARIAM 
        Buonasera. 
       ERNESTO 
        Scusa, ma perché sono venute? 
       IRENE 
        Mi fanno compagnia. 
       LEONARDO 
        Domani arrivano Guido e Lucia. 
       ERNESTO 
        Con zio Erminio? 
         
        IRENE 
        Sì, non dovete vedervi in clinica? 
      ERNESTO 
        Ah, sì, è vero. 
      IRENE 
        È un incontro molto importante, ha detto lui. Telefona. 
      ERNESTO 
        Ma perché vengono anche i figli? 
      IRENE 
        Non lo so. 
      LEONARDO 
        Stanno da zia Maria. 
      ERNESTO 
        Ah, vengono a Roma e non sanno perché? 
      IRENE 
        Io non lo so, loro lo sapranno. 
        ERNESTO 
        Che hai fatto? 
      LEONARDO 
        Lo fa sempre la maestra prima di mangiare. 
       ERNESTO 
        Ah. 
      IRENE 
        Cos'hai? 
      ERNESTO 
        Cos'ho? 
      IRENE 
        Ti sei arrabbiato? 
      ERNESTO 
        No, perché? Però mai con la sinistra eh! Mai. Per essere 
        precisi, con la destra. Nel nome del Padre - destra! Nome del Padre - 
        destra! Nel nome del Padre, del Figlio, del… aspetta…nel nome del Padre… 
        del… 
       LEONARDO 
        Spirito? 
       ERNESTO 
        Bravo, Spirito... Santo. Amen. Mangia. 
      ERNESTO 
        Ecco, questa è la mamma. E questo... questo sono io. 
       MARIUCCIA 
        Direi che non c'è una grande somiglianza perché la tua mamma 
        aveva un sorriso dolcissimo. 
         
        ERNESTO 
        Ma a voi piace di più questa pittura qui... o quella che faccio 
        oggi? Quella… quella… quella… 
       MARIUCCIA 
        Direi che… Devo dire questo, che sono molto digiuna in fatto di arte moderna 
        e nei tuoi quadri mi ci perdo, mi ci perdo parecchio. 
       
        SCENA 4 - CASA IRENE INT. NOTTE 
         
          
       
       
        IRENE 
        Scusa, lo fai addormentare tu, per favore? 
      ERNESTO 
        Cos'è successo?  
        (a Mariuccia) È vero, però… 
      LETIZIA 
        Che cos'ha? 
      IRENE 
        Non lo so. 
      MARIUCCIA 
        Ci vuol pazienza. Ce ne vuol tanta di pazienza. 
       
        CAMERA LEONARDO INT. SERA 
         
        ERNESTO 
        Guarda che se non dorme… 
       LEONARDO 
        Mi hai già baciato, papà… 
      LEONARDO 
        Papà, non riesco ad immaginarmi una cosa. 
      ERNESTO 
        Che cosa? 
      LEONARDO 
        Noi siamo sei miliardi, è vero? 
      ERNESTO 
        Già superati… 
       
        LEONARDO 
        Come fa Dio a controllare contemporaneamente sei miliardi di persone?… 
        Non sai rispondermi, buonanotte. 
      ERNESTO 
        No No…No, io so risponderti.  
        Io non credo in Dio. 
      LEONARDO 
        E allora quando morirai resterai solo... al cimitero e non ci rivedremo 
        più… 
      ERNESTO 
        Chi te le dice queste stupidaggini, eh?! 
      LEONARDO 
        La maestra di religione. Lei dice che il Paradiso è la nostra assicurazione 
        sulla vita. 
      ERNESTO 
        Allora. Allora tu devi dire alla maestra di religione che noi non moriremo 
        più, noi non invecchieremo più, ognuno di noi potrà 
        scegliersi l'età in cui vivere eternamente, eh, questa è 
        una scoperta scientifica, ricordati! 
      LEONARDO 
        Davvero non moriremo più?  
       ERNESTO 
        No. 
       LEONARDO 
        E tu che età hai scelto? 
      ERNESTO 
        La mia, anzi, sto anche un po' in ritardo…  
       LEONARDO 
        E io? 
      ERNESTO 
        Ehhh, tu puoi aspettare. 
       
        LEONARDO 
        Fino a quando? 
      ERNESTO 
        Devi crescere, no? Devi diventare un uomo. 
      LEONARDO 
        E qual è l'età più bella per essere immortali, per 
        non morire mai? 
      ERNESTO 
        Il primo amore è l'età più bella, basta non scordarselo 
        mai per essere immortali.  
         
        LEONARDO 
        E chi è già morto? 
      ERNESTO 
        Eh, chi è già morto… Adesso dormi, Leonardo, eh. 
      LEONARDO 
        Buonanotte, papà. 
      ERNESTO 
        Buonanotte, Leonardo. 
      IRENE 
        Ho sorpreso Leonardo questo pomeriggio in terrazza. Sei suo padre, è 
        giusto che tu lo sappia. 
      IRENE 
        Gesticolava parlando da solo. Io mi sono agitata, non l'avevo mai visto 
        così, allora sono intervenuta e gli ho chiesto con chi stava parlando: 
        "Con Dio. Se è dappertutto, come dice la maestra, non sono 
        più libero di essere solo, neanche un secondo".  
      ERNESTO 
        E allora? 
      IRENE 
        Come allora? 
       
        ERNESTO 
        L'ha detto anche a me, non hai sentito? 
      ERNESTO 
        Forse abbiamo sbagliato a iscriverlo all'ora di religione. 
      IRENE 
        L'ha chiesto lui. 
      ERNESTO 
        Prima andava tutto bene. 
      IRENE 
        Ti ricordi le discussioni, i problemi, che era l'unico della classe… 
      ERNESTO 
        Sì, sì, le discussioni, i problemi e poi la soluzione è 
        quella di lasciargli credere all'inferno, al paradiso, perché un 
        bambino non può accettare l'idea della morte. E chi l'ha detto?! 
        Non è peggio mentire, allora?! 
      IRENE 
        Shhh!! 
      ERNESTO 
        Tu sai che vogliono fare santa mia madre? 
      Ero l'unico della famiglia a non saperlo… 
        Leonardo lo sa? Rispondimi. 
      IRENE 
        No. 
      ERNESTO  
        E tu quando l'hai saputo? 
      IRENE 
        A settembre, credo. 
        
         
        ERNESTO 
        Dopo che me ne sono andato di casa… 
       
        IRENE 
        E allora? Qual è il rapporto? 
      ERNESTO 
        A settembre abbiamo iscritto Leonardo all'ora di religione. 
      IRENE 
        Tu sei paranoico. 
      ERNESTO 
        Devo andare. 
      IRENE 
        Dove? Scusami… 
      ERNESTO 
        Domani accompagno io Leonardo a scuola. 
      IRENE 
        Alle 8 è pronto, non fare tardi. 
       
        CASA ERNESTO INT. SERA 
        
        VOCE EGIDIO OFF 
        Porca… porca… porca… 
       VOCE MADRE OFF 
        Egidio, ti prego, non bestemmiare... 
       VOCE EGIDIO (sovrapposta) 
        Porca... porca... 
       VOCE MADRE OFF 
        ...Mi dai un grande dispiacere e poi... 
         
        VOCE EGIDIO OFF (sovrapposta) 
        Porca... porca, porca... 
       VOCE MADRE OFF 
        ...cosa ti viene in tasca, a bestemmiare, non ti viene mica in tasca niente… 
       VOCE EGIDIO OFF (sovrapposta) 
        Porca... porca... 
       VOCE MADRE OFF 
        …pensa a quello che ti ha detto quel frate, il cappuccino, bonariamente… 
       
       EGIDIO OFF (sovrapposto) 
        Porca... porca... 
       MADRE OFF 
        ...Un terziario francescano che bestemmia... pensa a questo, Egidio… 
      EGIDIO OFF 
        Porca... porca... 
       
      SCENA 6 - CASA BALDRACCHI INT. NOTTE 
         
          
       
       
        BALDRACCHI 
        Eminenza, noi saremo sempre debitori verso le missioni in Africa e in 
        Sudamerica. Perciò m'inchino davanti alla sua autorità... 
         
        EMINENZA 
        Grazie, grazie, figlio mio. 
       BALDRACCHI 
        Ernesto! Ernesto! 
      Eh, ma che fai, scappi? 
      ERNESTO 
        Non ho molto tempo, diciamo, da perdere. 
      BALDRACCHI 
        Ma se non fai un c… tutto il giorno. Vieni, vieni, vieni. 
      Eminenza, questo è Ernesto Picciafuoco, un grande artista che 
        nessuno conosce. Ernesto? Dove vai Ernesto? Mi scusi, eminenza. 
        Ernesto! Che hai? 
      ERNESTO 
        Ho ricevuto le tue critiche ai disegni. Ora, nei dettagli posso anche 
        essere d'accordo, sulla… 
      BALDRACCHI 
        Ce la canti questa canzone?  
      CANTANTE 
        Sì, sì. 
      ERNESTO 
        Dicevo, nei dettagli posso anche essere... Mi ascolti? Ecco, allora, ho 
        ricevuto le critiche ai disegni, dicevo che nei dettagli posso anche essere 
        d'accordo. Il problema è la libertà, se permetti, dell'artista 
        in confronto alla... nei confronti della fantasia del bambino, ecco. 
      BALDRACCHI 
        È superato, superato. 
      ERNESTO 
        Superato che?! 
       BALDRACCHI 
        Eh, il Pifferaio non si fa più, tieniteli i disegni. 
      ERNESTO 
        Il Pifferaio è stata un'idea tua; tra l'altro, mi devi ancora pagare. 
         
        BALDRACCHI 
        Va bene, troveremo un accordo, basta. 
      Questo è l'oro di Dongo! 
      L'eternità è un investimento sicuro, lo dice anche la parola. 
        E' un valore assoluto, che cresce nel tempo e sopravvive a tutti i cambiamenti. 
        Come le banche  
      ERNESTO 
        Che c'entrano le banche? 
      BALDRACCHI 
        Eh, non perdiamo tempo in domande e risposte, andiamo oltre, oltre le 
        parole! Io ho pensato a te per un progetto straordinario: MARIA… 
      MA-RI-A. La vita di Maria Goretti, un film di animazione disegnato da 
        te!! Gloria, successo… 
      ERNESTO 
        Perché hai pensato proprio a me? 
       BALDRACCHI 
        Eh, per i soldi, Ernesto, fai il cinema. Non è stato sempre questo 
        il tuo pensiero? 
      ERNESTO 
        Però non mi hai risposto, Baldracchi, perché hai pensato 
        proprio a me?  
        Vaffanculo Baldracchi, va. 
      BULLA 
        … dell'identità della nazione. Nessuno piange più al suono 
        di una banda. È necessario un re, io non mi fido più dei 
        mazziniani, che sono preti laici e perciò più pericolosi 
        degli stessi preti. Una monarchia attorno a cui ricreare questo sentimento, 
        questo sentirsi italiani, è necessaria una monarchia assoluta, 
        assoluta per legittima difesa, da contrapporre al Papa che in realtà 
        regna da monarca assoluto sulla coscienza di tutti gli italiani, è 
        lui il vero re. E tutti, infatti, indistintamente, si inginocchiano davanti 
        a un uomo che decide senza il consenso della maggioranza, per questo io 
        penso a un re d'Italia dispotico, un vero tiranno, a un Carlo Alberto 
        con più carattere, ecco, che restituisca pure i latifondi, i conventi, 
        gli ospedali alla Chiesa ma tolga il crocefisso dalle aule delle scuole 
        e dei tribunali. 
      INVITATO 
        Conte, anch'io amo i paradossi. 
       
        BULLA 
        Non è un paradosso. 
      INVITATO 
        D'accordo. Ma non si può ripetere il passato. 
      BULLA 
        Bisogna storicamente regredire, scendere in profondità, senza avere 
        paura del buio. 
      INVITATO 
        E da dove ripartire? 
      BULLA 
        Da dove incominciano le rocce, finisce il fango. Dal primo vagito… che 
        c'è da ridere? Non è d'accordo, lei? 
      ERNESTO 
        Scusi? 
      BULLA 
        Lei ha sorriso. 
      ERNESTO 
        Parla con me?  
      BULLA 
        Non faccia il finto tonto, lei ha sorriso, non mi sbaglio. 
      Io non sono venuto qui a fare il pagliaccio per lei, il saltimbanco. 
      ERNESTO 
        Quello che lei dice, volontariamente o involontariamente, è comico… 
        proprio perché è un po' assurdo.  
      BULLA 
        E continua a ridere. 
      UOMO OFF 
        E continua a ridere, è incredibile. Ma lei chi è, scusi? 
      ERNESTO 
        Ernesto Picciafuoco. 
      INVITATO 
        E beh, ma… non basta questo … Ma lei sa chi è il conte Bulla? 
         
        ERNESTO 
        No, chi è? Guardi che far ridere è un dono divino, sa? E 
        peraltro sono anche d'accordo con lei su alcune cose. 
         
        BULLA 
        No, no, lei è di quel partito, ed è venuto qui apposta per 
        provocare. 
      ERNESTO 
        Ma quale partito, scusi? 
      BULLA 
        Il partito che lei sa. 
      ERNESTO 
        No, io non so niente. 
      BULLA 
        Quello dei beatificatori, santificatori della propria madre… non dei saponificatori, 
        lei mi capisce, no? 
      ERNESTO 
        Ma cosa sta dicendo? 
      INVITATO  
        Sta dicendo delle cose serie. 
      BULLA 
        Per far mercato degli affetti più cari. È ignobile. 
      ERNESTO 
        Ma è un buffone di professione... 
      (UOMO OFF sovrapposto)  
        No, no, no...  
      ERNESTO 
        ...o sta delirando?  
      BULLA 
        Buffone a me? Io la sfido, se non è un vigliacco, sul campo dell'onore, 
        che è l'unica virtù per cui vale la pena di vivere, o morire, 
        l'onore di Rigoletto e di Radamés! I miei padrini la informeranno 
        sul luogo, l'ora e l'arma. 
        
        MARCO 
        Ha sbagliato a provocare il conte Bulla. 
       ERNESTO 
        Chi? 
      MARCO 
        Il conte Bulla, a fare tanto lo spiritoso, ha sbagliato. 
      ERNESTO 
        Questa è una festa di pazzi. 
       
        SCENA 8 - CASA ERNESTO INT. NOTTE 
      VOCE ERNESTO FC (legge) 
        "Marta Giostrai in Picciafuoco, madre di 5 figli, uccisa dal figlio 
        Egidio Picciafuoco…" 
      IC 
        "Uccisa dal figlio Egidio Picciafuoco, colpevole di omicidio… infermità 
        mentale riconosciuta…" 
      "Ettore Picciafuoco, imputato per concorso in banda armata, convertitosi 
        alla dottrina cattolica…" 
      "Filippo Argenti, miracolato, guarisce inspiegabilmente…" 
       
        STAZIONE OSTIENSE EST. GIORNO 
      FILIPPO ARGENTI 
        Refugium peccatorum, Consolatrix afflictorum, 
        Auxilium Christianorum, Regina Pacis, 
        Regina Virginum, Regina Apostolorum, Regina Martirum, 
      
      SCENA 9 - SCUOLA LEONARDO EST. GIORNO 
      ERNESTO 
        Pare che vai al patibolo, oh!  
       
        VOCI BACKGROUND 
        - Ciao! 
        - Ciao, grazie tante, Francesco. 
       ERNESTO 
        Sta' fermo. Statte fermo un attimo! Ciao, delinquente. 
         
        LEONARDO 
        Ciao, papà.  
         
        ERNESTO 
        Ciao.  
         
        BIMBA FC 
        Ciao. 
         
        ERNESTO (alla bidella) 
        Mi scusi... 
         
        VOCI FC 
        - Ciao, mamma. 
        - Ciao. 
         
        BIDELLA 
        Prego? 
         
        ERNESTO 
        Io avrei bisogno di parlare con l'insegnante di religione della seconda 
        E, sono il papà di un alunno. 
         
        BIMBA 
        Ciao! 
         
        BIDELLA 
        Ma oggi riceve? Ciao. 
         
        ERNESTO 
        Sì, credo di sì. 
         
        BIDELLA 
        Provi laggiù, la terza stanza in fondo a destra, è la sala 
        di ricevimento, altrimenti chieda in segreteria. 
         
         
        ERNESTO 
        Grazie. 
         
        BIDELLA 
        Forza, forza, ragazzi, veloci, è tardi. 
        Sì, è quella, prego.  
         
         
        SCENA 11 - SCUOLA LEONARDO SALA RICEVIMENTO GENITORI INT. GIORNO 
         
          
         
        DIANA 
        Vuole parlare con me? 
         
        ERNESTO 
        Sì, lei è... 
         
        DIANA 
        Lei è Ernesto Picciafuoco. 
         
        ERNESTO 
        Sì. 
         
        DIANA 
        Il padre di Leonardo. Piacere, sono Diana Sereni. 
         
        ERNESTO 
        Piacere. Sua madre… sua madre, insomma, è preoccupata per delle 
        piccole fissazioni di Leonardo… l'anno scorso lo avevamo esonerato dall'ora 
        di religione, quest'anno abbiamo pensato... 
        Leonardo è un bambino normale, intelligente, si applica, s'arrabbia, 
        reagisce, insomma, normale. 
         
        DIANA 
        Mi guarda e ride…  
         
        ERNESTO 
        No. La pensavo diversa, lo ammetto, convenzionalmente diversa. 
         
        DIANA 
        Come? 
         
         
        ERNESTO 
        Brutta. È un pregiudizio, lo so, è come per le suore, si 
        pensa sempre che siano brutte, invece non è vero.  
        Lei è molto bella. 
         
        DIANA 
        Sì… Ma non basta. 
        E' il verso di una poesia russa, che sembra scritta apposta per me. La 
        vuole sentire? 
         
        ERNESTO 
        Sì. 
         
        DIANA 
        È breve.  
        "È fuggita l'estate 
        E nulla rimane 
        Si sta bene al sole 
        Ma questo non basta. 
        Quel che poteva essere una foglia dalle cinque punte 
        Mi si è posata sulla mano 
        Eppure questo no, non basta…" 
        E poi va avanti. 
         
        ERNESTO 
        Va avanti? Come? 
         
        DIANA 
        Continuo? 
         
        ERNESTO 
        Sì. 
         
        DIANA 
        "Né il bene, né il male sono passati invano 
        Tutto era chiaro e luminoso 
        Eppure questo non basta 
        La vita mi prendeva sotto l'ala, 
        Mi proteggeva, mi sollevava 
        Ero davvero fortunato 
        Eppure questo non basta. 
        Non sono bruciate le foglie 
        Non si sono spezzati i rami 
        Il giorno è terso come il cristallo 
        Eppure questo non basta." 
        Finita. 
         
        ERNESTO 
        Bellissima. Mi ha molto emozionato. 
         
        DIANA 
        Grazie. 
         
        ERNESTO 
        Prego. 
         
        DIANA 
        Io conosco i suoi quadri, sono bellissimi... così pieni di colori, 
        di fantasia, di movimento, lei è un grande pittore. Anche quando 
        deve rispettare un soggetto, lei recupera sempre negli sfondi, un po' 
        come i maestri del Rinascimento che inventavano, nel poco spazio che Gesù, 
        la Madonna e i Santi lasciavano libero e anche lei fa un po' la stessa 
        cosa, negli spazi inutili e secondari libera tutto il suo talento… che 
        a me manca completamente. 
         
        ERNESTO 
        Lei dipinge? 
         
        DIANA 
        Dipingo un po', scrivo un po', suono un po'. Tutto mediocremente. 
         
        AUTISTA 
        Signor Ernesto Picciafuoco? 
         
        ERNESTO 
        Sì? 
         
        AUTISTA 
        Lei ha un appuntamento con Sua Eminenza il cardinal Piumini. 
         
        ERNESTO 
        Come ha fatto a trovarmi? 
         
        AUTISTA 
        Sua moglie. 
         
        ERNESTO 
        Aspetti fuori, scusi. Io devo andare. 
         
        DIANA 
        Io vorrei farle vedere il mio lavoro. 
         
        ERNESTO 
        Sì, le lascio il numero, allora. Ecco. Telefono e fax. 
         
        DIANA 
        Poi non riderà? 
         
        ERNESTO 
        No. 
         
         
         
        SCENA 12 - STRADE DI ROMA INT. - EST. GIORNO 
         
        SCENA 13 - OSPEDALE INT. EST. AUTO GIORNO 
         
          
         
        DON PUGNI 
        Signor Picciafuoco. Buongiorno. Venga. 
         
        ERNESTO 
        Sono in ritardo? 
         
        DON PUGNI 
        È perdonato. 
         
        PIUMINI (ai bambini) 
        Su... su... su...  
         
        DON PUGNI 
        Eminenza, lui è Ernesto Picciafuoco. 
         
        PIUMINI 
        Le siamo grati di aver accettato con tanta sollecitudine il nostro invito. 
        Conoscerla è un piacere personale... venga. 
        Buongiorno a tutti. 
         
        TUTTI 
        Buongiorno. 
        DON PUGNI 
        Mi vuole dare il cappotto?  
        Salve. 
         
        PIUMINI 
        Cari fratelli, oggi abbiamo fra noi un gradito ospite... 
         
        ERNESTO 
        No, guardi... 
         
        PIUMINI 
        ...il valente pittore Ernesto Picciafuoco. 
         
        APPLAUSI 
         
        PIUMINI 
        Dove ci vogliamo mettere?  
         
        ERNESTO 
        Dove vuole lei.  
         
        PIUMINI 
        Allora sediamoci tra i nostri fratelli in Cristo, poveri tra i poveri. 
        Una sedia. Ci possiamo stringere? 
         
        ERNESTO 
        Grazie. 
         
        PIUMINI 
        In nomine Patris et Filii et Espiritu Sancti. Amen. 
         
        TUTTI 
        Amen. 
         
        PIUMINI 
        Buon appetito. 
         
        TUTTI 
        Grazie. 
         
        PIUMINI 
        Le possiamo offrire qualche cosa?  
         
         
        ERNESTO 
        No, grazie. Sì, un caffè, Sì.  
         
        PIUMINI 
        Sorella… un caffè e la mia acqua. Lei non ha fatto battezzare suo 
        figlio.  
         
        ERNESTO 
        No, se cominciamo così, non… 
         
        PIUMINI 
        Per carità. Nessun preconcetto. La sua testimonianza ha lo stesso 
        valore di quella di un cattolico osservante… anzi... 
         
        ERNESTO 
        Ammesso che io voglia testimoniare 
         
        PIUMINI 
        Certo.  
         
        ERNESTO 
        Grazie. 
         
        PIUMINI 
        Suo fratello Egidio, subito dopo il delitto, ha confessato di aver ucciso 
        sua madre nel sonno, in una specie di delirio, sotto l'effetto … 
        La infastidisce parlare di queste cose davanti a loro? 
         
        ERNESTO 
        No. 
         
        PIUMINI 
        Bene. Nel sonno, dicevo, sotto l'effetto degli psicofarmaci. 
        Erminio ed Ettore invece, in una testimonianza più recente, resa 
        all'autorità ecclesiastica, hanno sostenuto che Egidio l'abbia 
        uccisa poiché ella lo implorava di non bestemmiare.  
         
        ERNESTO 
        Anche Ettore ha testimoniato? 
         
        PIUMINI 
        Il pentito? 
         
        ERNESTO 
        Sì. 
         
        PIUMINI 
        Sì. La differenza delle due testimonianze è fondamentale 
        ai fini della beatificazione di sua madre, poiché solo nel secondo 
        caso potrebbe configurarsi il martirio, anche perché, sempre secondo 
        la testimonianza di Ettore ed Erminio, sua madre poco prima di morire 
        avrebbe perdonato l'assassino - senza perdono non c'è santità. 
        Purtroppo Egidio non ha più confermato ma nemmeno smentito la sua 
        prima confessione, semplicemente perché, come lei sa, si rifiuta 
        di parlare e questo è il motivo per cui l'abbiamo convocata, nella 
        speranza che ci possa aiutare a raggiungere la verità, quale che 
        sia  
         
        ERNESTO 
        A quel tempo me n'ero già andato di casa da un pezzo, non so come 
        posso aiutarla. 
         
        PIUMINI 
        Secondo lei, perché suo fratello odiava tanto sua madre? Ha una 
        teoria? 
         
        ERNESTO 
        Anch'io l'ho odiata, però non ho mai pensato di ammazzarla. 
         
        PIUMINI 
        Ah. Odiava sua madre. E perché? 
         
        ERNESTO 
        Perché era stupida. No, lo dico senza disprezzo, sa, era stupida, 
        in quanto non capiva nulla. Chiedeva sempre: "Cosa vuoi?"  
         
        PIUMINI  
        Cosa c'è di strano? 
         
        ERNESTO 
        Non si chiede a un bambino: "Cosa vuoi?", "Cos'hai?". 
        "Non fare questo", "Non fare quello", senza avere 
        mai la convinzione di pretenderlo. Non bestemmiare, d'accordo, ma per 
        fare cosa, al posto di…? 
         
        PIUMINI 
        Lei ha mai visto sua madre supplicare Egidio di non bestemmiare e singhiozzando 
        inginocchiarsi davanti alla sua porta a pregare?  
         
        ERNESTO 
        Sì, sì, sì, ma non l'ho mai vista inginocchiarsi 
        e neanche piangere. Lamentarsi, sì, ma non un pianto.  
         
        PIUMINI 
        Riusciva comunque ad ammansirlo, a farlo smettere di bestemmiare ? 
         
        ERNESTO 
        No, anzi, urlava anche più forte, sì, urla spaventose.  
        Mia madre lo pregava, lo supplicava, lo minacciava pure, faceva come tutte 
        le madri del mondo, era sua madre, che doveva fare?  
        Comunque, io non voglio ricordare. Mio fratello è pazzo, lo era 
        e lo è ancora  
         
        PIUMINI 
        E le percosse ? Quel quotidiano martirio, come lo ha definito un testimone. 
        Sorride? Ride? 
         
        ERNESTO 
        No, non sorrido. Sì, ho sorriso. Comunque io non voglio parlare 
        male di mia madre. 
         
        PIUMINI 
        Non ne sta parlando affatto male. 
         
        ERNESTO 
        Allora non voglio parlare di mia madre con lei. Io non la riconosco come 
        giudice, non voglio testimoniare. Io non credo in Dio. 
         
        PIUMINI 
        Lo dice, se mi permette, con un po' di spavento. La sua voce ha tremato, 
        così, impercettibilmente. Come se un fulmine potesse incenerirla. 
         
        ERNESTO 
        L'ho detto ieri sera a mio figlio, ma… 
         
         
        PIUMINI 
        Ma?  
         
        ERNESTO 
        Ma non basta dirlo. Bisogna dimostrarlo con il comportamento, con le azioni. 
         
        PIUMINI 
        Cristo ha fatto proprio così. 
         
        ERNESTO 
        Io penso ad altre azioni. 
         
        PIUMINI 
        Per esempio? 
         
        ERNESTO 
        Innamorarmi, per esempio, una storia d'amore, penso che in questo momento 
        sarebbe la più grande professione di ateismo che io mi possa permettere. 
        Non innamorarmi genericamente del prossimo, eh. Innamorarmi di una persona, 
        di una donna. Mia madre era senza passioni. La sua passività, quel 
        non ribellarsi mai alla malattia di Egidio, anzi, subirla come un'espiazione. 
        Ci ha avvelenato il sangue a tutti. Eppure io non riesco a parlare male 
        di mia madre. 
         
        PIUMINI 
        Mi colpisce questa sua incapacità di dirne male, mi commuove, perché… 
         
         
        ERNESTO 
        Io devo andare. 
         
        PIUMINI 
        Questo, secondo me, lascia aperta una speranza. 
         
        ERNESTO 
        Devo andare. Devo andare. 
         
        PIUMINI 
        Aspetti, aspetti. Filippo Argenti. 
         
        ERNESTO 
        L'avete trovato? 
        PIUMINI 
        Sì. L'Argenti sostiene di essere guarito da una malattia incurabile, 
        dopo aver invocato sua madre. Le cartelle cliniche confermerebbero l'inspiegabile 
        guarigione, che avrebbe tutte le caratteristiche della completezza, della 
        rapidità, della persistenza, tipiche dei miracoli 
         
        ERNESTO 
        Beato lui. 
         
        PIUMINI 
        Sì. Ma ci si può fidare? Perché, proprio venendo 
        a Roma, l'Argenti in treno si è fatto adescare da una prostituta 
        rumena che, dopo averlo drogato, derubato, lo ha abbandonato e spogliato 
        di tutto alla stazione Ostiense. Sorride di nuovo? 
         
        ERNESTO 
        Comunque non voglio testimoniare neanche per Filippo Argenti, non voglio 
        neanche compromettere la sua carriera di miracolato. Io devo proprio andare. 
        Ma dove sta ora? 
         
        PIUMINI 
        In giro per Roma, con un nostro autista. Non avendo più nulla, 
        deve ricomprarsi perlomeno il vestito per l'udienza di domani dal Santo 
        Padre; mi raccomando, anche lei... abito scuro e cravatta. 
         
        ERNESTO 
        ?! 
         
        PIUMINI 
        Non lo sapeva? 
         
        ERNESTO 
        No, non sapevo nulla. Io devo andare. 
         
        PIUMINI 
        Mi dispiace. 
         
         
        SCENA 15 - LA SCUOLA DI LEONARDO EST. GIORNO 
         
        VOCE OFF CITOFONO 
        Sì? 
        ERNESTO (al citofono) 
        Mi scusi, ma i ragazzi a che ora escono? 
         
        VOCE OFF  
        Alle 13:30. 
         
        ERNESTO 
        Ah, sì, sì, grazie. 
         
        VOCE OFF 
        Prego. 
         
          
         
         
         
        SCENA PARCO VICINO SCUOLA EST. GIORNO 
         
         
        SCENA LA SCUOLA DI LEONARDO EST. GIORNO 
         
         
        CARLO 
        Ernesto, ciao. Tutto bene? 
         
        ERNESTO 
        Carlo, come stai. 
         
        CARLO 
        A posto. 
         
         
         
        SCENA 17 - LA SCUOLA DI LEONARDO EST. GIORNO 
         
         
        IRENE 
        Sarà contento Leonardo di vederci insieme. Com'è andata? 
         
        ERNESTO 
        Tu sapevi che io ho visto il cardinale Piumini? 
         
        IRENE 
        No. Com'è andata con l'insegnante di religione, non l'hai incontrata? 
         
        ERNESTO 
        Sì, sì. Ma tu conosci il cardinale? Irene, ma tu da che 
        parte stai? 
         
        IRENE 
        Io penso a Leonardo. 
         
        ERNESTO 
        Io non capisco. 
         
        IRENE 
        Può essere utile, per il suo futuro, avere una nonna santa? 
         
        ERNESTO 
        Ah, tu ti sei fatta questa domanda? 
         
        IRENE 
        Vieni a pranzo da noi?  
         
        ERNESTO 
        No, torno in studio. 
         
        IRENE 
        Zia Maria ti vuole vedere. Urgentemente. 
         
        Vieni a scherma? 
         
        ERNESTO 
        E come faccio, se devo vedere zia Maria?  
         
        IRENE 
        Ricordati, stasera siete tutti invitati, eh. 
         
        ERNESTO 
        Sì, sì. 
         
         
        SCENA 18 - STUDIO ERNESTO - STRADA INT/EST. GIORNO 
         
         
        ERNESTO 
        Sì?  
         
        AUTISTA (OFF) 
        Mi scusi, dovrei accompagnarla dalla signora Picciafuoco. 
        ERNESTO 
        Sì, arrivo. 
         
         
        SCENA 19 CASA ZIA MARIA INT. GIORNO 
         
          
         
         
        ERNESTO Buongiorno. 
         
        RENATA 
        Buongiorno, Ernesto. Come stai? 
         
        ERNESTO 
        Renata!  
         
        RENATA 
        Ciao. 
         
        ERNESTO  
        Scusami. Ti sei tagliata i capelli? 
         
        RENATA 
        Sì. Avviso la zia.  
         
        ERNESTO 
        Grazie. 
         
        ADA (al telefono) 
        …e che cosa stai facendo...? 
         
        ERNESTO 
        Salve. 
         
        ADA 
        Salve... Sì... 
         
        VOCI OFF 
        - Ciao. 
        - Ciao. 
        RENATA 
        Tua zia si è svegliata. Ti aspetta di sotto. 
         
        ZIA MARIA 
        Ciao. Come stai? 
        ERNESTO 
        Benissimo.  
         
        MARIA 
        Beh, sai, qui bisogna inventare la vita di una santa, che non c'è. 
         
         
        ERNESTO 
        Sì, stanotte ho visitato il vostro sito. E' ben fatto. 
         
        ERNESTO 
        Dimmi una cosa, ma avete tirato dentro l'impresa anche Irene? 
         
        MARIA 
        E beh, sì. È disperata. Non vorrai separarti sul serio? 
        Una grande sciocchezza. 
         
        ERNESTO 
        Ah sì? E perché? 
         
        MARIA 
        Per… per Leonardo. Così sarete ancora più ipocriti che stando 
        insieme, perché siete buoni, siete incapaci di qualunque crudeltà. 
        Comunque ascolta, ascolta il ragionamento. Vuoi bere qualcosa? 
         
        ERNESTO 
        No, grazie. 
         
        MARIA 
        La famiglia Picciafuoco non conta più nulla, è la realtà, 
        la verità, perché non ha un protettore. 
         
        ERNESTO 
        E perché dovrebbe avere un protettore?  
         
        MARIA 
        Perché senza un protettore, un padre, un padrino, un patrono, tu 
        non sei nulla, qualunque padre, purché sia un padre. La massoneria, 
        l'Opus Dei, l'Istituto Gramsci, la Famiglia Marchigiana, il Circolo della 
        Caccia, i Terziari Francescani, l'associazione mutilati e orfani di guerra. 
        Per ritrovare il padre la famiglia Picciafuoco deve conquistare un titolo, 
        un titolo che le restituisca dignità, prestigio, riconoscibilità. 
        Voi rischiate l'anonimato, il nulla. Questo titolo è la santificazione 
        di tua madre…  
         
         
        INSERT EGIDIO 
         
         
        Questa orfanezza istituzionale deve finire! I vostri figli devono riavere 
        quella posizione di privilegio che voi, per i vostri ideali  
        fallimentari, avete sperperato. Non li dovete rovinare di più, 
        i vostri figli. Per voi ormai… 
         
        ERNESTO 
        La catena di Sant'Antonio. Il mondo non cambierà mai? 
         
        MARIA 
        Perché dovrebbe cambiare? 
         
        ERNESTO 
        Perché se non si mandano a fare in culo i padri… 
         
        MARIA 
        Oddio… 
         
        ERNESTO 
        …e le madri, ma definitivamente, radicalmente. 
         
        MARIA 
        Ma non ti vergogni a parlare ancora così? A perseverare nell'idiozia! 
         
        ERNESTO 
        Non sono d'accordo, comunque non voglio discutere con te, zia. Personalizzo 
        la domanda, eh? Per tre anni mi tenete fuori dal colpaccio e poi, improvvisamente, 
        mi tirate dentro. Che c'entro io in tutto questo, eh? Spiegamelo.  
         
        MARIA 
        Tu ti devi convertire. Erminio è sicuro, Ettore si è arreso. 
        Tutti e tre insieme dovete convincere Egidio a parlare, a dire la verità. 
         
        ERNESTO 
        A mentire. 
         
        MARIA 
        Ma, dico, che importanza può avere che Egidio l'abbia uccisa addormentata 
        o sveglia?! Poi, tu sei un artista, non riesci ad immaginare l'immensa 
        fortuna di avere una madre santa!! Non ti esalta solo al pensarci?! Non 
        ti risveglia un'infinità di immagini? Una madre santa! Ma pensa 
        che manna per la tua povera fantasia! Ernesto, tu hai un grande ascendente 
        su Egidio, lui ti crede un puro. Convincilo a parlare, se vuole capisce. 
        Se almeno cambiasse personaggio. Savonarola, per esempio. Un fanatico 
        religioso, ma non un bestemmiatore. Sorridi… 
         
        ERNESTO 
        No, non sorrido! Non sorrido più!  
         
        MARIA 
        E' inutile, sai, che tu alzi la voce con me, io lo vedo il tuo sorriso, 
        lo vedo, di chi vuole sempre sfottere il mondo, che poi è il sorriso 
        di tua madre, solo che lei ha ubbidito tutta la vita, tu invece no, tu 
        fai... tu fai il superiore, fai il ribelle e non sei nessuno! Mai una 
        volta che ti abbia visto in televisione, e invitano cani e porci!  
         
        ERNESTO 
        Lascia stare, zia, lascia stare. Dimmi una cosa, invece. Tu disprezzavi 
        mia madre, tu non hai mai messo piede in chiesa. Ma tu, dimmi, perché 
        fai tutto questo?  
         
        MARIA 
        Beh… Più di cinque miliardi di persone, su una popolazione mondiale 
        di sei miliardi, credono nell'aldilà. Ma... si sbagliano tutti? 
        Io non credo ma non sono infallibile e, per ogni evenienza, come fanno 
        in tanti, mi assicuro per l'aldilà. Non mi costa niente e, se Dio 
        esiste, non può condannarmi. 
         
        ERNESTO 
        Devo andare. 
         
        MARIA 
        Dove?  
         
        ERNESTO 
        Che domande sono, dove? Che domande sono? 
         
         
        MARIA 
        Ernesto, con che abito verrai? Non fare pagliacciate, sai. Aspetta, ti 
        do un abito di mio marito, è quasi nuovo. 
         
        ERNESTO 
        L'abito del morto non lo voglio. Poi neanche il dubbio che io non voglia 
        venire? 
         
        MARIA 
        No, saresti un pazzo, un criminale 
         
        ERNESTO 
        Perché? 
         
        MARIA 
        Perché non ne sei convinto nemmeno tu e Leonardo si confonderebbe. 
        Vieni qua, goditi un po' di più la vita, invece di far tanto il 
        moralista, fatti un'amante, impegna la tua coscienza sulle corna di tua 
        moglie, e vedrai che non avrai più tempo per affliggerti.  
         
        ERNESTO 
        Lascia stare Leonardo, eh? 
         
        FOTOGRAFO 
        Qui, Manuela, aggiungi sangue.  
         
        MANUELA FC 
        OK... 
         
        FOTOGRAFO 
        OK, allora vai, alza il braccio. Allora, sentite. Tu, Francesco, adesso 
        la devi pugnalare, devi avere un volto violento, aggressivo e tu devi 
        fare un sorriso… da santa. Ok?... Bene così... ok…  
        Scusi, mi serve spazio. Senti, tieni adesso le braccia aperte, tu, Ada… 
        ok, adesso ripugnala Francesco… allora, un'altra volta. Avvicinati col 
        pugnale… cioè pugnalala proprio. Benissimo, così, rimani 
        fermo così… tutti e due… bravi. 
         
          
         
         
         
        SCENA 21 - PALESTRA DI SCHERMA INT. GIORNO 
         
         
        ISTRUTTORE  
        Alt. Alt. Mettetevi seduti. Ora, voi due.  
         
        LEONARDO 
        Ciao, papà! 
         
        ISTRUTTORE 
        In guardia... Vai, Federico. Bene. Vai, Leonardo... Vai, Federico, tu 
        adesso... 
         
         
         
        SCENA 22 STUDIO ERNESTO INT/EST. GIORNO  
         
         
        ERNESTO 
        Pronto? 
         
        ETTORE OFF TELEFONO 
        Ciao, sono Ettore. 
         
        ERNESTO 
        Ciao. Speravo non fossi tu 
         
        ETTORE (OFF) 
        Erminio si raccomandava di vederci un po' prima… 
         
        ERNESTO 
        Dì a Erminio di stare calmo. 
         
        ETTORE (OFF) 
        …anche solo dieci minuti. Va bene, allora ci vediamo direttamente in clinica. 
         
         
        SCENA 24 - CLINICA - CORRIDOIO INT. SERA 
         
         
        SCENA 25 - CLINICA S.ANNA STANZA EGIDIO INT.POM./SERA 
         
         
        ERMINIO 
        …la mamma piangeva, pregava, e tu l'hai uccisa, questa è la verità. 
        Tu l'hai uccisa perché lei ti supplicava di non bestemmiare… 
        …te lo garantisco io, anche Ettore, Ernesto… Egidio, fallo per la famiglia, 
        per una riconciliazione definitiva. Ti fidi? Siamo i tuoi fratelli, non 
        stiamo facendo una cosa contro i tuoi interessi. 
         
        ERNESTO 
        Hai sete, Egidio? 
         
        ERMINIO 
        Sono poche parole, ti aiutiamo anche noi, basta un sì o un no. 
        Anzi, nemmeno quello, guarda. Un cenno col capo. Ecco, un cenno col capo. 
         
        Vuoi stare incazzato pure all'altro mondo? Con la mamma in Paradiso e 
        tu all'inferno? Pensa all'aldilà, che ti costa? In fondo, è 
        una forma di assicurazione. 
         
        ERNESTO 
        Sulla vita. 
         
        ERMINIO 
        Come? 
         
        ERNESTO 
        Un'assicurazione sulla vita, no? Oh, dite tutti le stesse cose, tutti. 
         
        ERMINIO 
        Se sei venuto per rompere i coglioni, vattene. 
         
        ETTORE 
        Egidio, se la mamma è beata - qui, in terra, non in cielo - la 
        tua vita cambia completamente, vivrai nel lusso, donne, automobili, tutto, 
        sarai qualcuno, avrai un'immagine, non l'oscuro assassino, il matricida 
        pentito e famoso! Non sarai più solo! La gente già adesso 
        mi ferma per la strada per chiedermi che interceda presso la mamma, donne 
        giovani, anche belle Diventerai un grande personaggio… hai la statura 
        di un grande personaggio, il custode del suo primo santuario, sono milioni, 
        miliardi, un finale fiammeggiante, una catarsi modernissima per una vita 
        tutta sbagliata. Ma perché tutto questo succeda dev'essere ufficiale, 
        riconosciuto dalla Chiesa. La mamma deve stare nelle liste ufficiali dei 
        santi. 
         
        ERNESTO 
        Scusate, ma io che cosa gli devo dire, ma che cosa cambia per lui, eh? 
        Gli stai facendo dei ragionamenti che non hanno nessun senso, lo stai 
        rincoglionendo.  
         
        ERMINIO 
        Allora lo sai che c'è? Allora vai a farti fottere. Vattene, che 
        così è peggio! 
         
        ERNESTO 
        Allora tu mi devi spiegare, se la Chiesa, se il papa, se te, se mia moglie 
        - Lasciami parlare! - avete deciso di farla santa questa donna, che cazzo 
        di bisogno hai di avere la confessione di mio fratello?!!  
         
        ERMINIO 
        È necessaria!  
         
        ERNESTO 
        È necessaria a che cosa??!! 
         
        ERMINIO 
        È strategica! 
         
        ERNESTO 
        È strategica di che cazzo?!! 
         
        ERMINIO 
        Il solito egoista, testa di cazzo! 
         
         
         
        SCENA 26 - CLINICA S.ANNA - UN CORRIDOIO INT. - SERA 
         
         
        ERNESTO 
        Che buffonata. 
         
        ETTORE 
        Per te. 
         
        ERNESTO 
        Per me? Per tutti. 
         
        ETTORE 
        No, per me è diverso. Io ricomincio solo adesso a respirare. A 
        levarmi di dosso questa puzza di cadavere.  
         
        ERNESTO 
        E ti sei convertito, me l'ha detto la tigre. 
         
        ETTORE 
        Per forza, per sopravvivere. 
        Bene o male qua ho un lavoro, mi hanno anche reintegrato nell'ordine. 
        Io vorrei rifarmi una vita, ma mi manca la forza. Delle volte mi devo 
        attaccare anche alle piccole cose, giornale, caffè, sigaretta dopo 
        il caffè, solo per alzarmi dal letto la mattina. E qui non ci sto 
        male. Nessuno mi fa la predica, sono tutti dei ribelli falliti come me. 
         
        ERNESTO 
        Sei più pessimista del solito. 
         
        ETTORE 
        (Tossisce) Grazie. (tossisce) Fumo troppo. 
         
        ERNESTO 
        Io ho smesso. 
         
        ETTORE 
        Ma tu scopi ancora? 
         
        ERNESTO 
        Certo che scopo, perché, non dovrei scopare? 
         
        ETTORE 
        Con Irene ? 
         
        ERNESTO 
        Ci stiamo separando. Io mi sono innamorato 
         
        ETTORE 
        E sei così incazzato? 
         
         
        ERNESTO 
        Perché, essere innamorati significa essere rincoglionito? 
         
        ETTORE 
        Ma sei innamorato veramente o è un'invenzione? Perché tanti 
        lo dicono, ma... 
         
        ERNESTO 
        Tanti non sono io.  
         
        ETTORE 
        T'invidio. E da quando? 
         
        ERNESTO 
        Da stamattina. 
         
        ETTORE 
        Ah, beh… Ma chi è? 
         
        ERNESTO 
        L'insegnante di religione di Leonardo. 
        È così bella.  
         
        ETTORE FC/IC 
        Un'insegnante di religione bella… 
         
        ERNESTO 
        Ho pensato la stessa cosa io, quando l'ho vista stamattina. 
         
        ETTORE 
        Allora è frigida o molto troia… Ti presento Curzio Sandali, architetto… 
        mio fratello 
         
        ERNESTO 
        Molto piacere. 
         
        GASPARE 
        Sono Gaspare Gambardella. 
         
        ERNESTO 
        Onorato. 
         
        ETTORE 
        Ma non ti chiamavi Alessio Sisinni? 
        GASPARE 
        Sì, ieri. 
         
        CURZIO IC/FC 
        Ah, così lei è innamorato, di una donna bellissima… 
        La bellezza… dicono che la bellezza faccia impazzire. A me ha fatto impazzire 
        la bruttezza. Posso, dottore? 
         
        ETTORE 
        Sì, come no. Ernesto… Un pazzo geniale… 
         
        CURZIO 
        Tutte le volte che io passavo davanti al Vittoriano io mi arrabbiavo al 
        punto da non controllarmi. I più pensavano che io fossi un nichilista, 
        un anarchico, ma non capivano, non capivano che era la bruttezza del monumento 
        a disgustarmi, non il suo significato patriottico, no, io non lo sopportavo. 
        Io trovavo che quella bruttezza avesse inibito la fantasia degli architetti 
        di tutto il mondo, li avesse impauriti, terrorizzati… 
         
        ERNESTO 
        Io devo andare… 
         
        CURZIO 
        …Allora decisi di farlo saltare per aria. 
         
        ERNESTO 
        Il monumento 
         
        CURZIO 
        Il monumento. Che non ci fosse più. Ma era troppo al di sopra delle 
        mie forze, troppo, e così mi sono ammalato. 
         
         
         
        SCENA 27 CLINICA S.ANNA- STANZA EGIDIO INT. SERA 
         
          
         
         
         
        EGIDIO 
        PORCA MADONNA… PORCO DIO…  
         
         
        SCENA 28 AUTO VATICANA INT/EST. SERA 
         
         
        ERNESTO  
        Fermi, per favore, fermi. Accosti. Vi raggiungo dopo.  
         
         
         
        SCENA 29 - CASA IRENE INT. NOTTE 
         
         
        ZIA MARIUCCIA FC 
        Vedi, Filippo, siccome nostra mamma era molto devota a padre Pio, allora 
        gli scrisse una lettera, pregandolo che, insomma, ottenesse da Dio la 
        guarigione. 
         
        FILIPPO 
        Mi ricordo, adesso, mi ricordo. 
         
        MARIUCCIA FC 
        Parve che ci fosse un certo miglioramento. Purtroppo tutto precipitò… 
         
        MARIUCCIA FC 
        (coperto) 
        (Sai, i miracoli, purtroppo non accadono tutti i giorni…) 
         
        FILIPPO 
        Eh sì… È stata una cosa inenarrabile… 
         
        ETTORE 
        Irene, allora? 
         
        IRENE 
        Sì, sì, incominciamo, zie, Erminio… Ettore… 
         
         
         
        SCENA 30 - STUDIO ERNESTO INT. NOTTE 
         
         
        ERNESTO 
        Come ha fatto a entrare? 
        DIANA 
        La porta era aperta. E l'ho vista quando guardava i miei quadri. 
         
        ERNESTO 
        E perché si è nascosta? 
         
        DIANA 
        Non volevo condizionarla con la mia presenza, ma adesso voglio che mi 
        dica la verità, non ho paura.  
         
        ERNESTO 
        Paura? E di che? 
         
        DIANA 
        Del suo giudizio. 
         
        DIANA 
        Non la interessano… 
         
        ERNESTO 
        Scusi, lei è qui davanti a me, come posso parlare dei suoi quadri? 
        Parlare di pittura adesso è la cosa più ridicola che io 
        posso fare… (si baciano) 
        Devo andare. Ho promesso a Leonardo di dargli la buonanotte. Tu aspettami 
        qua, torno. 
         
          
         
       
       SCENA 31 - CASA IRENE INT. NOTTE 
         
        ETTORE FC/IC 
        Che Egidio rimanesse lì, a fare scena muta, immobile, ce lo potevamo 
        pure aspettare, era prevedibile, no? Ma quello che più mi ha irritato 
        è stato il comportamento di Ernesto, e non credo solo a me, no. 
        È rimasto lì, completamente estraneo, non ha collaborato 
        minimamente. 
         
        IRENE 
        Finalmente… 
         
        ERNESTO 
        Leonardo? 
         
        FILIPPO ARGENTI 
        Ernesto! Ernesto! 
         
        ERNESTO 
        Dopo… 
        (a Leonardo) Eccomi. Dammi un bacio. 
         
        LEONARDO 
        Ciao, papà.  
         
        ERNESTO 
        Dammi un bacio. Ah! 
         
        LEONARDO 
        Ma che t'è successo? 
         
        ERMINIO 
        No, non andare. 
         
        LETIZIA 
        INCOMPRENSIBILE 
         
        MARIUCCIA 
        È arrivato Ernesto, è andato da Leonardo. 
         
        ERMINIO 
        Questo è Ernesto. 
         
        LEONARDO 
        Papà, domani andiamo dal papa. 
         
        ERNESTO 
        Chi te l'ha detto? 
         
        LEONARDO 
        Guido e Lucia, loro vanno. Noi non siamo invitati? 
         
        ERNESTO 
        No, no, siamo invitati. Solo che c'è quel problema che ti ho detto 
        ieri, no? Io non credo in Dio. 
         
        LEONARDO 
        E che c'entra il Papa? 
        ERNESTO 
        È il suo rappresentante sulla terra. La coerenza… 
         
        LEONARDO 
        Cos'è la coerenza ? 
         
        ERNESTO 
        È fare ciò che dici di voler fare. Se uno dice una cosa 
        e fa un'altra cosa, non è coerente. 
         
        LEONARDO 
        Allora io posso andare dal Papa solo se credo in Dio. 
         
        ERNESTO 
        Ma tu non devi avere questi problemi, no. Solo che tu, un giorno, tu potresti 
        dire: scusa, ma perché papà diceva una cosa e ne faceva 
        un'altra, eh? Tutto qui. 
         
        LEONARDO 
        Allora ci posso andare? 
         
        ERNESTO 
        Tu ci vuoi andare? 
         
        LEONARDO 
        Beh, ci vanno anche i miei cugini. 
         
        ERNESTO 
        Stamattina ho conosciuto la tua maestra di religione. Adesso ho capito 
        perché ti interessi tanto alla materia, eh? 
         
        LEONARDO 
        Sì? 
        ERNESTO 
        È bellissima. 
         
        LEONARDO 
        Bellissima? 
         
        ERNESTO 
        Sì, non bella, bellissima. 
         
        LEONARDO 
        Ma papà… che… 
         
        ERNESTO 
        Più bella di così, non so se… 
         
        LEONARDO 
        Ma papà, è bruttissima, lo dicono tutti a scuola. 
         
        ERNESTO 
        Come si chiama? 
         
        LEONARDO 
        Ida Lappi. 
         
        ERNESTO 
        No, si chiama Diana Sereni. 
         
        LEONARDO 
        No, papà, Ida Lappi. 
         
        ERNESTO 
        Diana Sereni, si chiama Diana Sereni. 
         
        LEONARDO 
        Ma chi è Diana Sereni? 
         
        ERNESTO 
        Una che ti conosce, ha parlato benissimo di te 
         
        LEONARDO 
        Ci sei rimasto male, papà? 
         
        ERNESTO 
        No.  
        Non c'è niente da aver paura. 
         
        LEONARDO 
        Io non ho paura. 
         
        ERNESTO 
        Oh, mai nessuno che mi dice: "Hai ragione te, papà. Hai ragione 
        te, hai ragione te. Mai nessuno che me lo dice. Dormi, dormi adesso. Dormi, 
        che è tardi, dormi. Dormi, dormi.  
         
         
        ERNESTO 
        Ciao. 
         
         
         
        SCENA 32 - STUDIO ERNESTO - STRADA INT/EST. NOTTE 
         
         
        ERNESTO 
        Diana! Diana! 
         
        ETTORE  
        Sono Ettore, ci sei? Ernesto? Ernesto! 
         
        FILIPPO ARGENTI IC/FC 
        Ernesto? Son Filippo, Filippo, non ti ricordi di me? Filippo, quello che 
        ti portava all'oratorio... ma cosa fai… ti nascondi? (soffocato) Mi sono 
        tutto… Ernesto, sono io, Filippo!  
         
        FILIPPO 
        Ah, sei qui… Ah, ma che scherzi… perché sei scappato via? 
         
         
        SCENA 33 - STRADE DI ROMA - AUTO VATICANA INT/EST. NOTTE 
         
         
        ETTORE 
        Ma che cos'hai? 
         
        FILIPPO 
        Non stai bene? Hai bisogno di qualcosa? 
         
        ETTORE 
        A che pensi, si può sapere? 
         
         
        SCENA 34 - PIAZZA VENEZIA - AUTO VATICANA INT. EST. NOTTE 
         
        ERNESTO 
        Sto pensando a una donna. Mi ha ingannato. 
         
        ETTORE 
        Quella? Ti ha ingannato ancora prima di mettervi insieme? 
         
        ERNESTO 
        A meno che non faccia parte del piano pure lei. 
         
        ETTORE 
        Che piano? 
         
        ERNESTO 
        Il piano. Oggi zia Maria mi ha detto una cosa, lì per lì 
        non gli ho dato tanta importanza… fatti un'amante, non fare il moralista, 
        goditi la vita" 
         
        ETTORE 
        E allora? 
         
        ERNESTO 
        Me l'hanno infilata in casa loro 
         
        ETTORE 
        Perché, sta a casa tua adesso?  
         
        ERNESTO 
        No, no, adesso è andata via. Me l'hanno infilata in casa, l'insegnante 
        di religione. Vogliono convertirmi. 
         
        FILIPPO 
        Come ha fatto il padre di San Tommaso. E sì, perché il padre 
        di San Tommaso ha mandato una prostituta in casa senza che San Tommaso 
        lo sapesse…  
         
        ETTORE 
        Scusa, non capisco… ti mettono una donna in casa… non vogliono convertirti? 
         
         
        ERNESTO 
        Ha capito. Filippo ha capito. Vogliono farmi diventare un peccatore, un 
        ipocrita, uno come voi.  
         
        FILIPPO 
        E non sei contento?! Hai una bella donna innamorata e non sei contento. 
        Da quello che ho capito, potresti avere un'amante bellissima, senza pagare 
        una lira, una bella miss e non sei contento, io ho pagato, non ho fatto 
        penetrazione, sono rimasto senza le mutande e tu non sei contento, ma… 
        ma vatti a far peccatore, ma subito!!! Ma è possibile che debba 
        sempre piovere sul bagnato. Un po' di comprensione. Segnatevi anche voi, 
        eh. 
         
        FILIPPO ARGENTI 
        Giovanni, fermati.  
        Devo scendere. I nostri eroi sono là. Scendete, che dobbiamo fare 
        la fotografia. 
         
        FILIPPO ARGENTI 
        Giovanni, vieni, facciamo una bella fotografia. Mi raccomando, prendi 
        tutto…  
        Grazie. Un bel sorriso, Ernesto, un bel sorriso. Mi raccomando, eh? 
         
        GIOVANNI 
        Basta così? 
         
        FILIPPO ARGENTI 
        Grazie. 
         
         
         
        SCENA 35 - STUDIO DI ERNESTO INT. NOTTE  
         
         
        ETTORE 
        Ma c'è la porta aperta. 
         
        ERNESTO 
        Sì. 
         
        FILIPPO ARGENTI 
        Ma sono entrati i ladri? 
         
        ERNESTO 
        Ma no. Vai a prendere lo champagne e i bicchieri. Vieni, vieni, accomodati. 
         
        ETTORE 
        Scusa, dov'è la televisione?  
         
        ERNESTO 
        Di là. 
         
        ETTORE 
        Voglio dare un'occhiata al telegiornale. 
         
        VOCE OFF TG 
        "Già all'inizio del viaggio, l'impressionante scenario dei 
        bombardamenti. Questa era la caserma di Pec… ed ecco i carri armati serbi 
        colpiti da quei proiettili. All'impatto con il mezzo blindato, lo scoppio 
        dell'uranio…" 
         
        ERNESTO 
        La porta… era aperta? 
         
        FILIPPO ARGENTI 
        Ma perché me lo chiedi? Era aperta. 
         
        ERNESTO 
        Prendi lo champagne e i bicchieri. 
         
        FILIPPO 
        Volentieri. 
         
        ERNESTO 
        Brindiamo. 
         
        VOCE OFF TG 
        (DIVERSO SULLA CASSETTA?????)"Dopo l'uranio, il plutonio. La stampa 
        tedesca rivela la presenza di plutonio 200" 
         
        ERNESTO 
        Filippo, vai nello studio.  
         
        ETTORE 
        Venga, venga. 
         
        GIOVANNI  
        Sì… 
         
        FILIPPO 
        Allora. Facciamo un bel brindisi, uno solo, perché prima vorrei 
        dire due cosette per fare un bel brindisi, proprio due parole, eh? Dicono 
        pressappoco così, vediamo Convertirsi e fare presto… è un 
        augurio per Ernesto! Cin!… Teh, che è buono! Cin!… Ti è 
        piaciuta?  
         
        ERNESTO 
        Filippo, dimmi la verità. Quanto ti hanno dato? 
        Quanto? 
         
        FILIPPO 
        Scherza coi fanti e lascia stare i santi... 
         
        ERNESTO 
        Tu sei guarito, sai che adesso possono toglierti la pensione di invalidità... 
        A questo non ci avevi pensato te? 
         
        FILIPPO 
        No. 
         
        ETTORE 
        Guarda che ti sbagli, le prospettive di un miracolato sono immense... 
        Pensa solo ai diritti d'immagine, i gadget, le apparizioni televisive, 
        le donazioni. 
         
        ERNESTO 
        Sì, questa può essere la tua rivincita, Filippo. In fondo, 
        fino a oggi, hai fatto il buffone per un branco di falliti... 
         
        FILIPPO 
        Ma per forza, e poi no... Io sono Filippo Argenti, né più, 
        né meno... Non sono certo il celebre pittore Ernesto Picciafuoco, 
        eh... 
         
        ERNESTO 
        Ma vaffanculo, va. 
         
        FILIPPO 
        ...E poi io ero povero e, facendo i conti, lo sono ancora. E non mi vergogno. 
        Per me, uno più uno fa sempre zero… Cosa c'è? 
         
        ETTORE 
        Scusa. Il conte Ludovico Bulla, "Il suo comportamento del giorno 
        è da considerarsi gravemente lesivo del mio onore. In base al codice 
        cavalleresco, La ritengo mio offensore… regoleremo le nostre vertenze 
        sul terreno"… Cos'è, uno scherzo?  
         
        ERNESTO 
        …Per un sorriso… 
        ETTORE 
        Ma l'hai… l'hai offeso veramente? 
         
        ERNESTO 
        Solo oggi, tre persone mi hanno scoperto mentre sorridevo. Il cardinale 
        Piumini, il conte Bulla e zia Maria. Il mio sorriso che poi è il 
        tuo, di Erminio, di Eugenio, perfino. È il sorriso di mia madre. 
        Un sorriso indifferente, mortale, perché… di chi pensa che ti ha 
        in pugno soltanto perché ti ha messo al mondo un sorriso che non 
        mi sono mai riuscito a strappare dalla faccia! Un sorriso da furbo, da 
        fallito 
         
        FILIPPO 
        Come? 
         
        ERNESTO 
        Mia madre. È un'assassina 
         
        FILIPPO 
        Shhhh!!!!! 
         
        ERNESTO 
        …e infatti ha assassinato Egidio… 
         
        FILIPPO 
        Ma cosa dice?! 
         
        ERNESTO 
        …che non ho mai visto sorridere! 
         
        FILIPPO 
        Ma tu… ma cosa dici?! 
         
        ETTORE 
        Lascia perdere. Si sta inventando 
         
        ERNESTO 
        Io non voglio sorridere più  
         
        FILIPPO 
        Ma tua mamma è una santa!!! Io sono guarito invocandola nella sofferenza, 
        io, povero peccatore. Lei mi ha guarito, lei mi protegge, nella vita, 
        per sostenermi, mentre là, in cielo, sono coperto! Per me lei è 
        una stella, è un angelo. Io non ho niente, non ho una lira, non 
        ho una dote, non ho arte, non ho famiglia, non ho…  
         
        ETTORE 
        Basta, Filippo. Piantala. 
         
        FILIPPO 
        Mamma santa, proteggilo! 
         
         
         
        SCENA 36 - CASA IRENE INT. NOTTE 
         
         
        IRENE 
        Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen. 
         
         
         
        SCENA 37 - STUDIO ERNESTO INT. NOTTE 
         
         
        VOCE OFF (Sogni infranti, V. Foa) 
        "Ad un certo punto la coscienza che era un processo rivoluzionario, 
        ha creato a mio giudizio un equivoco drammatico. Gli studenti, il movimento 
        degli studenti, ha pensato che la rivoluzione fosse quella dettata dai 
        genitori" 
         
        ERNESTO 
        Sono le cinque. 
         
        ETTORE FC 
        Andiamo a dormire... A che ora Ë l'udienza? 
         
        FILIPPO 
        Alle 8:30. 
         
        ETTORE 
        Ti accompagno, è meglio se ti riposi... 
         
        ERNESTO 
        Un momento, un momento. Io ho bisogno di due padrini. 
         
        ETTORE 
        Ma parli sul serio? 
         
        ERNESTO 
        Sì. Io devo andare. 
         
        ETTORE 
        Sei deciso… 
         
        ERNESTO 
        Sì. 
         
        FILIPPO 
        Ma di che cosa state parlando? 
         
        ETTORE 
        ...Del duello. 
         
        FILIPPO 
        Duello? 
         
        ERNESTO 
        Tu farai il secondo padrino. 
         
        FILIPPO 
        Ma io non ho documenti. 
         
        ERNESTO 
        Non servono. Ci sarà un medico? 
         
        ETTORE 
        Penso di sì, se ci sarà un duello. 
         
        ERNESTO 
        Che vuoi dire? 
         
        ETTORE 
        Che secondo me non troveremo nessuno. 
         
         
         
        SCENA 38 - UN BOSCO O UNA PINETA EST. ALBA 
         
          
         
         
         
        ERNESTO 
        - Buongiorno 
       VOCI OFF 
        - Buongiorno. 
        - Buongiorno. 
        - Buongiorno. 
       VOCE OFF 
        Prego, prendiamo posizione. 
         
        PADRINO BULLA  
        Intanto noi andiamo a vedere. 
         
        ERNESTO 
        Che cosa devo fare? 
         
        ARBITRO 
        Deve indossare questo, che le protegge le vene del collo. 
        Conte Bulla…  
         
        ERNESTO 
        Fa freddo. 
         
        FILIPPO 
        Se vuoi ti ridò la giacca. 
         
        ERNESTO 
        Lui non ce l'ha giacca. 
         
        FILIPPO 
        Sì, ma non preoccuparti, lui sotto ha una maglia di lana, sta tranquillo. 
         
        ETTORE 
        Devi stare sempre sulla difensiva, tenerlo a distanza, al peggio fatti 
        inseguire intorno a un albero. 
         
        ERNESTO 
        Non ci sono alberi, qui. 
         
        ETTORE 
        Devi sfinirlo sul tempo e la velocità, è vecchio, non può 
        resistere molto... Un po' come gli Orazi e i Curiazi... 
         
        ARBITRO 
        Signori, una possibilità di soluzione amichevole c'è ancora. 
        È l'ultima occasione. 
         
        BULLA 
        Bisognava chiedere scusa prima. 
         
        ERNESTO 
        Non sono venuto qua per chiedere scusa. 
         
        ARBITRO 
        Visto che tutti gli sforzi per una ricomposizione amichevole della vertenza 
        sono falliti, la parola passa alle armi… Saluto… Bene. Distanza a braccio 
        armato teso… Abbassate le armi. Signori, in guardia. A voi. 
         
        ARBITRO 
        Alt. Basta così. 
         
        ERNESTO 
        Come, basta così?... 
         
        ARBITRO 
        Basta così. 
         
        ERNESTO 
        Io ora voglio combattere. 
         
        FILIPPO 
        No, no! 
         
        ERNESTO 
        La prego… 
         
        ETTORE 
        No… 
         
        VOCE FC 
        Mettiti la giacca… 
         
         
        ERNESTO 
        No! 
         
         
         
        SCENA 39 STUDIO ERNESTO INT. ALBA  
         
         
        ERNESTO 
        Ciao. 
         
         
        SCENA 42 UNA STRADA - LA SCUOLA EST. GIORNO 
         
         
        VOCE DONNA FC 
        Oh, noi facciamo il tifo per te… 
         
        LEONARDO 
        Ciao, ragazzi.  
         
        RAGAZZINI 
        - Ciao. 
        - Ciao. 
         
        LEONARDO 
        Allora, come va? 
         
        BIMBA 
        - Bene. 
        - Bene. 
       
        SCENA 43 SALONE VATICANO INT. GIORNO 
         
          
       
       
        PIUMINI 
        Flectamus genua. Levate 
        Beh? Hai paura? Adesso vediamo il Santo Padre. 
       VOCE OFF 
        Sua Santità vi attende. 
       
        SCUOLA LEONARDO EST. GIORNO 
         
        ERNESTO 
        Vai, delinquente. 
         
        BIMBE 
        Andiamo. 
         
        ERNESTO 
        Ciao. 
         
         
        LEONARDO 
        Ciao papà. 
         
         
        FINE  
      
       
       
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